La seconda stagione di Lokiè terminata con un finale a dir poco perfetto, caratteristica difficile da raggiungere per questi show. Dopo la prima stagione, si conferma la serie tv migliore del MCU, con un superbo Tom Hiddleston nei panni del Dio dell’Inganno: in pieno stile Marvel ci ricorda quale dovrebbe essere il concetto principale delle nuovi fasi, il multiverso, come visto anche in Doctor Strange in the Multiverse of Madness e Spider-Man: No Way Home, e il grande villain della saga, Kang il Conquistatore, comparso già in Ant-Man and The Wasp: Quantumania.
Tom Hiddleston ha parlato del suo personaggio al Tonight Show, dichiarando: “Raggiunge finalmente una conclusione chiedendo un cerchio. È la conclusione della Stagione 2, ma chiude anche la storia raccontata nella prima e nella seconda stagione; ma è anche la conclusione di 6 film, 12 episodi e 14 anni della mia vita.
Avevo 29 anni quando ottenni la parte e adesso ne ho 42. È stato un viaggio. E nel finale ci sono echi e reminiscenze di tutte le versioni di Loki che ho interpretato. L’episodio si intitola ‘Gloriosi propositi’ e se ricordate nel primo Avengers Loki arriva sulla Terra e rivolgendosi a Nick Fury dice ‘Sono Loki di Asgard e sono gravato di gloriosi propositi’, ma non gli finisce così bene, lo abbiamo visto in Infinity War, così ottiene una seconda chance da Mobius. Così quello che penso sia la cosa più importante di questo show è che Loki ripensa a quale possa essere il suo scopo”.
Interprete di Ouroboros, Ke Huy Quan ha elogiato il personaggio di Tom Hiddlestonnel MCU: “Loki è l’eroe definitivo perché ha fatto un sacrificio senza essere riconosciuto. Nessuno sa che lo ha fatto, ad esclusione del team. Nessuno nella Sacra Linea Temporale lo saprà mai. Se siamo fortunati, avremo sempre delle persone come Loki nella nostra vita. Gli eroi mai celebrati”
Ke Huy Quan, già pratico di multiverso dopo aver partecipato a Everything Everywhere All at Once, per cui si è aggiudicato l’Oscar al miglior attore non protagonista ed altri riconoscimenti, ha rivelato di aver pianto dall’emozione quando Kevin Feige gli ha proposto un ruolo nel MCU:
“Il mio agente mi ha detto: ‘Riceverai una chiamata da Kevin Feige domani’. Ho alzato il telefono, e dall’altra parte ho sentito “Ciao Ke. Sono Kevin Feige”, ha continuato a parlare di quanto gli sia piaciuto il nostro film e di quanto gli sia piaciuto la mia performance. Poi alla fine disse: “Ke, ci piacerebbe che tu entrassi nella famiglia MCU. Stavo guidando in quel momento. Ho cominciato a piangere, e non vedevo più la strada”.
Il futuro di Loki nel MCU?
Poi Tom Hiddleston ha continuato affermando che non sarebbe saggio definirlo un addio ai Marvel Studios: “Ho scritto a Kevin Feige, a Louis de Esposito e a Victoria Alonso dicendo: ‘Grazie mille. È stato il ruolo di una vita’ e loro mi hanno risposto dicendo: ‘Vieni a trovarci quando vuoi. Sei sempre parte della famiglia. Noi siamo sempre qui. Ci hai dato così tanto e abbiamo condiviso le lacrime’. Quindi credo che a questo punto non sarebbe saggio essere così definitivi”.
Ci chiediamo se lo rivedremo subito in Deadpool 3, ma l’attore ha così risposto durante il The Tonight Show con Jimmy Fallon: “So che stanno realizzando Deadpool 3, quindi è un ottima domanda. Loki è in grado di viaggiare nel tempo, e questo gli da sicuramente alcune interessanti possibilità. Parlando per me, lui è morto ma è anche tornato certe volte. Credo sia una questione complicata“.
Infine, durante un’intervista con Screenrant, Tom Hiddleston ha parlato poi di cosa penserebbe Thor di suo fratello dopo tutti questi eventi:
“È un’ottima domanda. Credo che sarebbero molto sorpresi reciprocamente. Per alcuni versi, Thor e Loki non sono mai stati tanto distanti. Hanno dovuto affrontare così tanto, si sono imbattuti in tanti ostacoli, hanno dovuto supportare tanto e soffrire ancora di più. È curioso, no? È curioso pensare cosa succede quando le persone cambiano e voltano pagina, se sono tanto coraggiosi da fare pace con il passato e rendersi conto dei passi falsi. A volte le persone più vicine a noi trovano più difficile accettare che sei cambiato, perché si rifanno sempre a una versione più vecchia di te. Sarebbe sicuramente una conversazione interessante”.