Con il terzo episodio Loki entra nel vivo della storia, con importanti risvolti in una puntata leggermente più lunga. Nell’ottimo cast della seconda stagione su Disney Plus Tom Hiddleston, sempre fantastico e perfetto nei panni del Dio dell’Inganno, è accompagnato da Owen Wilson e Sophia Di Martino, con l’ottima aggiunta di Ke Huy Quan (Everything Everywhere All at Once). Lo show in pieno stile Marvel ci ricorda quale dovrebbe essere il concetto principale delle nuovi fasi del MCU, il multiverso, come visto anche in Doctor Strange in the Multiverse of Madness e Spider-Man: No Way Home, e il grande villain della saga, Kang il Conquistatore, comparso già in Ant-Man and The Wasp: Quantumania. Attenzione agli SPOILER
In questa fiera Tesla sperimentò la corrente alternata con cui avrebbe illuminato tutto il mondo, così come afferma Victor Timely con la sua invenzione. La musica riprodotta durante la sigla dei Marvel Studios preannuncia i toni e l’epoca della puntata e sul cartello visto da Loki e Mobius, gli esperimenti di Timely sono definiti “Astounding Temporal Marvels”, con un semplice riferimento alla casa editrice; tra gli eventi pubblicizzati leggiamo un concerto di Ferdinand Lang, forse un antenato di Scott Lang/Ant-Man.
Un’area interessante della Fiera è la zona dedicata alle divinità norrene, vista e commentata dai protagonisti che trovano le statue di Odino (il padre degli Dèi), del dio del tuono Thor (fratellastro dello stesso Loki) e di Balder. Oltre a criticare la loro raffigurazione, il Dio dell’Inganno è sicuramente scontento di non esser presente tra loro e di trovare invece Balder il Coraggioso, mai apparso nel Marvel Cinematic Universe, ma presente nei Marvel Comics sin da su Journey Into Mistery 104 del maggio 1964, in una storia di Stan Lee e Jack Kirby.
Infine, ricordiamo che in questo episodio rivediamo Miss Minutes e Ravonna, che nei fumetti è strettamente legata a Kang, come scoperto anche da Loki nelle vecchie registrazioni nel primo episodio della seconda stagione. Creata come amore non corrisposto del villain nel 1965 su Avengers 23, in un’altra linea temporale Ravonna diventa sua moglie e in seguito anch’ella nemica degli Eroi più potenti della Terra con il nome di Terminatrix. La nave che porta Ravonna e Victor al suo laboratorio si chiama SS Herron, in riferimento alla regista della prima stagione, Kate Herron; sebbene non sia coinvolta nella produzione della seconda stagione, questo easter egg vuole omaggiare qualcuno che ha dato un enorme contributo alla prima parte di questo show.
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