Quest’ultimo è stato anche l’antagonista di Ant-Man and The Wasp: Quantumaniae ti consiglio di rivederlo prima di questo episodio. Non è essenziale, ma anche nel film con Paul Rudd ho notato il ripetersi della minaccia multiversale, con le numerosi varianti del villain di Jonathan Majors in agguato. Inoltre, ricordiamo che la seconda scena post credit si collega direttamente aLoki 2e attendiamo di scoprire di preciso le modalità. Si ricomincia dove eravamo rimasti, con il ritorno di Loki al quartiere generale della TVA: Mobius (Owen Wilson) e Hunter B-15 (Wunmi Mosaku) non si ricordano più di lui mentre Kang sembra aver il controllo dell’organizzazione al posto dei Custodi del Tempo.
Loki 2×01: Ouroboros
Il titolo dell’episodio fa riferimento al personaggio di Ke Huy Quan, già pratico di multiverso dopo aver partecipato a Everything Everywhere All at Once, per cui si è aggiudicato l’Oscar al miglior attore non protagonista ed altri riconoscimenti. Ouroboros, detto O.B., sarà molto importante per la nuova stagione di Loki e nell’immaginario collettivo è spesso raffigurato come un serpente o un drago che divora la propria coda per indicare il ciclo infinito di distruzione e rinascita. L’eterno ritorno descritto anche in filosofia da Nietsche, avviene anche per l’attore, che ha lavorato per la Marvel nel 2000 come coordinatore di stunt sul set di X-Men:
Tra gli easter-egg dell’episodio notiamo che il logo dei Marvel Studios presenta i colori primari del design di Loki, oro e verde. Oltre ai film citati del MCU, il concetto del multiverso è trattato in sfumature ragnesche nei film dello Spider-Verse della Sony: sono rimasto sorpreso di come i salti temporali del protagonista siano simili ai “glitch” degli Spider-Man quando si trovano in un universo diverso dal loro. La porta del centro della TVA che conduce al Telaio temporale presenta una X al centro su entrambi i lati, ricordando incredibilmente l’ingresso di Cerebro nei film degli X-Men.
Il Telaio Temporale è introdotto come il condotto attraverso cui il tempo grezzo scorre per essere costruito in una linea temporale fisica e ha una funzione simile all’Albero del Mondo, Yggdrasil, rimandando alle origini norrene di Loki. Nell’episodio il protagonista trova una registrazione di Colui che Rimane e Ravonna Renslayer risalente all’epoca della Guerra Multiversale, in attesa di scoprire quale sia il ruolo di quest’ultima nel futuro dello show.
In alcuni mosaici vediamo i diversi Kang che lottano nelle Basi Damocle, fortezze a forma di spada in grado di viaggiane nel tempo presenti già nei fumetti. Con il nome di questa navicella temporale il villain ricorda che la sua minaccia è sempre incombente, dall’espressione “spada di Damocle”, diffusasi dal XIX secolo, ma risalente al racconto del tiranno di Siracusa Dionisio il Vecchio: per mostrare al suo cortigiano Damocle l’effimerità della potenza di un regnante, lo invitò alla sua mensa, imbandita in modo splendido, ma sul più bello l’ospite vide che dal soffitto pendeva una spada tenuta solo da un crine di cavallo, simbolo delle preoccupazioni e dei pericoli che incombono sui sovrani.
La scena post-credit di questo episodio di Loki mostra che Sylvie si reca a Broxton, in Oklahoma, dopo esser uscita dalla Cittadella alla Fine del Tempo: nei fumetti Marvel in questa città Thor ricostruisce Asgard dopo gli eventi del Ragnarok, anche se nel MCU la Nuova Asgard si trova in Norvegia. Sull’albo Dark Reign: Young Avengers 1 (maggio 2009), invece, a Broxton viveva un personaggio di nome Sylvie Lushton, che da mortale diventa la seconda Incantatrice dell’universo fumettistico Marvel. Ora Sylvie entra affascinata in un McDonald’s, con cui Marvel ha stretto un accordo commerciale, creando Loki, una nuova salsina dal gusto agrodolce.