Negli scorsi giorni la testata giornalistica hollywoodiana Deadline ha annunciato che Steven Spielberg, con la sua casa di produzione Amblin, ha firmato un accordo con Netflix.
Il regista statunitense da sempre si è mostrato restio allo streaming, riconoscendo il forte divario tra i film in streaming rispetto a quelli destinati alle sale cinematografiche. Nonostante il suo iniziale scetticismo, Spielberg ha però recentemente cambiato idea e infatti la sua Amblin ha firmato un accordo pluriennale con Netflix. Nei prossimi anni vedremo dunque numerosi film prodotti dalla Amblin per il noto gigante dello streaming. Ricordiamo che già in precedenza vi sono state delle collaborazione tra le due case, in particolare ci riferiamo all’acclamato Il processo ai Chicago 7, nominato per ben sei Oscar.
Un simile accordo già esiste tra la Amblin ed un’altra casa di produzione: la Universal Pictures, il cui contratto e stato rinnovato lo scorso dicembre, prevedendo anche per questa casa numerose produzioni dello stesso Steven Spielberg, tra cui ricordiamo il biopic del regista che ad oggi vede nel cast Michelle Williams, Paul Dano, Gabriel LaBelle, Seth Rogen e Julia Butters.
Ci sarà un reboot de Lo squalo di Steven Spielberg?
Proprio Universal Pictures ha avanzato una particolare proposta: la realizzazione di un reboot de Lo squalo, forse uno dei film più acclamati di Steven Spielberg, uscito nel 1975 e tratto dall’omonimo romanzo di Peter Benchley uscito l’anno prima, che segnò la definizione di blockbuster, insieme con Star Wars di George Lucas. Nonostante non vi fossero stati annunci ufficiali al riguardo sono state numerose le voci in circolazione e le varie speculazioni.
Ricordiamo che Lo squalo è un vero e proprio franchise che conta quattro film, conclusosi nel 1987 con Lo squalo 4- La vendetta, tutti prodotti da Universal, anche se solo il primo è stato realizzato da Steven Spielberg. I sequel tuttavia non erano particolarmente necessari ed anzi non sono stati affatto all’altezza del primo capolavoro, che invece segnò l’ascesa di Spielberg come regista. Fortunatamente non si è avverato il pronostico del secondo film di Ritorno al Futuro, che prevedeva che nel 2015 saremmo arrivati al diciannovesimo capitolo de Lo squalo con tanto di tecnologia olografica!
I progetti della Universal Pictures erano però ben diversi, infatti l’obiettivo questa volta era piuttosto la realizzazione di un vero e proprio remake del primo film, dunque non si sarebbe trattato dell’ennesimo sequel, ma di un reboot basato sul romanzo originale ed ambientato ai nostri giorni anziché negli anni Settanta, e Steven Spielberg non sarebbe stato alla regia ma avrebbe dovuto produrlo.
Steven Spielberg ha però declinato la proposta con un no secco. Effettivamente, nonostante si sia tentato di spremere al massimo questo franchise e gli shark-movies sembrano essere inarrestabili, specie nel periodo estivo, non è affatto necessario un remake de Lo squalo originale: il film non è invecchiato di un solo giorno e ancora oggi resta incredibilmente efficace, si tratta di un vero e proprio capolavoro senza tempo!
Deadline ha affermato che sono anni che in realtà Universal avanza questa proposta a Spielberg, senza mai ottenere una risposta positiva. Esattamente come qualche tempo fa Robert Zemeckis ha rifiutato la proposta di un remake di Ritorno al Futuro, anche Steven Spielberg è irremovibile, tant’è che ad oggi non è stato realizzato alcun remake di un suo film ed anzi il regista si è sempre mostrato fortemente contrario a questo genere di offerte. Forse con il passare del tempo, prima o poi, verrà realizzato qualche reboot di uno dei suoi film, ma ad oggi questa è una possibilità più che remota: fino a quando Steven Spielberg sarà in vita, non lo permetterà tanto facilmente!
Sinceramente sì, io sono d’accordo alla realizzazione di un reboot del film di Spielberg, affidato a mani capaci, ovviamente!