Ancora una volta si parla della Hollywood che non ci piace: Weinstein VS Murray
Bill Murray lo ricorderete tutti nel ruolo del cinico Dott. Peter Venkman in “Ghostbusters“, ruolo che gli valse parecchia fortuna. Sembrerebbe che, in un’intervista recente a Guardian, sia stato chiesto all’attore il suo parere inerente ad alcuni commenti fatti da Weinstein nel 2014, in cui il produttore descrisse Murray come un modello per i cattivi Le parole esatte di Weinstein furono: “Essere un Murray per me è diventata una religione, dove puoi comportarti male come vuoi con le persone, e loro ti amano ancora. Mi sentivo in colpa quando mi comportavo male, ma poi ho incontrato Bill, e mi sono sentito meglio.“
Proprio su questi commenti Murray ribatte al giornalista di Guardian, affermando che erano solo delle battute e che tra loro c’è sempre stata stima reciproca. Proprio per questo non vuole entrare nella vicenda che ha travolto il produttore, anzi, dichiara di non sapere esattamente quale sia il capo di accusa, ma allo stesso tempo si dichiara solidale con alcune delle persone coinvolte.
Per chi, come Murray, non conosce le motivazioni che hanno portato il noto produttore in tribunale, ricordiamo che Weinstein il 25 maggio si è costituito alla polizia di New York. E’ indagato per i seguenti capi di accusa: “stupro, atto sessuale criminale, abuso sessuale e cattiva condotta sessuale“. Dopo soli 5 giorni fu incriminato da un gran giurì con l’accusa di stupro di primo e terzo grado e atto sessuale criminale di primo grado. Il primo giugno tre degli accusatori di Weinstein hanno intentato un’azione legale contro di lui, così come suo fratello Bob e gli ex datori di lavoro del produttore. Tra questi anche Disney, che possedeva Miramax, precedente società di Weinstein.
Ma questo è solo uno dei tanti scandali che coinvolge il mondo del cinema e non sarà, purtroppo, l’ultimo.