Da oggi è disponibile il trailer ufficiale de L’Isola degli Idealisti, film diretto da Elisabetta Sgarbi e tratto dall’omonimo romanzo perduto di Giorgio Scerbanenco, presentato in concorso alla Festa del Cinema di Roma 2024. Prodotto da Bibi Film e Betty Wrong con Rai Cinema, e distribuito da Fandango Distribuzione, il lungometraggio approderà nelle sale italiane l’8 maggio 2025.
In parallelo, il 29 aprile 2025, La Nave di Teseo ripubblicherà il romanzo L’Isola degli Idealisti, edito per la prima volta nel 2018, in una nuova edizione arricchita dai disegni di Giovanni Iudice e da un racconto inedito dello stesso Scerbanenco, offrendo ai lettori un approfondimento sul legame tra letteratura e cinema.
L’Isola degli Idealisti: la trama
Ambientata in una fredda notte di gennaio, la storia segue Beatrice Navi e Guido Cenere, due giovani ladri in fuga che approdano su un’isola misteriosa. Scoperti dal guardiano Giovanni Marengadi e dal cane Pangloss, vengono condotti alla Villa delle Ginestre, dimora della bizzarra famiglia Reffi, composta da Antonio Reffi (Renato Carpentieri), ex direttore d’orchestra con un’ironia disincantata verso la vita, Carla Reffi (Elena Radonicich), scrittrice di successo in attesa del responso sul suo nuovo romanzo, Celestino Reffi (Tommaso Ragno), ex medico ossessionato dai ricordi di una violinista e appassionato di filosofia e matematica.

Celestino propone ai due fuggitivi un patto: li proteggerà dal Commissario Càrrua a patto che seguano un corso di educazione per cambiare vita. Tuttavia, l’arrivo dei ragazzi scatena una trasformazione irreversibile tra le mura della villa, sospesa tra nebbie e segreti.
L’Isola degli Idealisti: produzione, regia e atmosfere
Elisabetta Sgarbi, già nota per il suo lavoro tra editoria e cinema, firma qui la trasposizione di un’opera definita “perduta” di Scerbanenco, autore iconico del noir italiano. La sceneggiatura, scritta a quattro mani con Eugenio Lio, mantiene l’atmosfera letteraria del romanzo, mescolando elementi thriller a riflessioni esistenziali.

Dal trailer e dalla sinossi emergono alcuni elementi chiavi di lettura. L’isolamento come metafora di conflitti generazionali, la crisi dell’educazione che ribalta i ruoli tra vittime e carnefici e il peso del passato che riflette un’umanità in cerca di redenzione.Lo stile visivo, invece, sembra giocare su contrasti tra luci fredde (il blu delle notti invernali) e calde (gli interni barocchi della villa), con un’estetica che richiama il gotico nordico.
Un ponte tra letteratura e cinema
Con L’Isola degli Idealisti, Elisabetta Sgarbi compie un’operazione rischiosa: portare sullo schermo un’opera perduta di un maestro del noir, reinterpretandola attraverso un cast d’eccezione e una regia colta. La sfida è duplice: conquistare i lettori di Scerbanenco e attrarre un pubblico nuovo, affamato di storie complesse.

L’appuntamento dell’8 maggio potrebbe segnare un punto di svolta per la regista. Se la pellicola riuscirà a bilanciare fedeltà al testo e visione autoriale, senza tradire l’eredità di un gigante come Scerbanenco, questa uscita potrebbe rappresentare a tutti gli effetti un momento di rinascita per il cinema letterario italiano.
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