Amore e odio, luce e buio: L’Invenzione di Noi Due, diretto da Corrado Ceron, sta per sbarcare al cinema il 18 luglio, distribuito da Be Water Film in collaborazione con Medusa Film. Una storia romantica che segue il percorso di una giovane coppia, con alti e bassi, fungendo da monito per tutti gli spettatori in sala, innamorati del proprio partner, specialmente agli inizi, quando la passione prende il sopravvento. Si riflette e ci si interroga, ponendosi così in discussione: come si è giunti fino a questo punto? Una domanda a cui è difficile dare una risposta.
Presentato alla 70esima edizione del Taormina Film Festival, L’Invenzione di Noi Due divide il pubblico: diverse le critiche, anche se potrebbe rappresentare uno spaccato dell’amore attuale, soprattutto inerente a come vivere il quotidiano con una persona accanto, quella stessa persona che ti fa battere il cuore. Tra pochi giorni potrai realmente acquisire consapevolezza di questo film (attiva bene la vista perché alcune inquadrature sono significative), nel frattempo ecco la mia opinione a riguardo – ricorda non è la verità assoluta e d’altronde, come diceva Pirandello, così è (se vi pare).
L’Invenzione di Noi Due: la recensione
Tratto dall’omonimo romanzo di Matteo Bussola, Milo (Lino Guanciale) e Nadia (Silvia D’Amico) sono due giovani innamorati, fin dai banchi di scuola (ma classi diverse). Non si sono mai conosciuti davvero finché un giorno, durante un evento, scoprono le loro reciproche identità, sopraffatti dall’emozione. Nasce così una bellissima storia d’amore, quell’idillio magico che sfocia, dunque, nel matrimonio. Ma nulla dura per sempre e a questo punto Milo deve trovare subito una soluzione. Oltre ai due protagonisti principali, troverai anche Francesco Montanari e Paolo Rossi.
Sentimentale e drammatico, L’Invenzione di Noi Due è il simbolo di un ideale che, tramutato in routine, diventa scontato. I personaggi incarnano perfettamente questo flusso, poco a poco, degenerante. Milo è un architetto, dal carattere sensibile e facilmente arrendevole, Nadia è una scrittrice (o quantomeno ci prova) ancorata al suo sogno. Due differenti visioni della vita che rischiano di esplodere. Ricco di flashback, per un raffronto tra il passato e il presente, le inquadrature sono molto importanti in questo film, come precedentemente accennato.
Primi piani che denotano gli stati d’animo (buona l’espressività degli attori) e riprese concitate, forse imperfette, ma adatte per dare forma alla narrazione, in quei momenti. Mi è piaciuto benché a volte un po’ pesante. Pur vero si tratti di un film che ripercorre le tappe salienti di una storia d’amore e com’è noto essa è caratterizzata anche da periodi cupi. Incomunicabilità, monotonia, disagio, elementi che potresti riscontrare in questo piccolo racconto, L’Invenzione di Noi Due, divenendo così la storia di tutti perché chiunque potrebbe ritrovare una parte di sé.