Scheda Tecnica
Titolo originale: Le Pupille; Titolo internazionale: The Pupils; Regia: Alice Rohrwacher; Sceneggiatura: Alice Rohrwacher; Cast: Alba Rohrwacher, Melissa Falasconi, Greta Zuccheri Montanari, Carmen Pommella, Lady Maru, Luciano Vergaro, Carlo Tarmati, Valeria Bruni Tedeschi; Fotografia: Hélène Louvart; Montaggio: Carlotta Cristiani; Scenografia: Emita Frigato, Rachele Meliadò; Costumi: Loredana Buscemi; Musica: Cleaning Women; Produttore: Alfonso Cuarón, Gabriela Rodriguez, Carlo Cresto-Dina; Produzione: Esperanto Filmoj, Tempesta; Distribuzione: Disney+; Paese: Italia, USA; Durata: 37 min; Anno: 2022
Le Pupille: una storia di innocenza e avidità
Un film che si concentra sulla purezza e l’innocenza infantile, quello di Alice Rohrwacher. Il film ruota intorno al Natale, quel periodo dell’anno preferito dai bambini, dove si ricevono i regali e si passano (solitamente) le feste in famiglia sotto un clima spensierato. Non è proprio il caso di questo film: un gruppo di bambine in un orfanotrofio di suore che ogni giorno devono sottostare alle ferree regole delle sorelle.. Sono pochi, dunque, per non dire nessuno, i momenti di svago.
Brave sono state le attrici che, seppur giovani, hanno dimostrato una grande interpretazione dai primi minuti del film. Il corto, sebbene abbia dei momenti che scorrono lenti, è piacevole da guardare e nel finale racchiude un messaggio, una morale che sono proprio queste bambine ad insegnarci, ma non faremo spoiler. Un film che tra l’altro racchiude una produzione importante, quella di Alfonso Cuarón, e che potrebbe essere candidato agli oscar.
Per quanto riguarda la fotografia, le scene sono spesso caratterizzate da colori freddi quasi a sottolineare la rigidità del orfanotrofio, i volti immobili delle bambine che ascoltano le suore, mentre i loro occhi ballano, si muovono liberi e sprigionano le loro anime ribelli.
La regista, parlando del film, ha dichiarato:
“Quando Alfonso Cuarón mi ha chiesto se volevo realizzare un piccolo film sulle feste di Natale subito si è affacciata alla mia mente l’immagine di una grande torta rosa: la torta era su un tavolo, e tante pupille la guardavano affascinate.
Quell’immagine era emersa nella mia memoria da una storiella che avevo letto molti anni prima: si trovava in una lettera che la scrittrice Elsa Morante inviò al suo amico Goffredo Fofi per augurargli buon Natale. La splendida lettera raccontava le sorti di una zuppa inglese capitata in un collegio religioso durante le festività, tanto tempo prima.
Immaginando i destini intrecciati in quel collegio, l’avvicinarsi del Natale nei pensieri e nei gesti delle piccole orfanelle rimaste sole con quattro suore, durante un tempo di carestia e di guerra, è nato il film Le Pupille.
Un film sui desideri puri e su quelli interessati, sulla libertà e sulla devozione, sull’anarchia che all’interno del rigido collegio può fiorire nella mente di ognuno. Le bambine obbedienti non possono muoversi, ma le loro pupille possono ballare la danza scatenata della libertà.”