Dopo essere stato presentato in selezione officiale al Locarno Film Festival, l’affascinante documentario Le linci selvagge diretto da Laurent Geslin arriverà nei cinema italiani come evento in sala l’11, 12 e 13 novembre distribuito da WANTED.
Fotografo naturalista di fama internazionale, Laurent Geslin esordisce alla regia con questo ispirato documentario – frutto di un lungo lavoro di 9 anni di osservazioni ravvicinate immerso nella natura più selvaggia – girato tra le montagne della Giura, in Svizzera, dove vive un animale superbo, la lince euroasiatica. Predatore importantissimo per l’ecosistema in cui vive, la presenza della lince risulta infatti indispensabile per mantenere stabile il delicato equilibrio della foresta, minacciata dal cambiamento (anche climatico) e dalla presenza dell’uomo.
La lince è una specie protetta a livello nazionale ed europeo, tanto che nella Lista Rossa dell’Unione Internazionale per la Conservazione della Natura (IUCN) in Francia è classificata come “in pericolo”, altamente vulnerabile a causa delle sue piccole dimensioni e della frammentazione delle colonie sul territorio europeo. Il documentario Le linci selvagge segue una famiglia di linci, la cui vita scorre al ritmo delle stagioni. Tanti gli eventi che si susseguono nel corso della loro esistenza: la nascita dei piccoli, l’apprendimento delle tecniche di caccia, la conquista del territorio e tutte le difficoltà e i pericoli che comporta. Il loro è un universo tanto vicino a noi quanto sconosciuto.
Le linci selvagge, sinossi
Nel cuore delle montagne del Giura, uno strano richiamo risuona alla fine dell’inverno. La superba sagoma di una lince boreale si insinua tra i faggi e gli abeti. Sta chiamando la sua compagna. Seguendo la vita di questa coppia e dei suoi gattini, scopriamo un mondo vicino a noi ma poco conosciuto. Una storia autentica in cui camosci, aquile, volpi ed ermellini sono testimoni della vita segreta del più grande felino d’Europa, tuttora minacciato. Il film rivela il ruolo essenziale di questo schivo ma feroce predatore delle foreste, l’equilibrio che ha ristabilito in nell’ambiente e le difficoltà che incontra in un paesaggio in gran parte occupato dall’uomo.
“Con la pellicola posso raccontare storie che era difficile raccontare con la macchina fotografica. Fil-mare significa dover affrontare più complicazioni, ma mantenendo il mio occhio fotografico, sento di potermi esprimere meglio. Il mondo delle immagini sta cambiando velocemente, con i social network che ci mostrano migliaia di foto ogni giorno. Fare un film significa prendersi il proprio tempo, e questo è ciò che mi attrae” – afferma Laurent Geslin.
“Non esistono documentari su questo felino, proprio come non c’erano che poche foto amatoriali prima del mio progetto. Ci sono molti film su leoni, ghepardi, giaguari e altri grandi felini, ma nemmeno uno sulla lince. Tutti i documentari che girano e che magari avete visto sono girati con animali addomesticati o in cattività. E così ho deciso di filmare la lince nel suo habitat. Ma se fotografarla è stato veramente difficile, filmarla lo è ancora di più! E’ un animale notturno e incredibilmente discreto, infatti, durante la lavorazione è capitato che io l’abbia persa di vista per quasi otto mesi, anche se la cercavo ogni giorno.”
Dopo il grande successo di La pantera delle nevi e l’ottimo riscontro di critica e pubblico raccolto dal recente Pericolosamente vicini, Wanted torna a proporre un grande film che mostra la natura più selvaggia, autentica e incontaminata e che tratta il tema della convivenza tra popolazione umana e animali selvaggi con Le linci selvagge di Laurent Geslin, nei cinema italiani come evento in sala l’11, 12 e 13 novembre.