“Kat, posso tenerti con me?”
Ricordate questa frase? Sono sicura di si.
Casper è stato il primo e unico lungometraggio ad avere come protagonista un personaggio realizzato interamente in CGI; durante le riprese del film, gli attori recitarono infatti guardando una pallina da tennis che poi, in fase di montaggio, fu sostituita appunto dal fantasmino Casper.
Era il 26 maggio 1995 quando nelle sale statunitensi uscì il film dedicato al piccolo personaggio alla ricerca di amici umani; diretto da Brad Silberling, era basato sul personaggio omonimo protagonista di cartoni animati e fumetti.
In Italia arrivò il 16 novembre dello stesso anno e fu girata esclusivamente presso gli Universal Studios di Los Angeles, compreso il Lago Singapore sito negli studi medesimi.
La Trama
Crittenden (Cathy Moriarty) ha ricevuto in eredità dal suo defunto padre il castello di Whipstaff, un maniero in stile inglese, situato sulle scogliere di Friendship, nel Maine.
Il Castello è disabitato da cento anni e occupato da quattro stravaganti fantasmi con delle questioni in sospeso. Tra questi spettri c’è il piccolo dolce Casper (Devon Sawa), gentile e sensibile fantasmino desideroso di fare amicizia con i vivi.
Tuttavia Molla, Ciccia e Puzza, i suoi tre svitati zii, fanno di tutto per proteggere il castello da presenze indiscrete e spaventano chiunque entri nell’edificio, ostacolando in questo modo il giocherellone fantasmino. La nuova proprietaria, smaniosa di riuscire a trovare il tesoro segreto che crede sia nascosto in una cassaforte della casa, tenta di tutto per liberare l’edificio da questi dispettosi spettri che impediscono agli operai di procedere nella demolizione dell’immobile.
Ma nessun intervento risulta essere efficace e come ultimo tentativo, Carrigan decide di affidare la disinfestazione al medium più famoso degli Stati Uniti, il dottor James Harvey (Bill Pullman).
A seguirlo in questa impresa è la figlia Kat (Christina Ricci), che si trova subito a fare amicizia con il mite fantasmino. Casper racconta a Kat della sua vita passata ammettendo di ricordare poche cose, inducendo la sua nuova amica a escogitare un piano per riattivare i suoi ricordi. La ragazzina scopre, leggendo alcuni vecchi giornali, che il padre del fantasma era un grande inventore che dopo la scomparsa del figlio aveva escogitato un modo per riportarlo in vita, costruendo un particolare marchingegno ancora conservato nei sotterranei del castello.
Nel frattempo James, alle prese con i tre bizzarri spettri che pur di ostacolare il suo lavoro arrivano a distruggergli attrezzi e apparecchiature, scopre che i fantasmi hanno conosciuto Amelia, la sua adorata moglie morta anni addietro, e forse potrebbero mettersi in contatto con lei.
Il significato e le scene più esilaranti
Al di là della storia apparentemente infantile, Casper racconta una storia di profonda solitudine adolescenziale.
“Io vorrei solo trovare un amico”
Kasper e Kat infatti, sono accomunati da un destino non sempre facile da accettare, costretti ad affrontare pesanti perdite e incolmabili vuoti affettivi.
“Pregai tanto mio padre di comprarmi questa slitta, lui non voleva comprarmela perché non sapevo andarci… poi una mattina scesi giù per la colazione ed era là tutta per me, un giorno qualunque… la portai fuori e giocai tutto il giorno, mio padre diceva: “Adesso basta!”, ma non riuscivo a smettere, mi divertivo un mondo. Poi si fece tardi, diventò freddo e mi ammalai e mio padre divenne triste.”
e anche il tema della morte
È proprio per questo motivo che i due ragazzi riescono a creare un feeling così immediato, che gli permetterà di colmare quel vuoto a vicenda, facendogli vivere momenti divertenti e spensierati.
Le scene più esilaranti tuttavia, sono quelle in cui protagonisti sono Molla, Ciccia e Puzza, i tre mattacchioni che inventano davvero di tutto per di far fuggire a gambe levate chiunque abbiam un corpo in carne ed ossa.
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Con loro la colazione diventa un vero e proprio show, la festa di Halloween che Kat organizza in casa diventa più movimentata, organizzano scherzi in continuazione e riescono a far ubriacare a tal punto James, da farlo letteralmente morire.
Alla fine però tutti, bene o male ottengono ciò che cercano: Kat trova l’amore, anche se parecchio effimero, James riesce finalmente a rivedere l’amata moglie anche se per poco e Kasper ritrova a sua forma umana, anche se per una sola sera.
Un finale quindi, che lascia un po’ l’amaro in bocca; niente dura per sempre infatti, ma qui sembra proprio che i tempi siano davvero molto ristretti.
La genesi
Nonostante l’apparizione più famosa di Casper sia quella nel lungometraggio del 1995, il simpatico fantasmino non è nato dalla mente dell’autore del soggetto Joseph Oriolo.
Il personaggio è stato creato decenni prima: nel 1945 The Friendly Ghost è il primo cartone animato con protagonista Casper.
Fu Seymour Reit a delinearne l’idea mentre Joe Oriolo lo disegnò. Il fantasmino che preferisce fare amicizia con le persone anziché spaventarle viene subito apprezzato dal pubblico e diventa protagonista di una serie animata nel 1950, mentre dagli anni ’60 fino al 1990 esce una serie a fumetti su di lui.
Il grande successo di Casper ha dato il via a una serie di sequel, la maggior parte dei quali prodotti per l’home video o la televisione. Due anni dopo il primo capitolo, è stato inoltre realizzato Casper 2: un fantasmagorico inizio (una sorta di prequel) ai quali hanno fatto seguito Casper Meets Wendy, Casper – Il film (2000), Casper’s Scare School (2006) e la serie animata Casper – Scuola di paura (2009).
Gli attori
Casper è stato la conferma della bravura di una giovanissima Christina Ricci, nota anche con lo pseudonimo di Kurisuti-na (Santa Monica, 12 febbraio 1980), un’attrice statunitense che debutta nel cinema giovanissima nel film Sirene e in seguito interpreta Mercoledì ne La famiglia Addamse e ne La famiglia Addams 2.
Dopo Casper, interpreta pellicole più mature come Tempesta di ghiaccio di Ang Lee e Buffalo ’66 di Vincent Gallo, gira film con Johnny Depp, come Paura e delirio a Las Vegas (1998), Il mistero di Sleepy Hollow (1999) e The Man Who Cried – L’uomo che pianse (2000).
Recita per Woody Allen in Anything Else e in Monster recita al fianco del premio Oscar Charlize Theron. Inoltre ha partecipato a serie tv come Ally McBeal, Grey’s Anatomy, The Good Wife e Pan Am, The Lizzie Borden’s Chronicles.
Devon Sawa invece, ha iniziato la sua carriera da bambino, recitando in film indirizzati al pubblico giovane.
Sawa è stato sulla copertina di riviste quali Teen Vogue, Bop magazine, Tiger Beat. Nel 1994 ha avuto una parte nel film Piccoli campioni.
Nel 2000 ha vinto un Saturn Award per la miglior performance come giovane attore, nel film Final Destination e nel 2010 viene scelto per interpretare Owen Elliot nella serie tv statunitense Nikita.
In originale la voce di Sawa /Casper è stata affidata all’attore Malachi Pearson che non ha ricoperto altri ruoli importanti dopo quel film. Il doppiatore italiano invece è Lorenzo De Angelis che, oltre ad aver prestato la voce proprio nel 1995 a un altro personaggio molto amato (il maialino Babe), negli anni seguenti ha interpretato ruoli cult come quello del piccolo Cole in Il Sesto Senso o quello di Peter Parker nei due film in cui Spider-Man ha il volto di Andrew Garfield.
Anche se il suo lavoro più famoso è probabilmente il doppiaggio dei gemelli Phelps: De Angelis ha interpretato le voci sia di Fred sia di George Weasley in tutti gli otto film della saga di Harry Potter.
Casper vanta però numerosi camei da parte di vere e proprie celebrità di Hollywood come Mel Gibson, Clint Eastwood e il comico statunitense Rodney Dangerfield, anche il produttore del film Steven Spielberg sarebbe dovuto apparire nel film, ma la sua apparizione venne tagliata a causa della tensione del regista ad essere ripreso.
Tuttavia il cameo migliore è sicuramente quello di Dan Aykroyd, che interpreta di nuovo il dottor Raymond Stantz, il suo personaggio cult di Ghostbusters. che viene incaricato di disinfestare la casa, ma decide di rinunciare parafrasando il celebre slogan dei Ghostbusters:
“Who ya gonna call? …Someone else!” (“Chi chiamate? …Qualcun altro!”)
Gli effetti speciali e qualche curiosità
Nell’anno magico che dà alla luce da Babe – Maialino Coraggioso a Jumanji passando per I Soliti Sospetti, Seven e Toy Story, Casper è figlio di una squadra di addetti ai lavori che è un concentrato della migliore Hollywood dei blockbuster: Dean Cundey, direttore della fotografia di Jurassic Park; Michael Kahn, asso del montaggio e collaboratore di lunga data di Spielberg; James Horner, autore di molte colonne sonore per James Cameron; Joe Letteri, mago degli effetti speciali di Star Wars e Jurassic Park; Leslie Dilley, scenografo premio Oscar per I Predatori dell’Arca Perduta e Star Wars; lo stesso Spielberg, che da sempre produce i film che non ha il tempo di dirigere.
Il tutto, magicamente orchestrato da un esordiente al primo lungometraggio: Brad Silberling.
Il bello di Hollywood è anche questo: allestire una squadra di mostri sacri talmente in alto, e scegliere poi per la regia chi ha una carriera ancora da scrivere.
In questo senso Casper è proprio un mix centrifugato di idee che molti registi hanno esplorato in precedenza: Tim Burton con Beetlejuice aveva dichiarato guerra ai vivi, difendendo il diritto degli spiriti a infestare le vecchie case ormai sfitte.
Ivan Reitman aveva celebrato i quattro svitati acchiappa fantasmi in Ghostbusters, eroi che si riscattavano acciuffando fantasmi nella città dove tutto è possibile.
In Ghost, Jerry Zucker aveva elevato la coppia Demi Moore-Patrick Swayze a paladini dei sentimenti oltre la sfera della fisicità, proprio come Spielberg aveva fatto in Always – Per sempre, con un defunto Richard Dreyfuss che aiutava la compagna a rifarsi una vita.
Casper è figlio di tutti e di nessuno, è un concentrato di tante idee e altrettanti generi e proprio per questo, negli anni, ha generato nel pubblico una vasta gamma di reazioni.
Si ride come in Ghostbusters e Beetlejuice, ci si commuove come in Ghost e Always, ma tutto rimane nella sfera del fantastico senza mai sfociare nel caricaturale o nel sentimentalismo; sembrerebbe proprio che Casper non sia invecchiato nemmeno di un giorno.
Certo, riguardandolo oggi forse non sembrerà all’altezza dei personaggi che hanno fatto la storia dell’animazione CGI eppure questo fantasmino è stato importantissimo per lo sviluppo di film come Il signore degli anelli o Harry Potter che hanno dovuto ricorrere alla computer grafica per creare mondi incantati.
Una tecnologia all’avanguardia per il 1995 che contribuì notevolmente alla fortuna del film.
Casper costò la bellezza di 55 millioni di dollari e ne incassò 100.328.194 $ in Nord America e 187.600.000 $ nel resto del mondo, e questo lo rese un ottimo successo commerciale.
In Italia si classificò al 6º posto tra i primi 100 film di maggior incasso della stagione cinematografica 1995-96.
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