L’appuntamento è l’unione di due temi all’interno del tema del presente: una satira tinta di rosa pastello sul mondo dello speed dating e, allo stesso tempo, una dolorosa esplorazione del trauma della guerra in Bosnia e delle divisioni tra le culture slave. E questo gioiellino semisconosciuto al grande pubblico ce lo regala una piccola nazione, la Macedonia del Nord, uno dei paesi la cui storia è cominciata nel 1991, nell’ambito delle drammatiche guerre jugoslave e che, tra il 1991 e il 2001, ha portato tra i suoi drammatici effetti alla dissoluzione dell’Ex-Jugoslavia.
Il film è di Teona Strugar Mitevska, l’autrice del film del 2019, Dio è donna e si chiama Petrunya, immaginando, in questo caso, attraverso un evento per single alla ricerca d’amore nella Sarajevo contemporanea, un processo di terapia esistenziale che parla di passato, di ferite e della possibilità di riconciliarsi con se stessi e con l’altro ben oltre la ricerca dell’amore.
L’appuntamento. La dissacrante ricerca dell’amore sulle ceneri di un terribile passato
L’appuntamento (in macedone Најсреќниот човек на светот Najsreḱniot čovek na svetot, lett. L’uomo più felice del mondo) è un film del 2022 diretto dalla brillante regista, Teona Strugar Mitevska, ed è stato presentato in anteprima nella sezione Orizzonti della 79ª Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia.

L’appuntamento è già in streaming su MYmovies ONE, ed ha per protagonista Asja, donna sulla quarantina che si reca – non senza una certa apprensione – in un hotel cittadino per prendere parte nel rituale collettivo del dating organizzato con alcuni coetanei.
Il partner che le viene assegnato, in un dettagliato processo di conoscenza reciproca fatto di domande un po’ sciocche eppure ormai così familiari, è il tale Zoran, un apparente normalissimo banchiere di 43 anni, un po’ enigmatico ma tutto sommato promettente soggetto con cui forse poter costruire qualcosa, ma che presentandosi, tra una domanda e l’altra (colore preferito? stagione?) rivelerà un lato decisamente più sinistro, nient’affatto comune, portando uno scompenso a livello emotivo di non poco conto alla povera Asja.
Il tutto è ambientato a Sarajevo, una delle città, non a caso, più martoriate dalla terribile guerra jugoslava degli anni ’90. Asja è una quarantacinquenne single che per incontrare l’anima gemella, si è iscritta a una grottesca serata di speed date, dove incontra Zoran, un uomo suo coetaneo, tenebroso e introverso. Ma se Asja è lì per cercare l’amore, Zoran è lì per ritrovare la ragazzina a cui trent’anni prima sparava addosso, durante le guerre jugoslave. La scoperta della verità da parte di Asja cambierà radicalmente la serata di tutti i presenti.
Teona Strugar Mitevska, ne L’appuntamento, porta nuovamente sullo schermo la condizione della donna, affrontandola stavolta da una diversa prospettiva sia storica che sociale.
La sceneggiatura, scritta con Elma Tataragic, ci immerge da subito in uno dei due livelli della narrazione. Siamo in un edificio moderno attrezzato per ospitare incontri finalizzati a creare coppie sulla base di una serie di stimoli proposti da chi conduce. A questo piano collettivo verremo continuamente rinviati per tutta la prima parte del film, anche quando i due protagonisti avranno iniziato il loro doloroso percorso di conoscenza reciproca.
L’appuntamento. Una riflessione sugli effetti di una guerra mai realmente finita
Con questo incontro/scontro tra queste due persone ben visibile ne L’appuntamento, la Mitevska ci ricorda che al di là del confine ad est del nostro Paese c’è un mondo non ancora realmente pacificato, essendo la guerra nei fatti passata, ma gli effetti di essa ancora persistono nella mente di chi li ha tragicamente vissuti e, come nel caso di Asja, li ha anche subiti gravemente sulla propria pelle.
Le cronache recenti, infatti, hanno riferito della crescente tensione tra Serbia e Kosovo, ma la forza di un cinema come quello della regista, che è nata a Skopje nel 1974 e che quindi ha vissuto direttamente tutto quel periodo, è capace di offrirne una lettura tanto profonda quanto emotivamente forte. I quesiti che ci pone sono al contempo universali e localizzati.
Non perdete quindi su MYmovies ONE, L’appuntamento, per riflettere sulle implicazioni di una guerra nella vita di tutti i giorni, anche a distanza di molti anni, in questo caso mediata da una ricerca dell’amore e, allo stesso tempo, di una pace dell’anima mai completamente risolta, ma forse proprio attraverso questa ricerca di gruppo, sulla via giusta per poter essere trovata.