Nato da una co-produzione italo-romena, verrà presentato in anteprima al Complesso Monumentale di Santa Maria Nova a Napoli l’8 ottobre ore 10:30 il documentario Vampiro per caso, la vera storia di Dracula. Alla proiezione saranno presenti, oltre alla regista e protagonista Syusy Blady, l’antropologa esperta in studi culturali Valentina Ferranti, il ricercatore Lello Glinni, il co-produttore Mircea Comma oltre ad una delegazione di giornalisti e rappresentanti della cultura rumena.
Vampiro per caso, la vera storia di Dracula ci accompagna in un viaggio investigativo che inizia al monastero di Snagov e segue le tracce di Vlad Tepes, voivoda di Valacchia e difensore della cristianità contro l’Impero Ottomano, e ci conduce nei luoghi che hanno fatto parte della vita del principe fino al misterioso luogo della sua sepoltura. Ed è qui che il documentario si concentra, sulla leggenda che aleggia sulla tomba di Tepes, chiamato anche Dracula (da Draculea o figlio del drago), di cui non si hanno notizie certe.
Vampiro per caso, la vera storia di Dracula: Vlad Tepes
Secondo i racconti popolari Vlad Tepes avrebbe vissuto i suoi ultimi anni in Italia sotto mentite spoglie, o la sua salma sarebbe stata portata in terre italiche, e che i suoi resti riposino presso la tomba Monumentale della famiglia Ferillo nel Chiostro di San Giacomo della Marca in Santa Maria Nova a Napoli o nella cripta Acerenza in Basilicata. Il documentario Vampiro per caso, la vera storia di Dracula dovrebbe aiutarci a fare luce su questo mistero e, magari, avremo così un posto dove poter omaggiare le spoglie di colui che ha ispirato il mondo letterario e cinematografico ormai da decenni.
E’ indubbio che la figura del Vampiro abbia affascinato milioni di persone nel mondo, e il tutto nasce dal principe Vlad Tepes, voivoda di Valacchia, membro della casata dei Draculesti e dell’Ordine del Drago vissuto dal 1431 al 1476/77. Considerato un eroe in terra rumena per aver difeso i confini dagli Ottomani, il suo metodo preferito per giustiziare i suoi nemici fosse impalarli (da qui il soprannome Impalatore (Tepes), barbara esecuzione che gli fece avere in tutta Europa la reputazione di malvagio e sanguinario.
Ci sono numerose leggende che ruotano intorno al nome del principe di Valacchia. Maometto avrebbe fatto nascondere la spada e la testa di Vlad per evitare che tornasse in vita, si racconta che una volta il principe avesse invitato a cena dei traditori per poi farli impalare e avrebbe inzuppato il pane nel loro sangue, che i monaci del convento di Snagov preghino sulla tomba del principe per non farlo risvegliare e che nessuno osasse rubare per non incorrere nella sua ira.
La prima volta che il Principe della notte è menzionato in un’opera letteraria è nel romanzo di John Polidori Il Vampiro del 1819, ma sarà Bram Stoker a portare alla ribalta questa figura notturna nel 1897 con il romanzo Dracula, in cui per la prima volta compare il Conte Dracula.
Naturalmente anche il cinema non poteva rimanere lontano da questa affascinante figura e così, più di cent’anni fa (1922), ecco comparire sul grande schermo lo spaventoso Nosferatu di Murnau, di cui presto vedremo un remake, a cui seguirono diverse versioni del Vampiro nel corso dei decenni, tra cui la commedia nostrana Fracchia contro Dracula o l’horror di Dario Argento del 2012 Dracula 3D, e il capolavoro di Francis Ford Coppola Dracula di Bram Stoker (1992).
Sperando di poter far luce sul luogo dove è sepolto il principe Vlad Tepes, e così risolvere finalmente un enigma irrisolto da secoli, l’appuntamento è con Vampiro per caso, la vera storia di Dracula in anteprima l’8 ottobre alle 10:30 al Complesso Monumentale di Santa Maria la Nova a Napoli.