Il 1 aprile 2019 ha segnato il centenario della Bauhaus, famosa scuola artistica tedesca che, a partire dagli anni ’20 del secolo scorso, ha rivoluzionato concetti architettonici con un minimalismo marcato quanto affascinante, divenendo la culla del design contemporaneo.
Il Bauhaus, il cui nome completo era Staatliches Bauhaus, è stata una scuola di arte e design che operò in Germania dal 1919 al 1933, nel contesto storico-culturale della Repubblica di Weimar.
Ebbe sede a Weimar dal 1919 al 1925, a Dessau dal 1925 al 1932, e a Berlino dal 1932 al 1933 quando chiuse perché invisa al nazismo. Ideato da Walter Gropius, il termine Bauhaus richiamava la parola medievale Bauhütte, che in italiano significa: capannone, indicante la loggia dei muratori.
Tra le molte iniziative che hanno celebrato la ricorrenza, come mostre, tour guidati e la possibilità di soggiornare nella storica sede di Dessau, anche il prezioso documentario suddiviso in tre parti, Bauhaus World, prodotto dall’emittente pubblica tedesca Deutsche Welle e diffuso gratuitamente via YouTube qualche mese fa.
Girato da Lydia Ranke, il film ripercorre la storia della Bauhaus, approfondendone le connessioni con il presente nonché l’impatto a livello internazionale. Ad avvicendarsi alle architetture, numerose interviste a esperti sul campo come gli architetti Norman Foster e Tatiana Bilbao, il critico Mark Wigley, la designer di mobilia Yinka Ilori e la stilista Kasia Kucharska.
La regista Lydia Ranke e il suo team hanno viaggiato in tutto il mondo per realizzare il documentario in tre parti bauhaus WORLD.
The Code è la prima parte di bauhaus WORLD. La ricerca del segreto del successo duraturo del Bauhaus porta fino in Giappone, un viaggio che illustra come la chiusura forzata della scuola che ha portato il movimento all’esilio sia servita a diffondere la sua filosofia in tutto il mondo.
La seconda parte di bauhausWORLD, The Effect, porta gli spettatori in un viaggio da Dessau a New York, Älmhult in Svezia e Ulm in Germania per esaminare l’influenza che il Bauhaus esercita ancora su arte, design e architettura in tutto il mondo.
La terza e ultima parte di bauhaus WORLD, The Utopia, esplora l’influenza della filosofia Bauhaus sulla società globalizzata di oggi. Qual è la sua eredità? Che ne è stato delle sue visioni utopiche del futuro? Hanno ancora rilevanza nel 21 ° secolo? Scopriremo se le domande poste dal Bauhaus hanno avuto risposta e se possiamo ancora imparare dalle soluzioni proposte 100 anni fa.
Al Bauhaus sono stati esplorati e sviluppati nuovi approcci all’istruzione e formazione, architettura, pittura, danza e design. Il suo fondatore e direttore Walter Gropius ha attratto le principali figure creative dell’epoca, tra cui Hannes Meyer, Mies van der Rohe, Lyonel Feininger, Oskar Schlemmer, Wassily Kandinsky, e Gunta Stölzl.
Oggi, il Bauhaus è considerato il luogo di nascita del Modernismo ed è diventato sinonimo di design elegante e funzionale.
La maggior parte dei suoi artisti, architetti e visionari emigrò, sventolando e diffondendo la dottrina Bauhaus in tutto il mondo.
Fondato a Weimar nel 1919, il Bauhaus si trasferì in seguito a Dessau e poi a Berlino, dove fu costretta a chiudere nel 1933 dopo l’ascesa al potete di Hitler (e con la maggior parte dei suoi artisti ad emigrare all’estero).
Erede delle avanguardie anteguerra, non fu solo una scuola, ma rappresentò anche il punto di riferimento fondamentale per tutti i movimenti d’innovazione nel campo del design e dell’architettura legati al razionalismo e al funzionalismo, facenti parte del cosiddetto Movimento Moderno. I suoi insegnanti, appartenenti a diverse nazionalità, furono figure di primo piano della cultura europea e l’esperienza didattica della scuola influirà profondamente sull’insegnamento artistico e tecnico fino ad oggi. Il Bauhaus è stato un momento cruciale nel dibattito novecentesco del rapporto tra tecnologia e cultura. Attualmente l’azienda tedesca Tecta produce riproduzioni di arredamento progettato dal Bauhaus con l’aiuto di documenti ufficiali.