Chi lo ha detto che il musical al cinema è morto? Se è vero che negli anni, il genere ha certamente subito un calo, a favore delle rappresentazioni teatrali che in ogni caso hanno quasi sempre ispirato le pellicole cinematografiche, è anche vero che ci sono alcuni casi per cui le sale inaspettatamente si riempiono. E’ il caso di La La Land che tra la fine del 2016 e l’inizio del 2017 ha guadagnato oltre 440 milioni di dollari di incasso con un budget di circa 30. L’apprezzamento della pellicola si evince anche dalle ben 14 candidature agli Oscar e dai sette Golden Globe vinti che gli hanno consentito di stabilire il record di film che ha vinto più premi nella storia dei Golden Globe.
Los Angeles. La terra dei sogni, delle grandi personalità del cinema, del teatro e della musica. E’ lì che i giovani si riversano per inseguire la celebrità e cercare di entrare a far parte del magico mondo del cinema. Mia e Sebastian si incontrano proprio a Los Angeles, anche se il loro primo incontro, a colpi di clacson, non è esattamente l’incontro romantico che ci si aspetterebbe. Sebastian lavora in un locale come pianista jazz. Sperimentatore e anticonformista ama le improvvisazioni esattamente quanto il suo datore di lavoro le odia e proprio per questo verrà licenziato sotto gli occhi di Mia che assiste attonita all’esibizione del ragazzo intento a sfogare tutta la sua creatività pagandone poi le conseguenze.
Passano i mesi, i due si rincontrano. Mia continua a dare provini senza successo mentre Sebastian si ritrova suo malgrado a suonare in una cover band anni ’80. I due si frequentano e nasce fra di loro una profonda amicizia fatta di consigli e supporto nei momenti critici. E quando dovranno allontanarsi l’uno dall’altro per coronare i propri sogni, capiranno quanto in realtà si sono amati e quanto si ameranno per il resto della vita.
Damien Chazelle ci racconta in una sua personale sceneggiatura, la vita di due persone comuni che cercano di raggiungere i propri sogni in una Los Angeles moderna e dannatamente brutale per quanto riguarda il mondo dello show business. Bastano poche battute ai selezionatori di un cast per allontanare la povera Mia dalla selezione. E basta una nota di troppo suonata da Sebastian per farsi licenziare in tronco. In La La Land viene evidenziato come il mondo dello spettacolo non sia esattamente come si pensa. Ma la vera protagonista è la musica. Fin dalla primissima scena lo spettatore è catapultato in un mondo raccontato a suon di musica, prevalentemente jazz, coadiuvata da magnifiche coreografie organizzate da Mandy Moore (da non confondere con l’omonima attrice di Midway). Per dare un’idea del dettaglio e della cura delle riprese, basti pensare che proprio la prima sequenza è stata girata in due giorni, in un tratto chiuso dell’autostrada che porta verso il centro di Los Angeles e ha coinvolto più di 100 ballerini. L’idea del regista era quella di rappresentare una versione moderna della strada di mattoni gialli che porta alla Città di Smeraldo de Il Mago di Oz. Moltissime comunque sono le ambientazioni particolari utilizzate per le scene del film.
La sorprendente colonna sonora è curata da Justin Hurwitz mentre i testi dei brani sono stati scritti dai compositori teatrali Benj Pasek e Justin Paul. Il compositore ha vinto il Premio Oscar per la Miglior Colonna Sonora Originale e per la Miglior Canzone per la quale ha guadagnato anche il Golden Globe. Oltre a questi premi, il film ha guadagnato l’Oscar per la Miglior Regia, Fotografia, Scenografia. Emma Stone ha vinto il premio come Miglior Attrice Protagonista, mentre lo stesso Damien Chazelle ha vinto quello per la Miglior Regia.