Il film La memoria del mondo di Mirko Locatelli, scritto con Giuditta Tarantelli, rivive fuori dal cinema e si trasforma in un’installazione La memoria del mondo: approdi a cura degli stessi autori, inaugurata il 31 marzo, alle ore 18:00, presso Flashback Habitat (corso Giovanni Lanza, 75) a Torino.
La mostra sarà introdotta dal critico cinematografico Luca Pacilio, alla presenza degli autori Giuditta Tarantelli e Mirko Locatelli e di Alessandro Bulgini, direttore artistico di Flashback Habitat.
Il film, prodotto da STRANI FILM con RAI CINEMA sviluppato con il sostegno di Film Commission Torino Piemonte – Piemonte Film Tv Development Fund, ha viaggiato negli ultimi mesi nei cinema di tutta Italia distribuito da Officina Film, mantenendo un rapporto speciale con Torino: dopo l’anteprima mondiale al 40° Torino Film Festival, come unico film italiano nella sezione Nuovimondi, il film sarà programmato nuovamente al Cinema Massimo proprio in occasione dell’installazione.
L’installazione La memoria del mondo: approdi
La memoria del mondo: approdi intercetta un territorio aperto che non si esaurisce nel film, ma che, reinventandolo, lo rilancia come opera non più solo visibile, ma visitabile, vivibile.
Mirko Locatelli e Giuditta Tarantelli conducono l’idea che attraversa le immagini del loro ultimo lavoro a superare la cornice dello schermo: le tracce del tempo e le vite vissute di cui il racconto si nutre, riattivandosi, si installano in un luogo fisico, un ambiente-mostra che lo spettatore – non più solo spettatore – può infine attraversare, respirare, abitare.
Gli autori sperimentano un altro modo di fare cinema, un cinema diffuso che, prolungandosi in un altrove, non imita la realtà, ma prova a esserlo.
Tarantelli e Locatelli dichiarano:
“Abbiamo creato un percorso che porta il film oltre lo schermo in un ambiente-mostra che lo spettatore può attraversare con contributi video, proiezioni di materiale in Super8, suoni dalla presa diretta e la performance di un attore in scena, fino alla ricostruzione scenografica dell’opera del personaggio-artista svelata nel film.
Ci piace l’idea di invitare lo spettatore a valicare i confini dello schermo oltre lo spazio filmico per “entrare in scena”, traslare i temi trattati in un nuovo contesto e far emergere gli elementi chiave della nostra poetica attraverso l’elaborazione di un’opera nuova, che si alimenta del film e che a sua volta restituisce agli spettatori la possibilità di ampliare la propria percezione e rinnovare il dialogo intrapreso con l’opera cinematografica”.
Flashback Habitat è un ecosistema dedicato a tutte le Culture Contemporanee dove arte e vita si legano in un binomio indissolubile. Un centro artistico indipendente, un ecosistema aperto (informazioni su: www.flashback.to.it).