Dopo aver analizzato i migliori dieci film dedicati alla mamma, vediamo nel mondo colorato dei cartoni animati come ci viene rappresentata questa importante figura andando a ricordare quelle che ci sono rimaste più nel cuore, perchè è vero che quelle che vediamo non sono esseri viventi, ma comunque ci fanno provare forti sentimenti ed emozioni proprio come se lo fossero e, con la prima che ti andrò a ricordare, sono sicura che concorderai con me…
Forse il momento più triste tra tutti i classici Disney, una tragedia che ci viene solo accennata e mai
Quel momento ha segnato chiunque abbia visto il cartone, ogni bambino e ogni adulto presente alla scena ha sentito una dolorosa stretta al cuore sentendosi ancora più vicino al piccolo Bambi, desiderando di poterlo aiutare in qualche modo, una tragica morte in un’epoca in cui la casa di Topolino si faceva poche remore a mostrare il dolore e il senso dell’abbandono, già ben rappresentato l’anno prima da Dumbo.
La signora Jumbo, mamma del giovane elefantino, è la rappresentazione dell’amore assoluto, finisce incatenata nel tentativo di difendere il figlio dalle prese in giro, ma non rinuncia a cullarlo e coccolarlo nella sua proboscide anche attraverso le sbarre della sua prigione, a consolarlo per la sua momentanea perdita e rassicurarlo del fatto che la sua diversità è semplicemente un tesoro da accudire, momento musicale in cui è veramente difficile trattenere le lacrime, non credi?
La mamma diventa protagonista di un cartone animato Disney nel 1970 con Gli Aristogatti e l’elegante gatta Duchessa, madre di Matisse, Bizet e Minou, la quale dimostra tutto il suo coraggio quando viene abbandonata con la prole sulle rive di un fiume da un malvagio maggiordomo, anche se viene coraggiosamente aiutata dal gatto di strada Romeo, del quale si innamora.
Unico personaggio femminile di tutta la saga di Christopher Robin Milne, Kanga è la mamma di Roo, colei che dispensa consigli amorevoli e cibo a tutti gli abitanti del Bosco dei 100 Acri in Winnie the Pooh.
Disney dedica la sua attenzione anche alle matrigne, ma in nessun caso sono donne che dimostrano un amore materno nei confronti delle protagoniste, ma al contrario cercano di ostacolare, se non di uccidere, le giovani figliastre. La prima fu la regina Grimilde la quale, invidiosa della bellezza di Biancaneve, cerca di farla assassinare da un cacciatore e successivamente di avvelenarla con una mela, Lady Tremaine di Cenerentola, anch’essa poco propensa a svolgere il ruolo di madre nei confronti della figliastra, e Madre Gothel, la quale cerca di manipolare in tutti i modi Rapunzel per approfittare del suo potere.
Pixar invece ci propone una mamma forte, combattiva, in grado di sacrificare ciò che ama fare per il bene della famiglia, ma soprattutto una donna elastica! Sto parlando di Elastigirl de Gli Incredibili Una normale famiglia di supereroi (2004). Qualche anno dopo in Ribelle-The Brave (2013) conosciamo la saggia regina Elinor vittima di un incantesimo per colpa della figlia ma che, come ogni mamma, riesce a trovare la forza di perdonarla e di accettarla per quello che è.
Il vasto mondo dei cartoni animati ci offre altre figure materne, tra cui la celebre Marge Simpson, creata da Matt Groening il quale si è ispirato alla propria mamma per regalarci un classico stereotipo della casalinga da sit-com anni ’50. Marge è amorevole e protettiva nei confronti dei tre figli, riesce a gestire il carattere imprevedibile di Bart e, con il trascorrere delle stagioni de I Simpson, a costruire ed approfondire il rapporto con Lisa, anche se è piuttosto morbosa con la piccola Maggie, ma soprattutto è sempre in grado di controllare le stravaganze del marito regalandoci molto spesso perle di saggezza sulla gestione del rapporto matrimoniale (Indimenticabile la frase: Una donna può serbare rancore per sempre).
Maniacale nella cura della casa, Marge trova però il tempo di lasciarsi coinvolgere in altre attività come il falegname, la poliziotta, modella, cuoca, lavori che svolge sempre con dedizione e con il solito tenace impegno che riserva alle campagne di protesta o boicottaggio. Nonostante Marge nasconda alcuni vizi segreti, questi non minano mai la reputazione della donna a Springfield, buon nome che lei cerca in tutti in modi di tenere immacolato nonostante Homer non glielo renda sicuramente facile.
Anche Seth MacFarlane ci ha voluto regalare due visioni di mamma, nel suo solito stile dissacratorio e non politicamente corretto, presentandoci Lois Griffin e Francine Smith, mogli di Peter e Stan i quali, al contrario di Homer il quale ama perdutamente la moglie e se le fa un torto spesso lo fa senza nemmeno rendersene conto, molte volte dimostrano di non avere rispetto nè considerazione per il coniuge.
Guardando con occhi superficiali Lois, al primo impatto anche lei sembra una madre amorevole e premurosa, una casalinga devota anche lei costretta a subire le stravaganze del marito a cui molte volte deve porvi rimedio, ma “dietro le quinte” la donna dimostra alcuni lati oscuri. Lois ha un carattere forte, spesso violento, non esita a mostrarsi una bulla davanti e con i figli, ai quali riserva un comprensivo amore materno che alterna a frasi ciniche incurante dei sentimenti della prole, ribadendo più volte il fatto che lei non avrebbe mai voluto diventare madre.
Amante del sadomaso e dalla sessualità promiscua, Lois ha un passato parecchio disinibito, grazie a Gene Simmons dei Kiss sappiamo che era stata soprannominata Lois la dà, ha abusato di alcool e droghe, ha compiuto atti vandalici, si è fatta corrompere quando ha assunto il ruolo di sindaco di Quahog…che dire? Non proprio una mamma modello!.
Come Lois, anche Francine Smith in gioventù era considerata una donna facile, ma al contrario della signora Griffin lei rappresenta lo stereotipo la classica casalinga anni ’50, una donna sciocca dallo scarso acume mentale in grado di occuparsi solo delle faccende di casa e del pretenzioso marito piuttosto maschilista, la quale tollera ogni angheria con pacata sottomissione, che vizia il figlio minore nel timore perenne di vederlo spiccare il volo e che si accontenta di quelle scarse attenzioni riservatele dal coniuge.
Francine però è l’unica che riesca a far ragionare il marito dimostrandosi molto spesso più assennata di lui, a gestire le irruenze di Roger e il suo caratteraccio, a dispensare utili consigli amorevoli ai figli, e ha dimostrato più volte che ama usare la violenza quando è necessario fino alle estreme conseguenze.
Auguri a tutte le mamme del mondo, anche a quelle che non ci sono più ma che sono comunque sempre con noi!