L’ultimo film della regista svizzera Ursula Meier, La Ligne – La linea invisibile, arriverà finalmente nei cinema dal 19 gennaio.
Il film è stato presentato in concorso alla 72° edizione del Festival di Berlino, alla 23° edizione del Napoli Film Festival e distribuito da Satine Film.
La Ligne – La linea visibile verrà proiettato in anteprima in occasione del Longtake Interactive Film Festival 2022, domenica 4 dicembre presso la Cineteca Milano Arlecchino.
La Ligne – La linea invisibile trailer
La Ligne – La linea invisibile sinossi
Il film segue le vicende di Margaret (Stéphanie Blanchoud), una donna di 35 anni con una lunga storia di violenze inflitte e subite alle spalle e una fragilità emotiva che spesso non riesce a definire e contenere nelle sole parole. Successivamente a una brutale discussione con la madre (Valeria Bruni Tedeschi) e alla denuncia di quest’ultima, il giudice le impone un severo ordine restrittivo, cioè non potrà entrare in contatto con la madre né avvicinarsi a meno di cento metri dalla casa familiare in attesa del processo e per almeno tre mesi.
Margaret, quindi, si ritrova isolata, lontana dalla propria casa e cerchia degli affetti. Cresce in lei il desiderio e la necessità di essere più vicina che mai alla famiglia, tanto che si reca ogni giorno sulla soglia di quei cento metri, invisibili e invalicabili.
Dietro La Ligne – La linea invisibile
Protagoniste del film di Meier sono le attrici Stéphanie Blanchoud e Valeria Bruni Tedeschi alle prese con un complesso e atipico rapporto madre-figlia. Da una parte, una pianista che ha abbandonato la carriera di solista per dedicarsi alle figlie, dall’altra la primogenita Margaret, talentuosa ma emotivamente instabile.
La Ligne – La Linea invisibile si presenta come un film intenso e appassionante, i sentimenti diventano difficili da spiegare a parole, soprattutto se si cerca di trovare le parole giuste. Arriverà in soccorso la musica e alla sua forza evocativa, che aiuterà madre e figlia a svelare la propria autentica natura e a comunicare quell’amore profondo che le lega, ma che per le loro ferite e fragilità hanno trasformato in rabbia e violenza.