Quando parliamo di drama, non possiamo non fare caso a quanto essi siano variegati. Da vendette spietate a racconti d’amore, da sfide di sopravvivenza a riflessioni psicologiche. La giudice è uno di quei drama con una storia e un argomento del tutto originale, è difficile infatti vedere storie che si concentrino su casi giudiziari così nel dettaglio. Quello che si può vedere in questa storia è la realtà legata alla legge sui minori, che a quanto pare non funziona come dovrebbe.
La giudice mostra una donna schietta e irremovibile di fronte a quelli che sono dei bambini, che però commettono errori e orrori che solitamente potremmo associare agli adulti. Spesso durante la storia notiamo come i protagonisti di efferati crimini prendano la situazione sottogamba, poiché sanno che per loro la legge e più magnanima. Proprio per questo la giudice incaricata a sentenziare questi casi, si metterà in prima persona a cercare i modi migliori per dare le pene che lei ritiene corrette.
La giudice che lotta contro una legge imperfetta
La giudice mostra la realtà della legge sud coreana sui minori, i quali nonostante i crimini efferati spesso la scampano con pene decisamente magnanime. La protagonista di questa storia, però, non la vede proprio nello stesso modo. Per questo motivo ce la mette tutta per dare un vero senso a quelli che sono i carceri minorili, cercando sempre di dare la sentenza corretta al carnefice della storia.
Un drama composto da 10 episodi nei quali vedremo rappresentati diversi crimini, i quali saranno tutti supervisionati dalla protagonista. Spesso, però, a causa del suo carattere inflessibile si ritroverà in difficoltà anche a mantenere il suo posto in quel tribunale. Il motivo di ciò è dato dal fatto che la sua voglia di mettersi contro quello che vuole la legge, non verrà visto di buon occhio.
Ogni episodio mostrerà anche il background del colpevole, che spesso sarà contornato da genitori assenti o che non sono riusciti a capire quali fossero i bisogni del proprio figlio. Quindi oltre a mostrare la realtà legata ai crimini perpetrati da minori, vedremo anche come i genitori influenzeranno molto spesso sull’accaduto.
Una donna legata ad un passato che continua a perseguitarla e dal quale non riesce a liberarsi, sembra che cerchi vendetta per qualcosa che l’è accaduto anni prima. Questo spiegherebbe il suo accanimento contro la legge che aiuta i criminali minorenni, più che dargli una vera punizione che gli faccia capire l’errore. Ovviamente cercherà anche di aiutare i ragazzi e le ragazze, che sono ancora in tempo per essere salvati. Quindi la sua non va vista come una vendetta, ma più come una speranza nel cambiamento. Desidera che la loro vita cambi, ma soprattutto che le vittime ricevano la giustizia che meritano.
Regia, personaggi e soundtrack incalzanti
Durante tutto l’arco della storia vedremo diversi personaggi, tra secondari e principali. Non mancheranno rivali che si accaniranno contro la protagonista, ma anche amici fidati che cercheranno di starle accanto lungo le sue battaglie. Una regia e sceneggiatura davvero interessanti, come da sempre contraddistingue i drama coreani. Inquadrature che mostrano appieno le emozioni dei personaggi, che attraverso semplici sguardi e gesti riescono a dire tanto allo spettatore.
Anche dal punto di vista musicale, non ci si può fare a meno che apprezzare. Soundtrack che incalzano appieno il momento, facendo aumentare l’emozione e l’empatia di chi guarda. Si passa da quelle più malinconiche, a quelle quasi spettrali, per finire con quelle che ricalcano la natura investigativa della serie.
Un drama decisamente non leggero, ma che va visto almeno una volta, poiché aiuta a riflettere su vari aspetti della vita sia propria che degli altri. A questo punto non rimane che correre a vedere questa serie disponibile su Netflix.