La Divina di Francia – Sarah Bernhardt (Sarah Bernhardt, la Divine) è il nuovo film di Wanted di Guillaume Nicloux dedicato a un’icona intramontabile di fama internazionale, Sarah Bernhardt, e che per l’occasione svela il poster e il trailer italiani, arrivando nei cinema italiani dal 23 ottobre. La divina di Francia – Sarah Bernhardt vede come protagonista Sandrine Kiberlain (Chiami il mio agente!, Una relazione passeggera, L’appartamento) nel ruolo della celebre attrice teatrale francese, il cui talento ha segnato la Belle Époque. Definita “la voce d’oro” da Victor Hugo e ricordata ancora oggi come “la Divina”, Sarah Bernhardt è considerata la prima vera star internazionale per aver conquistato tutto il mondo con le sue trionfali tournée.
Eterna rivale di Eleonora Duse e musa di personalità del calibro di Gabriele D’Annunzio, Oscar Wilde, Sigmund Freud, Émile Zola e Marcel Proust, il quale, nel personaggio di Berma, nella sua Recherche, venne ispirato all’interno della sua finzione letteraria proprio dalla divina Sarah Bernhardt, molto ammirata dal celeberrimo scrittore francese, in particolare, per la sua interpretazione del ruolo di Fedra in Racine. Ora entriamo, però, un poco più nel dettaglio alla scoperta di questa straordinaria artista, che torna in vita in questa moderna rappresentazione cinematografica nel segno del mito: quello di Sarah Bernhardt .
La Divina di Francia – Sarah Bernhardt. La trama
La Bernhardt ha fatto la storia del teatro incantando il pubblico sul palcoscenico e oltre, ponendosi sempre come una figura ribelle e moderna, una donna in anticipo sui tempi che non ha mai temuto di sfidare le convenzioni. Il film su questo personaggio iconico arriva in sala nella stessa stagione in cui, guarda caso, anche la sua eterna rivale Eleonora Duse è anch’essa protagonista di un altro film in concorso al Festival di Venezia, Duse di Pietro Marcello, con un’altra grande attrice come Valeria Bruni Tedeschi a interpretare la storia della rivale della Bernhardt negli ultimi giorni della sua vita.
Una rivalità senza tempo che, anche poco più di un secolo dopo la loro scomparsa, affascina ancora e non poco, essendo l’elemento della discordia e del dualismo artistico, un ulteriore segno di un mito che per espandersi nel firmamento della leggenda, ha necessariamente bisogno di un’altra grandissima artista con cui duellare. Passando dalla grande arte teatrale fine ottocentesca-inizio novecento, tutto questo ha poi ispirato indirettamente altre grandi rivalità tra dive, che dai sontuosi e più prestigiosi palcoscenici teatrali, si sono spostate sui set cinematografici di tutto il mondo, proseguendo di fatto nel medesimo secolo l’affascinante tradizione del duello tra artiste di grandissimo spessore.
La Divina di Francia – Sarah Bernhardt è quindi un affascinante racconto che conduce dietro le quinte della sua vita straordinaria: non è un biopic, ma un ritratto ispirato alle sue vicende che si concentra su alcuni momenti chiave della sua esistenza, da cui si riesce a cogliere l’essenza di un personaggio destinato a diventare una leggenda senza tempo.

Una storia che rende omaggio al mito di questa donna eccezionale ma si prende delle libertà fantasticando su alcuni aspetti, come rivela il regista Guillaume Nicloux:
Il cinema non ha l’obbligo di essere autentico, e l’accuratezza documentale non sempre favorisce l’empatia o l’emozione. Mi interessa tanto l’esplorazione dei sentimenti quanto il contesto. Avevo bisogno di sognare con lei, di catturarla nello spirito del suo tempo”.
È così che La Divina di Francia – Sarah Bernhardt vuole cogliere lo spirito di una donna libera, spesso in bilico tra il successo e una profonda sofferenza: accanto alla popolarità non mancano i problemi di salute che la mettono a dura prova, così come la relazione tormentata con l’attore Lucien Guitry, interpretato da Laurent Lafitte, che incarna la sua passionalità travolgente, arma a doppio taglio poiché finisce per ferirla.
Il film esplora una figura complessa e dalle mille sfaccettature, ricordata per i suoi eccessi e per la sua stravaganza ma anche per la sua estrema modernità: oltre che d’avanguardia nel suo approccio all’arte e impegnata politicamente, Sarah Bernhardt si distingue per la sua volontà di libertà dal controllo patriarcale, interpretando anche ruoli maschili e occupandosi in prima persona della gestione della sua carriera.
Un autentico mito, insomma, Sarah Bernhardt, la prima “star” dello spettacolo conosciuta a livello mondiale, e che ancor oggi, a dispetto del tanto tempo passato dalla sua scomparsa, continua a suscitare attorno a sé grande curiosità. Non avendo lasciato solo un’impronta indelebile nella sua epoca, ma il cui nome, ormai divenuto leggenda, è rimasto più che vivo e mai per tutto il XX secolo e oltre. Eppure, pochi conoscono in realtà la sua vera storia. Ora, La Divina di Francia – Sarah Bernhardt, tra poco più di due mesi nei nostri cinema grazie alla distribuzione di Wanted Cinema, , compenserà questa mancanza, viaggiando nel mito della prima grande diva dello spettacolo.