In origine era la befana, o forse no.
Uscito in sala il 27 dicembre del 2018, quando ancora il cinema era un luogo di aggregazione e magia, La Befana vien di notte (clicca qui per acquistarlo) fu un grande successo, arrivando a incassare la bellezza di 7 milioni e 700mila euro.
Quasi d’obbligo, pertanto, che si pensasse ad un sequel di questa fortunata storia; anzi meglio un prequel forse.
Ed è così che il 1 ° marzo è stato battuto il primo ciak delle riprese del film La Befana vien di notte 2 – Le origini, prodotto ancora da Lucky Red con Rai Cinema in collaborazione con Sky e distribuito da 01 Distribution.
A cavalcare la scopa tuttavia, non sarà Paola Cortellesi che interpretava una strega buona e femminista, si perché stavolta, conosceremo il passato della maestra di scuola elementare Paola.
La trama è infatti ambientata nel XVIII secolo, dove la giovanissima Paola (a interpretarla sarà Zoe Massenti, amatissima influencer con un milioni di followers su Instagram) è una ragazza truffaldina e sempre a caccia di guai.
Un giorno la giovane si trova inavvertitamente a intralciare i piani del terribile Barone De Michelis (Fabio De Luigi), un omuncolo gobbo sempre scortato dal fidato e bistrattato Marmotta (Herbert Ballerina), con una sconfinata sete di potere e uno smisurato odio verso le streghe.
Sarà la dolce e potente Dolores (Monica Bellucci), una strega buona che dedica la sua vita ai bambini, a salvare Paola da un rogo già acceso.
Nel resto del cast quindi, insieme alla Bellucci ea un De Luigi in questo ruolo del tutto inedito di cattivo, spiccano anche Alessandro Haber e Corrado Guzzanti.
Come per La Befana vien di notte, la sceneggiatura di questa vera e propria origin-story è stata scritta da Nicola Guaglianone con il fumettista Menotti, mentre la regia passa dalle mani di Michele Soavi a quelle di Paola Randi, la regista di quel piccolo grande film che è Tito e gli alieni e di alcuni episodi della serie Netflix Luna Nera.
La befana vien di notte 2 – Le origini ripercorrerà dunque la genesi del personaggio appartenente alla nostra tradizione; non si sa ancora molto riguardo il periodo d’uscita, è tuttavia probabile che possa uscire, come il suo predecessore, intorno alla fine dell’anno.