La Befana vien di notte
Con le scarpe tutte rotte
Attraversa tutti i tetti
Porta bambole e confetti
(Versione Toscana)
Dopo aver trascorso il Natale e il Capodanno con le restrizioni causate dalla pandemia, ecco arrivare la notte dedicata alla simpatica vecchietta portatrice di doni e buoni auspici per l’anno nuovo, ma anche tanto carbone per i bimbi che sono stati cattivelli. Con i suoi vestiti logori, pochi denti, i capelli bianchi, a cavallo della sua scopa ha riempito le nostre calze di dolciumi e regali, aiutandoci a sopportare meglio la fine delle festività, ma ricordandoci che possiamo finalmente buttare via l’anno vecchio per sperare in uno nuovo, magari (speriamo) migliore.
La Befana, un pò di storia
Gli studiosi fanno risalire la nascita di questa figura folkloristica, diffussissima in Italia, a riti propiziatori pagani risalenti al X-VI secolo A.C. legati al culto di Mitra, ereditato dagli antichi Romani che inserirono la ricorrenza nel loro calendario. Secondo la credenza, la dodicesima notte dal solstizio d’inverno si celebrava la morte e la rinascita della natura ma, durante quella dozzina di giorni, delle figure femminili volavano nei campi per favore la fertilità e l’abbondanza.
Nei paesi nordici la Befana è associata alla figura celtica di Perchta, o Bertha in Gran Bretagna, Berchta in Austria, Svizzera e Francia, Frigg in Scandinavia e Holda in Nord Europa, rappresentata come “la personificazione al femminile della natura invernale” mostrata nel modo in cui anche noi la conosciamo: una vecchietta dal naso adunco, capelli bianchi, scarpe rotte e vestiti logori, ma anch’essa sorvola i campi la notte per favorire la fertilità e viene festeggiata nei dodici giorni successivi al Natale, celebrazioni che durano fino all’Epifania.
Fin dal V secolo la Chiesa Romana aveva iniziato a vietare riti e celebrazioni pagane associandole al satanismo ma, durante il Basso Medioevo, si definì la figura della Befana, oggigiorno erroneamente etichettata come “strega” a causa del suo aspetto, ma in realtà rappresentazione di una vecchietta benevola che vola con la sua scopa, antico simbolo che significava purificazione, in attesa della rinascita della stagione.
Nel 1928 Benito Mussolini introdusse in Italia la Befana Fascista, in cui si portavano doni e dolciumi ai bambini appartenenti alla classe meno abbiente.
Il nome Befana è già diffuso nei dialetti popolari dell’antica Etruria (Toscana e Lazio Settentrionale) fin dal XIV secolo e la prima volta che compare in italiano è nel 1535 in Rime LXI Sonetto in descrizion dell’Arcivescovo di Firenze dello scrittore, drammaturgo e poeta toscano Francesco Berni: “Chi vuol vedere quantunque pò natura/ in far una fantastica befana, un’ombra, un sogno, una febbre quartana, un model secco di qualche figura…”. Nel 1541 Agnolo Firenzuola scrive, nel suo Delle Bellezze delle Donne discorso 2:“..che la moglie del Sarto dé Cavagli, che pare in faccia qualche cosa, in profilo pare una befana; e considerandola io una mattina che ella udiva messa alla Capella avanti alla Selvaggia, mi accorsi di quel suo mancamento….”
Concludo con una piccola leggenda legata alla Befana. Si narra che i Re Magi in viaggio verso Betlemme si fermarono per chiedere la strada ad una vecchia signora ma, nonostante avessero insistito molto per farla andare con loro, la donna rifiutò. Pentita, l’anziana preparò un sacco pieno di doni e uscì per cercare i Re Magi ma senza successo; bussando ad ogni porta per chiedere informazioni, la donna lasciava un regalo per ogni bimbo che trovava, sperando che uno di loro fosse Gesù.
E dopo questo piccolo e veloce ripasso della storia della Befana, andiamo a scoprire quante e quali sono le pellicole a lei dedicate!
La Befana sullo schermo!
La freccia azzurra, 1996 regia di Enzo D’Alò
Tratto dal libro omonimo di Gianni Rodari del 1964, questo film d’animazione ebbe bisogno di ben quattro anni di lavorazione e vide la partecipazione di Dario Fò nel ruolo di doppiatore e Paolo Conte, che si aggiudicò il David di Donatello come Miglior Musicista e Nastro D’Argento per la Miglior Colonna Sonora.
All’inizio della storia ci viene raccontato: “Nella notte di Natale, Babbo Natale porta i doni a tutti i bambini del mondo, ma i bambini più fortunati sono quelli italiani, perchè in Italia nella notte dell’Epifania ricevono altri doni. Li porta loro la Befana, una vecchina che vola di casa in casa a cavallo di una scopa. Un 5 gennaio di tanti anni fa però i bambini italiani rischiarono di non aver nessun dono…”
…poichè la Befana (Lella Costa), proprietaria di un negozio ad Orbetello, è stata imbrogliata dal suo perfido assistente Scarafoni il quale, approfittando di una strana influenza della vecchietta, vuole avere un guadagno dalla distribuzione dei doni e decide che ad averli saranno solo i bambini che potranno permetterseli. Questo è un duro colpo per il piccolo Francesco, un bambino orfano e povero che aveva tanto desiderato quel trenino esposto nella vetrina: la freccia azzurra.
Indispettiti dall’atteggiamento di Scarafoni, i giocattoli della bottega che di notte prendono vita, decidono di fuggire ma il perfido assistente dà loro la caccia per tutta la città. Alla fine, sarà la Befana a risolvere tutta la situazione, a cavallo della sua scopa farà costruire nuovi giocattoli che donerà a tutti i bambini e a dare al piccolo Francesco un meraviglioso e magico futuro, mentre Scarafoni pagherà le conseguenze delle sue malefatte.
Miacarabefana.it, 2009 regia di Ludovico Gasperini
In questo film per la Tv era Veronica Pivetti a dare il volto a questa Befana chiamata Beniamina Volò, pronipote di una Befana del passato, che vuol fare la selezione per diventare Befana! La sua volontà la fa eccellere tra le altre pretendenti e così la notte del 6 gennaio Beniamina si prepara per consegnare i regali. Durante la notte però, questa novella Befana sarà coinvolta dal piccolo Giacomo nella ricerca di un cucciolo rubato…
S.O.S. Befana, 2011 regia di Francesco Vicario
Sequel di Miacarabefana.it, in questo film per la Tv ritroviamo Veronica Pivetti nei panni di Befana Beniamina, questa volta alle prese con la malefica strega Coccarda che vuole rubare i sogni dei bambini. Con l’aiuto della piccola Carlotta e dei suoi amici, Beniamina riesce ad entrare nella Fortezza della strega e a sconfiggerla, in tempo per consegnare i doni ai bambini a cavallo della sua scopa.
La Befana vien di notte, 2018 regia di Michele Soavi
Paola Cortellesi interpreta una maestra elementare che di notte si trasforma nella Befana, ma un giorno viene rapita da un misterioso giocattolaio chiamato Mr. Johnny/ Stefano Fresi per vendicarsi del fatto che, secondo lui, la donna gli ha rovinato l’infanzia. Avendo scoperto l’identità della maestra ed aver assistito la suo rapimento, sei intrepidi alunni partiranno per una magica avventura e riusciranno a salvare la Befana. (puoi trovare il film su Amazon Prime Video, clicca qui per attivare la tua prova gratuita).
Allora, tu cosa hai trovato nella tua calza? La Befana ti ha portato dolcetti o carbone?