Finalmente da lunedì 8 luglio sarà disponibile in streaming sulla piattaforma OpenDDB Kissing Gorbaciov, il documentario più punk rock che ci sia, il quale, tra le altre cose, ha avuto il merito di aver riunito i CCCP – Fedeli alla linea in occasione del 40esimo anniversario della fondazione della band.
La pellicola, firmata da Andrea Paco Mariani e Luigi D’Alife, dallo scorso novembre continua incessantemente il suo tour per le sale di tutta Italia, con oltre 450 proiezioni e 25 mila spettatori (ciumbia).
Ora disponibile anche in formato DVD, Kissing Gorbaciov era stato presentato in anteprima al 64esimo Festival del Popolo di Firenze, per poi divenire uno dei cinque finalisti ai Nastri d’argento 2024.
Kissing Gorbaciov, la sinossi
La nostra storia parte dal Salento, Melpignano per la precisione. Siamo nel 1988, il Muro di Berlino è al suo tramonto, i ruggenti anni ’80 pure (ogni decade è ruggente a mamma soja).
Per la prima volta (che emozione, ommioddio!) delle band rock sovietiche hanno l’occasione di suonare al di là della Cortina di Ferro. Nel suo piccolo qualcosa di inimmaginabile, con “la nuova armata musicale russa (o rossa)” pronta a offrirsi alle sonorità di un mondo che da lì a poco non sarebbe mai più stato lo stesso.
Con loro sul palco, con questi sovietici fuori dal loro guscio, i principali rappresentanti nostrani della scena punk rock, a partire dai CCCP – Fedeli alla linea, per arrivare ai Litfiba.
Da quel momento il racconto degli incredibili 8 giorni iniziati in Puglia; un viaggio tra l’Emilia, Mosca e Leningrado (la quale dal 1991 sarebbe tornata alla vecchia nomenclatura di San Pietroburgo); un “ponte”, insomma, costruito a suon di punk attraverso le testimonianze dirette dei protagonisti, oltre che da materiali d’archivio inediti.
Gorbaciov, nel 1985, aveva assunto la presidenza del PCUS, il Muro di Berlino stava per giungere al suo destino finale; la Storia intersecava le storie degli improbabili eroi sul palco, ed entrambe, Storia e storia, adorabili canaglie a modo loro, stavano per cambiare definitivamente.
Evocativo il titolo del festival, Le Idi di Marzo.
Dal Salento più profondo, perbacco, la stravagante carovana guidata dai CCCP e i Litfiba era partita. Direzione est. C’era chi la chiamava Unione Sovietica.
Il mezzo di trasporto?
Quale mezzo di trasporto poteva essere più punk di un pericolante “Aereoflot“?
Appunto. Il tutto solo per un paio di concerti. Ma quando la storia chiama, che importa quale S abbia, si deve rispondere presente.
Kissing Gorbaciov, i protagonisti
In Kissing Gorbaciov sono protagonisti assoluti, nonché ospiti d’eccezione, i CCCP – Fedeli alla Linea, al completo dopo tanti anni con la loro ormai storica formazione (Giovanni Lindo Ferretti, Massimo Zamboni, Annarella Guidici e Danilo Fatur).
Inoltre, un ruolo fondamentale lo avranno gli organizzatori di quel viaggio un po’ matto dalla Puglia a Mosca, ossia Antonio Princigalli e Sergio Blasi (l’ideatore della Notte della Taranta in Salento).
E poi, tra gli altri, compariranno anche gli artisti che si esibirono sul leggendario palco di Melpignano nel 1988 (eroi), così come alcune band sovietiche che s’interfacciarono al progetto, fino, per chiudere con stile, agli italiani RATS (Wilko Zanni (che nome ganzo) e Gabriele “Pedro” Pedrini), e Mista & Missis.
Kissing Gorbaciov, la produzione
Il film è prodotto da SMK Factory, con la collaborazione di AAMOD – Archivio audiovisivo del movimento operaio e democratico.
La distribuzione, infine, è affidata a OpenDDB.
Nota conclusiva
Dai, caro lettore o cara lettrice di icrewplay.com, non te la devo spiegare la semicitazione del sottotitolo, vero?