Tra le più note attrici del panorama cinematografico attuale, Keira Knightley è un volto iconico sia del piccolo che grande schermo. Cominciato da ragazzina, la vera svolta della sua carriera è giunta nei primi anni del nuovo millennio a soli 17 anni d’età con il film Sognando Beckham, interprete della giocatrice calcistica Jules Paxton. Da quel momento, un cammino in discesa.

La saga Pirati dei Caraibi oppure progetti dal rilievo letterario come Orgoglio e Pregiudizio e Seta. Certo, avendo iniziato così presto, difficile gestire il successo, soprattutto da giovani inesperti. Infatti rimase ‘vittima’ della sua psiche, colta da un crollo mentale a vent’anni. Per fortuna le cure e l’incontro – dopo pochi anni – con James Righton le hanno permesso di cambiare prospettiva.
Tuttavia la ‘cicatrice’ resta e così è entrata in un loop dal quale si fa fatica uscire. Un ‘viaggio’ verso un’altra dimensione ove ha incontrato presenze misteriose. Inspiegabile quanto accaduto – tuttora non si capacita – eppure sembrato così reale. Keira Knightley ha deciso di parlarne, magari per esorcizzare la vicenda, cercando di sdrammatizzarne i lati più oscuri. Ciononostante inquieta molto.
Keira Knightley, visioni spaventose: quella volta che ha visto…
Nel suo percorso artistico l’attrice britannica ne ha viste di ogni, soprattutto interpretando i personaggi più diversi, anche dalle sfumature thriller. Si pensi a La Donna della Cabina Numero 10, film misteriosamente avvincente, presto su Netflix. Keira Knightley è una giornalista che partecipa all’inaugurazione di una nave da crociera extralusso. Ma qualcosa sconvolge la sua attività.
Il lancio di un cadavere in mare di cui parrebbe essere stata testimone solo lei. Un’allucinazione o un omicidio in cerca di risposte? Ebbene, la sua vita come se fosse una pellicola cinematografica poiché le è capitata una situazione simile seppur in contesti molto diversi. Ma sempre dell’occulto si tratta. Durante l’intervista al Tonight Show con Jay Leno, ha raccontato un aneddoto scioccante.
Correva l’anno 2012, presentazione del film Anna Karenina, tratto dal romanzo di Lev Tolstoj. Camera di un hotel a Los Angeles, Keira Knightley esce dalla doccia – forse intenzionata a prepararsi con calma per l’evento, essendo mattina presto. Fa capolino nel salottino e sul divanetto scorge un ragazzo dai capelli neri con una t-shirt bordeaux: “Gli ho detto ‘mi dispiace, sei nella mia stanza‘”.
E il giovane sparisce in un soffio. Anche la mamma dell’attrice, Sharman Macdonald – probabilmente ha accompagnato la figlia per l’occasione – rimasta senza parole quando si è resa conto stesse parlando da sola. Ancora adesso aleggia incredulità: “Non credo di aver bevuto. Non so cosa potesse essere oltre a un fantasma. Sembrava così reale, poi all’improvviso non c’era più“.
Difficile crederci, anche a parlarne perché il rischio di non essere presi sul serio è alto. Si tende a sminuire il fatto, ridere pensando si tratti di una battuta, ma quell’uomo era proprio lì ad aspettare che Keira Knightley terminasse la sua toilette. Impossibile fornire delle ipotesi: visioni dettate dal desiderio – magari sognava James entrare dalla porta (già si conoscevano) – o spaventosa realtà?