“Ho pianto sulla bellezza. Ho pianto sul dolore, e l’altra volta che ho pianto non ho sentito nulla. Non posso farci niente. Sono soltanto un cliché di me stesso”
E’ vero che non esiste l’uomo perfetto, ma in questo caso dobbiamo fare un’eccezione. Se c’è un essere umano più umano di lui, dalla bellezza eterna e intramontabile e dall’immenso talento, probabilmente arriva da un’altra galassia o è un’entità superiore, e molti hanno anche ipotizzato che possegga il dono dell’immortalità. Nella sua lunga carriera ha assunto i ruoli più variegati, ha recitato con i grandi attori e registi di Hollywood ed in molti film indipendenti, ma quello che forse resterà per sempre nei ricordi futuri è l’immensa umanità che ha sempre dimostrato, soprattutto nella vita quotidiana, e l’impegno filantropico con il quale si è sempre contraddistinto. Andiamo a scoprire questo stupendo personaggio di nome Keanu Reeves.
Il semplice atto di prestare attenzione può dare a lungo grandi vantaggi
Keanu (pronuncia: chianu, Keaweaheulu “brezza leggera che sale dal mare verso i monti” o “brezza fresca di
A causa della sua dislessia, all’epoca non riconosciuta, e venendo considerato poco intelligente, Keanu cambia ben quattro scuole superiori e abbandona gli studi a 17 anni, ma ha il tempo di far conoscere il suo grande talento come portiere di hockey su ghiaccio nella squadra della scuola De La Salle di Toronto, venendo eletto anche miglior giocatore del college; per un infortunio alla mano, la sua carriera nello sport però non proseguì. Dopo aver abbandonato gli studi vive con la madre e fa alcuni lavoretti, tra cui il boscaiolo e il dipendente in un negozio di pasta, e nel frattempo frequenta un corso di recitazione.
Keanu Reeves e il cinema
“Ho sempre preso le distanze dalla celebrità. Non ho mai vissuto la mia vita in funzione di quello che veniva detto o scritto di me. Vivo la vita come mi va, e recitare mi piace ancora come il primo giorno. La via dell’attore ha sempre dato uno scopo e una struttura alla mia vita, e non ho mai trovato nient’altro in cui riuscissi ad impegnarmi come avviene quando lavoro ad un film.”
A 19 anni Keanu ha il suo primo ruolo in una commedia canadese Wolfboy (1984), un “thriller omoerotico” in cui si raccontava la storia di due giovani e la loro esperienza in un istituto psichiatrico. Il personaggio di Keanu era descritto, nel documentario della produzione che vedi qui sotto, come “un adolescente innocente che è stato risucchiato in una relazione con un ragazzo squilibrato che crede di essere un lupo mannaro”; il film diventò un cult per la comunità gay di Toronto. (fonte: sbs.com).
Nel 1985 Keanu ha quello che si può considerare il suo primo ruolo da protagonista in One step away in cui interpreta Ron Petrie, un giovane problematico sull’orlo della sospensione a scuola, dell’arresto per violazione di domicilio e alle prese con lo sfratto che pende sulla sua testa e quella della madre; se non troverà presto una soluzione, l’unica via sarà quella del crimine.
Nel 1986 un altro ruolo da adolescente per Keanu nel film Quant’è bella la giovinezza (Young again) con Robert Urich nel ruolo di Michael, un quarantenne innamorato di Laura/ Lindsay Wagner e con il desiderio di tornare giovane; quando accade, il diciassettenne Michael (Keanu) si renderà presto conto che nella vita le difficoltà vanno affrontate e che non si può vivere nel passato.
In Spalle large (Youngblood) Keanu e Patrick Swayze lavorano per la prima volta insieme in questa autobiografia del regista Peter Markle ambientata nel mondo dell’hockey su ghiaccio, a cui seguì Il sogno di Robin (Fliyng/ Dream to believe) di Paul Lynch sempre nel 1986 e I ragazzi del fiume (River’s edge) di Tim Hunter, film che attirerà le attenzioni della critica su Keanu.
Incredibilmente, Keanu Reeves sembra avere anche la rara capacità di assumere ogni ruolo come se gli fosse stato cucito addosso, qualsiasi sia la parte che gli viene richiesta, e si può dire che lo ha dimostrato ampiamente con la sua lunga filmografia. Dopo aver girato Il fantastico mondo dei giocattoli (Babes in toyland) con Drew Barrimore, Keanu parteciperà ad un film l’anno con una grande varietà di interpretazioni e un gran numero di celebrità di Hollywood con i quali ha lavorato, per cui andremo a citare le più note.
Nel 1988 interpreta il giovane Raphael Danceny in Le relazioni pericolose di Stephen Frears a fianco di Glenn Close, l’interpretazione dell’attrice è stata definita “da antologia della storia del cinema”, John Malkovich, Michelle Pfeiffer e Uma Thurman, film in cui compare anche il dodicesimo Doctor Who Peter Capaldi.
Nel 1991 grazie a Kathryne Bigelow abbiamo avuto l’occasione di ammirare Keanu e il compianto Patrick Swayze in Point Break- Punto di rottura, ruolo in cui ha il nome Bodhi, diminutivo di Bodhisattva (persona che seppur abbia raggiunto l’illuminazione sceglie di rinunciare al Nirvana e di continuare il ciclo della reincarnazione con l’unico scopo di aiutare gli altri), e qualche anno più tardi, dopo aver partecipato a Dracula di Bram Stoker di Francis Ford Coppola nel 1992 e Belli e dannati di Gus Van Sant nel 1991, sarà il principe Siddharta, diventato poi Buddha, nel meraviglioso e onirico Piccolo Buddha di Bernardo Bertolucci del 1993, forse la performance migliore della sua carriera.
Nel 1994 Keanu Reeves è il protagonista insieme a Sandra Bullock di Speed, film che ebbe un vasto successo sia di critica che di incassi, mentre nel 1997 è al fianco di Al Pacino (si decurtò lo stipendio pur di recitare al fianco del grande attore) e Charlize Theron nel cult L’avvocato del diavolo, ma è nel 1999 che arriva Neo, il personaggio protagonista della trilogia (presto quadrilogia) di Matrix, ruolo che avrebbe dovuto essere di Brandon Lee e offerto poi a Will Smith, Tom Cruise e Johnny Depp, e che lo consacrerà al successo, diventando così un’icona della cinematografia mondiale.
2000/2020
Anche nel primo ventennio del nuovo secolo la presenza di Keanu sullo schermo è costante. Dopo l’horror The gift di Sam Raimi nel 2000, Sweet November Dolce novembre e Hardball nel 2001, successivamente girerà i due sequel del celebre titolo delle sorelle Wachowsky Matrix Reloaded e Matrix Revolution. E ancora tra gli altri il fumettistico Constantine (2005), di cui dovremmo avere presto un sequel, La casa sul lago del tempo (2006), Ultimatum alla terra (2008), e nel 2013 Keanu dirige se stesso in Man of Thai Chi, l’unico suo lavoro come regista.
Nel 2014 arriva l’altro personaggio che accompagnerà Keanu Reeves ancora a lungo, Baba Yaga o John Wick nel film omonimo di Chad Stahelski, ruolo che riprenderà nel 2017 e nel 2019 e nel futuro capitolo annunciato per il 2022; ultimamente, oltre a partecipare alla realizzazione di un fumetto, ha doppiato il Saggio nel film SpongeBob- Amici in fuga e ha prestato il suo volto per il personaggio del rocker Johnny Siverhand nel gioco Cyberpunk 2077.
Per un breve periodo Keanu ha suonato il basso nel gruppo rock Dogstar e successivamente ne i Becky, ma nel 2005 ha dichiarato di aver lasciato la carriera musicale.
Keanu Reeves, vita privata
“Il dolore si trasforma ma non scompare. La gente pensa di poter superare il colpo e dice “è andata, sto meglio” ma non è così. Io non voglio prendere le distanze dalla vita. Ne conosco la bellezza”
Seppur in molti pensino che Keanu sia Buddhista, in realtà l’attore si dichiara agnostico anche se ha fatto suoi i principali insegnamenti di questa religione, come dimostrano le sue azioni quotidiane e la sua grande fama di filantropo, l’estrema umiltà da lui sempre dimostrata e dalla semplicità con cui conduce la sua vita. Sono molte e ben note le immagini che circolano sul web di lui che divide un pasto e due chiacchiere con un barbone, o che prende i mezzi pubblici insieme agli altri utenti, o che si addormenta su di una panchina dopo aver mangiato.
Sempre schivo e riservato, non sappiamo molto delle sua attività di beneficenza, tranne le più note come quando si decurtò lo stipendio per donarlo alla troupe che lavorava in Matrix, ma alla fine prassi abituale quando lui partecipa ad un film. Keanu Reeves ha infatti fondato una società, in cui il suo nome non compare, dove confluiscono la maggior parte dei suoi guadagni, che si occupa di ricerca contro il cancro, fa numerose donazioni ad ospedali pediatrici e poco tempo fa mise all’asta quindici minuti del suo tempo donando poi il ricavato ai bambini malati di cancro.
Come ben sappiamo la vita privata di Keanu non è stata delle più felici. Quando aveva tre anni, il padre abbandonò la famiglia e poco dopo finì in carcere per spaccio di droga, mentre la madre ebbe diversi mariti e dovette fare anche la spogliarellista per dar da mangiare ai propri figli; il padre provò a contattarlo negli anni ’90, ma Keanu non volle incontrarlo. Nel 1993 il suo migliore amico e collega River Phoenix muore per overdose, ma il dolore più grande al mondo per Keanu arriverà nel 1999, quando sua figlia appena nata, avuta con l’attrice Jennifer Syme, muore dopo pochi giorni dalla nascita.
Due anni dopo, il 2 aprile 2001, quella che ormai era diventata la sua ex fidanzata muore in un incidente automobilistico, causato da un mix di anestetici e antidepressivi, dopo che Keanu l’aveva richiamata per tornare ad una festa in cui entrambi si trovavano e lei si era messa alla guida per raggiungerlo.
Ma la sventura per il povero Keanu non finisce qui. Nel 2017 sua sorella Kim viene ricoverata al Policlinico Gemelli di Roma e le viene diagnosticata la leucemia, per cui l’attore le regalerà una villa ad Anacapri convinto che l’aria di mare possa giovarle; i due sono molto affezionati e Keanu si prende cura di lei fin da quando sono piccoli, e non sono rare le immagini in cui sono ritratti insieme per le vie del comune.
Attualmente è fidanzato con l’artista e filantropa Alexandra Grant (per tutti i dettagli, clicca qui).
Nonostante Keanu non ami internet ma preferisca la riservatezza, ne è comunque una star di cui gli utenti parlano, o mostrano come nel caso dei meme, rispetto e affetto per l’attore, un’ammirazione profonda per il suo modo di essere e per le sue azioni riconosciute come vere e non fittizie. Parlando di meme di cui è protagonista, tra cui Immortal Keanu in cui vengono postate immagini di personaggi vissuti nei secoli ai quali lui sembra incredibilmente somigliare perciò molti ipotizzano che sia immortale, uno dei più famosi è quello in cui viene ritratto seduto tristemente su di una panchina con un panino in mano risalente al 2000 chiamata Sad Keanu.
In un interessante articolo di Naomi Fry per il New Yorker intitolato Keanu Reeves è troppo buono per questo mondo, e successivamente ripreso dal post.it, paragonando il meme ad uno molto simile ma con protagonista Ben Affleck, la giornalista dice:
“A differenza del meme Sad Affleck, Sad Keanu non era mosso da Schadenfreude (espressione tedesca che indica il piacere generato dalle disgrazie altrui). Portò solo alla luce la timida sensibilità che avevamo sempre intuito essere il lui.”
Keanu Reeves non ha mai gradito quella foto e nel 2011 lo confidò a BBC, affermando che quell’espressione così triste era frutto di un evento casuale catturato da un paparazzo, ma questa immagine ispirò diversi fan che gli dedicarono il Cheer Up Keanu Day in cui tutti inviavano all’attore messaggi e regali con l’unico scopo di fargli fare un sorriso. E’ sempre Naomi Fry a dire:
“Nonostante abbia una classica bellezza da attore protagonista, non fa sempre gli stessi ruoli: è troppo sostenuto, troppo indecifrabile, troppo misterioso. Ha quel qualcosa che lo fa sembrare L’uomo che cadde sulla Terra. C’è qualcosa in lui, e in tutti i suoi ruoli, che lo fa sembrare di un altro mondo; qualcosa di lievemente solenne e inspiegabile. Non importa che personaggio interpreti, è sempre se stesso. E’ chiaramente consapevole dell’impressione che suscita.”
Gli aneddoti che ci pervengono dalla sua quotidianità, e dai video che vengono girati con il cellulare e messi in rete, mostrano sempre il suo buon carattere, la sua generosità e socialità, come quando si è alzato per lasciare il posto ad una signora in metropolitana, aver firmato un autografo che un fan diciassettenne non aveva avuto il coraggio di chiedere, aver organizzato un pulmino per tutti i passeggeri di un aereo dopo un atterraggio di emergenza, tanti piccoli episodi che però non smentiscono mai la vera e semplice natura di Keanu Reeves.
Cosa dire di più di questo meraviglioso essere umano? Come non amarlo? Come non provare per lui una sincera ammirazione? E come si fa a non sperare con tutto il cuore di avere l’occasione una volta nella vita di poterlo incontrare, così da poter godere per qualche istante della sua luminosità, certi di aver avuto la fortuna di aver toccato un essere quasi perfetto? Ti amiamo Keanu!
Ti ricordo che puoi trovare molti dei film interpretati da Keanu Reeves su Amazon Prime Video (clicca qui per attivare la tua prova gratuita di un mese). Intanto puoi goderti il divertente corto animato che trovi sulla pagina ufficiale di Aron Fromm, lo stesso di Session with Stan, intitolato John Wick the Hedgehog, buon divertimento!