Momento d’oro per Juliette Binoche presente con due bei film nelle sale cinematografiche. L’altra settimana ti ho parlato di Le Verità (vedi la mia recensione, se vuoi), dove la Binoche appariva al fianco di una più “diva” Catherine Deneuve che faceva un po’ da padrona della scena. Bellissima anche la foto che avevo inserito nella recensione che ritrae la Binoche fare il baciamano alla splendida Deneuve, segno evidente di un gran rispetto per l’attrice settantaseienne che dopo tanti anni riesce ancora a rubare la scena alle colleghe più giovani grazie al suo talento e charme. Oggi eccomi qui a parlarti del Il mio profilo migliore. Devo dire che ero un po’ scettica sul film, forse un po’ per la trama che mi sembrava un po’ banale o forse perché anche il trailer non mi aveva invogliata così tanto; invece, ho avuto una bella sorpresa, perché mi è proprio piaciuto. Il trailer poteva soltanto dire, ma non far scoprire troppo della storia, perché la storia non è così lineare come si possa pensare. Cerco di dirti qualcosa in più senza svelarti niente.
Claire è una donna di cinquant’anni, separata dal marito, con due figli e un lavoro che ama. Claire è ancora bella, ma porta con sé tutte le fragilità e le insicurezze che alcune donne della sue età sviluppano: la paura di invecchiare, di non essere più deside
Il mio profilo migliore è un bel film che va oltre la trama, grazie anche a Juliette Binoche che è veramente brava, spesso inquadrata in primissimi piani dal regista ( Safy Nebbou) che ne coglie ogni piccolissima smorfia, sguardo e gesto, lasciando allo spettatore poco da indovinare sui suoi stati d’animo. Notevole interpretazione di una donna che, al contrario della sua Claire, non teme il tempo e lascia che la telecamera si insinui in ogni sua piccola ruga senza perdere niente della sua bellezza. Affiancata da Nicole Garcia che dà spessore alla psicologa che da dura, antipatica e quasi accusatrice, conquisterà via via la nostra stima. Alex è interpretato dal dolce e bello François Civil (Ritorno in Borgogna; Ricomincio da te; Wolf Call – Minaccia in alto mare). Un cast azzeccato per un ottimo film su un amore costruito in rete, tra menzogne, desideri e passioni, dove il virtuale si mescola in modo patologico alla realtà.
Sono d’accordo su tutto: film interessante e sorprendente con risvolti imprevisti che cambiano il senso della storia. Nulla è come appare basta aggiungere un elemento e cambia tutto: noi spettatori siamo trascinati e obbligati a cambiar parere a guardare con occhi diversi qualcosa che all’inizio sembrava banale ma che invece si rivela essere tutt’altro…