Josh Brolin ha dovuto compiere tanta strada tra le praterie sconfinate delle serie tv e dei piccoli ruoli per arrivare ai grandi blockbuster nella Hollywood di oggi.
“Sono orgoglioso del nome di mio padre. Capisco chi preferisce cambiare nome, come ha fatto Nick Cage, che è un Coppola, per esempio. L’unico problema sono le aspettative dei primi tempi. Tutti pensano che tu abbia dei privilegi, che incontri scrittori e registi pronti a aprirti le braccia, ma è vero semmai il contrario: i casting director sono sospettosi. «Ahh, è il figlio di Brolin… Ha un padre famoso…»”
Figlio dell’attivista e attrice Jane Cameron Agee e soprattutto dell’attore James Brolin, Joshua James Brolin è nato a Santa Monica il 12 febbraio 1968. Ha raccontato che da piccolo la sua famiglia non navigava nell’oro perché il lavoro di suo padre era colmo di alti e bassi. Solo quando frequentava il liceo decise di seguire un corso di recitazione, vestendo i panni di Stanley in una rappresentazione scolastica di Un tram che si chiama desiderio.
Josh Brolin debuttò al cinema a 17 anni ne I Goonies (1985) di Richard Donner, in cui interpreta Brand Walsh, fratello maggiore del protagonista: è un giovane teenager di una città costiera americana che, insieme agli amici del fratello, è pronto per un’avventura all’insegna di un tesoro pirata.
A questo punto sembra essere uno dei tanti talenti scoperti da Steven Spielberg, ma la loro collaborazione si ferma lì e la carriera di Josh Brolin continua sul piccolo schermo, con le serie tv 21 Jump Street e I ragazzi della prateria; nella serie TV western veste il ruolo di Wild Bill Hickok fino al 1992.
Dai western alle storie americane
Nel 1996 interpreta un agente di polizia gay nel film Amori e disastri, in cui lavora con Ben Stiller e Patricia Arquette e recita a teatro nella commedia True West di Sam Shepard. Un anno dopo in Flashpoint è diretto dal padre, che si trova con lui nel cast del film. Josh Brolin partecipa poi a Mimic di Guillermo Del Toro, al thriller Nightwatch di Ole Bornedal con Ewan McGregor e nel 2000 riveste un ruolo importante in L’uomo senza ombra di Paul Verhoeven con Kevin Bacon e Elisabeth Shue.
Nel 2004 appare per la prima volta in un film di Woody Allen, Melinda e Melinda, mentre sei anni Josh Brolin sarà chiamato di nuovo dal regista newyorkese per Incontrerai l’uomo dei tuoi sogni. È nel cast di Grindhouse di Quentin Tarantino e Robert Rodriguez, in particolare nell’episodio Planet Terror diretto da Rodriguez.
Nel 2007 compare in American Gangster di Ridley Scott, ma l’anno successivo sarà davvero importante per Josh Brolin: dopo aver vestito i panni di George W. Bush nel controverso film biografico W. diretto da Oliver Stone, interpreta il consigliere comunale Dan White in Milk, film sulla vita di Harvey Milk diretto da Gus Van Sant.
Il suo personaggio mostra il lato peggiore dell’omofobia, uccidendo Milk e il sindaco Moscone; per questa performance l’attore californiano vince un National Board of Review Awards 2008 e un New York Film Critics Circle Award come miglior attore non protagonista ed è candidato a tanti premi, tra cui l’Oscar come miglior attore non protagonista. Un ottimo risultato considerando che è stato scelto per sostituire Matt Damon nella parte di Dan White.
Nel 2012 interpreta la versione giovane dell’Agente K (Tommy Lee Jones) recitando con Will Smith in Men in Black 3. Josh Brolin è Matt Graver in Sicario del 2015 diretto da Denis Villeneuve e nel sequel di tre anni dopo, Soldado, diretto da Stefano Sollima. Dal 2022 partecipa a una nuova serie western, Outer Range e sta trattando per sostituire Pedro Pascal (ora troppo impegnato come Mr. Fantastic) in Weapons, nuovo film di Zach Cregger, descritto come “un’epopea horror stratificata e interconnessa”.
Josh Brolin e i fratelli Coen
Nel 2007 Josh Brolin partecipa al film più noto dei fratelli Coen, Non è un paese per vecchi: vincitore dell’Oscar al miglior film, è diventato un esempio del genere neo-western, estraendo gli stereotipi classici del genere e inserendoli in un contesto contemporaneo per cercare nuovi cowboy americani.
L’attore è convinto che i fratelli Coen l’abbiano preso in giro durante le riprese di questo film, in particolare in una scena in cui non aveva nessuna battuta e ha raccontato questi aneddoti durante lo show YouTube Hot Ones. Josh Brolin torna a collaborare con la coppia di registi nel 2010 nel western Il Grinta, libero remake dell’omonimo film con John Wayne.
Jonah Hex e Sin City
La sua avventura con i cinecomics inizia nel 2010 fondendosi con la sua passione per i western: Josh Brolin veste i panni di Jonah Hex nell’omonimo film, vendicativo cowboy supereroe della DC Comics. Il cacciatore di taglie nel vecchio West negli anni successivi alla guerra civile americana è impegnato a fermare il piano malvagio di un terrorista determinato a distruggere il paese, interpretato da John Malkovich.
Il film si rivela un completo flop, condito da due nomination ai Razzie Awards, tra cui quello per la peggior coppia sullo schermo alla faccia di Brolin e l’accento di Megan Fox. Lo stesso attore ha rivelato in pubblico di aver odiato questo film.
Quattro anni più tardi si trova a sostituire Clive Owen nel ruolo di Dwight nel sequel di Sin City del 2005: prima dei blockbuster Marvel, Josh Brolin recita nel suo secondo cinecomics, Sin City – Una donna per cui uccidere (Sin City: A Dame to Kill For). Diretto da Frank Miller e Robert Rodriguez, è un adattamento cinematografico della graphic novel Una donna per cui uccidere e del racconto Un sabato notte come tanti di Frank Miller, editi da Dark Horse Comics.
Josh Brolin è Thanos
“Lo temi, lo sfuggi, il destino arriva ugualmente ed ora eccolo, o dovrei dire… eccomi”.
Per il pubblico cinematografico degli ultimi anni Thanos è stato il super villain incontrastato alla pari di Darth Vader negli anni Ottanta; per il Marvel Cinematic Universe il Titano Pazzo, insieme alle tanto desiderate Gemme dell’Infinito, ha tirato i fili delle trame da quando è comparso per la prima volta nella scena post credit di The Avengers nel 2012. All’epoca non lo interpretava ancora Josh Brolin, ma dal 2014 in Guardiani della Galassia ha mostrato il suo ghigno sulla mascella forte e squadrata, rigorosamente di colore viola.
Non è stato facile per lui accettare un ruolo così importante e lungo. Josh Brolin ha rivelato che si è convinto solo dopo aver visto cosa avesse fatto Benedict Cumberbatch per interpretare Smaug il Drago in Lo Hobbit:
“Ho visto i video su YouTube, quando stavo valutando l’offerta per Thanos, era in questo magazzino, che si trascinava come un serpente, facendo uscire la lingua e facendo un’esibizione incredibile, nella tuta da mo-cap… L’ho visto e ho deciso che quello sarebbe stato il livello che volevo raggiungere; si tratta di qualcosa in cui devi affondare i denti: convinzione, imbarazzo, tutte queste cose. E così ho deciso, sì.”
L’attore californiano ha prestato la voce al personaggio e ha realizzato la motion capture durante le riprese sul set di Avengers: Infinty War ed Avengers: Endgame.
Per il ruolo di Thanos nei due film Josh Brolin ha vinto un Saturn Award come Miglior attore non protagonista, un Los Angeles Online Film Critics Society per Miglior performance animata, un Washington D.C. Area Film Critics Association come Miglior interpretazione in motion capture, un MTV Movie & TV Awards e un Teen Choice Awards come Miglior villain, oltre a diverse candidature per altri premi.
Oltre ai cameo già citati prima, Thanos compare anche nella scena post credit di Avengers: Age of Ultron; nei film del 2018 e 2019 Josh Brolin riesce a dare maggior spessore al personaggio, tanto da farlo diventare uno dei protagonisti, un cattivo molto diverso da quello degli altri cinecomics. In un’intervista a GQ, ha condiviso un ricordo sul suo momento preferito sul set di Avengers: Endgame, in cui è presente anche l’interprete di Hulk:
“C’era una scena che dovevo girare finalmente con persone che conoscevo, come ad esempio Mark Ruffalo e Don Cheadle che già conoscevo prima di Avengers. Ero a terra, la macchina da presa era su di me. Loro invece non venivano inquadrati e all’improvviso mi sono messo a guardare Ruffalo… perché non ricordavo più la mia battuta.
Mi sono messo a chiedergli quale fosse la mia battuta… come se lui potesse saperlo, così mi ha guardato di rimando dicendomi che non ne aveva idea. Io ho continuato dicendogli che doveva saperlo per forza, e l’ho supplicato: “Dai, devi saperlo! Qual è la mia battuta? Qual è?!”
L’attore ha ricordato che sulla scena c’era anche Chris Hemsworth che si avvicinava a lui, pronto a girare, brandendo il martello di Thor. Josh Brolin era nel panico totale e continuava a guardare verso Ruffalo per chiedergli di ricordarsi la sua battuta:
“E lui me l’ha detta! Ricordo di aver pensato… “come ca**o faceva a ricordarsi la battuta?”. Ruffalo è la persona più gentile e altruista al mondo. E questo è il mio ricordo preferito di quel film”.
Dopo aver doppiato Thanos nella serie tv animata di Disney+ What If Josh Brolin ha provato a prevedere il suo ritorno in prossimi film Marvel: “Sai, ho sentito dire in giro che lo riporteranno indietro. E ovviamente c’è anche la serie tv What If…?, che offre diversi tipi di Thanos e cose del genere. Insomma, non so, il mondo Marvel è imprevedibile, e so che Thanos è il cattivo più ucciso di sempre. Ogni giorno impari qualcosa di nuovo.“
Josh Brolin è Cable
Tra i due grandi crossover del Marvel Cinematic Universe, Josh Brolin ha avuto il tempo di interpretare un altro personaggio dei fumetti della Casa delle Idee: in Deadpool 2 è Cable nell’universo cinematografico degli X-Men e si scontrerà con Wade e altri X-Men per il destino del giovane mutante Russell. Il suo personaggio non è comparso nel trailer del terzo capitolo, ma solo il tempo ci dirà se lo rivedremo sul grande schermo. Nei fumetti la storia editoriale di Nathan Cristopher Charles Summers è molto travagliata e legata alle peripezie degli X-Men da metà anni ottanta in poi.
La sua particolare avventura di Dune
Dal 2021 torna a lavorare con Villeneuve in Dune e nel sequel di quest’anno, interpretando Gurney Halleck, guerriero e menestrello della Casa Atreides e mentore di Paul. Quest’ultimo è il personaggio di Timothée Chalamet e a tal proposito ricordiamo che sono nate indiscrezioni per una poesia che Josh Brolin dedica al giovane attore, inserita nel libro Dune Explores:
“Sì… sai, la cosa è andata fuori controllo. Sai una cosa, quando sei un attore più anziano, okay, e guardi nuovi, grandi talenti più giovani, io mi emoziono. Te ne stai seduto lì e vedi Florence Pugh, o vedi Zendaya, o vedi Timothée, e mi emoziono.
Soprattutto le persone che lavorano duro. Magari sono seduto lì a scrivere e non ho una scena quel giorno, e me ne sto lì a scrivere queste cose carine e poi Internet se ne impadronisce e pensa che voglio baciarmi con Timothée o qualcosa del genere. Non ha senso. Dice più su di loro che su di me”.
In un’intervista a GQ abbiamo scoperto che Josh Brolin ha scritto insieme al noto compositore Hans Zimmer alcune strampalate canzoni per il sequel di Dune, tipo “Ho la tuta distillante piena di pipì…”
Altre curiosità sui film di Josh Brolin
La star californiana è anche produttore, in particolare per i documentari The People Speak (2009), The People Speak UK (2010), 30 for 30 (2013) e Unchained: The Untold Story of Freestyle Motocross (2016); è stato regista, sceneggiatore e produttore del corto X (2008).
Nel 2013 Josh Brolin interpreta il protagonista di Oldboy (2013), diretto da Spike Lee e remake dell’omonimo film di Park Chan-wook. Per il ruolo di Joe Doucett si è sottoposto ad un continuo allenamento fisico, unito a diete molto speciali, ovviamente sempre seguito da esperti per monitorare la sua salute: presentava una forma fisica impressionante, in grado di assumere 15 kg in una settimana e di perderne 8 in quella successiva.
In questo film ha recitato con Elizabeth Olsen, con cui si sarebbe scontrato nelle vesti di Thanos ealtre due conoscenze Marvel, Samuel L. Jackson (Captain Marvel) e Pom Klementieff (Guardiani della Galassia).
Vita privata e problemi con la legge
Dal 1988 al 1994 Josh Brolin è stato sposato con l’attrice Alice Adair, da cui ha avuto due figli: Trevor Mansur (1988) ed Eden (1994) e anche loro oggi lavorano nel mondo del cinema. Nell’aprile 2001 annuncia il suo fidanzamento con l’attrice Minnie Driver, ma la relazione termina solo dopo sei mesi. Il suo secondo matrimonio, con l’attrice Diane Lane, inizia ad agosto 2004 per poi terminare con l’istanza di divorzio nel febbraio 2013.
Già dai primi mesi questa relazione sembra avere degli inconvenienti e il 20 dicembre 2004 Josh Brolin è arrestato per violenza coniugale dopo una discussione con la moglie; Diane Lane poi ha dichiarato che si trattava di malinteso e non avrebbe voluto che il marito fosse arrestato. I problemi giudiziari per l’attore non finiscono qui perché il 12 luglio 2008 è arrestato in Louisiana per le riprese di W.: insieme al collega Jeffrey Wright e a cinque membri della troupe si ritrova in una rissa in un locale notturno.
Il 24 settembre 2016 si sposa con la sua ex assistente e modella Kathryn Boyd e insieme sono genitori di due figlie, Westlyn Reign (2018) e Chapel Grace (2020). La madre di Josh Brolin, Jane Cameron Agee, morì in un incidente automobilistico nel febbraio del 1995 e ciò lo scosse molto.
Ha un fratello, Jesse (1972) e una sorellastra, Molly Elizabeth (1987), nata dal secondo matrimonio del padre; anche suo padre si è sposato tre volte e l’attuale matrigna della star di Thanos è la cantante e attrice Barbra Streisand.