John Wayne, nato Marion Robert Morrison il 26 maggio 1907 a Winterset Iowa, è una delle figure più iconiche della storia del cinema. Conosciuto affettuosamente come The Duke, Wayne ha rappresentato l’emblema del cowboy coraggioso e dell’uomo tutto d’un pezzo per generazioni di spettatori. La sua carriera, lunga e prolifica, in cui ha preso parte a 169 film come attore, è stata caratterizzata da una serie di ruoli memorabili e da un’influenza duratura sul genere western.
Vita privata
John Wayne, nato Marion Robert Morrison il 26 maggio 1907 a Winterset, Iowa, era figlio di Clyde Leonard Morrison e Mary Alberta Brown e fratello di Robert Emmett Morrison.
Wayne si sposò tre volte: con Josephine Alicia Saenz nel 1933, con Esperanza Baur nel 1946 e con Pilar Pallete nel 1954. Ebbe sette figli: Michael, Toni, Patrick, Melinda, Aissa, John Ethan e Marisa.
L’avvicinamento alla recitazione
Studente dotato e bravo giocatore di football, nel 1925 ricevette una borsa di studio sportiva dalla University of Southern California. Tuttavia, questa opportunità arrivò come una sorta di seconda scelta, poiché era stato rifiutato dall’accademia militare di Annapolis. Dopo aver iniziato la sua carriera lavorando come comparsa e controfigura, grazie alla sua prestanza fisica e atletica, riuscì a ottenere ruoli da attore in film western.
Il sodalizio con John Ford
Il sodalizio tra John Wayne e John Ford è una delle collaborazioni più prolifiche e memorabili nella storia del cinema. Il loro rapporto, dopo un piccolo ruolo non accreditato di Wayne in Men Without Woman del 1930, iniziò davvero con Ombre rosse del 1939, dove Ford vide in Wayne il protagonista ideale per il suo western epico.
La loro collaborazione continuò con film come Il massacro di Forte Apache (1948), I cavalieri del Nord Ovest (1949), e Sentieri selvaggi (1956). Quest’ultimo è considerato uno dei migliori western di tutti i tempi.
Oltre agli iconici film western di Ford, John Wayne prese anche parte anche alle commedie del regista, come Un uomo tranquillo, capolavoro del 1952 che unisce romanticismo, commedia ed elementi autobiografici (le origini irlandesi di John Ford) e I tre della croce del sud del 1963, pellicola che segnerà l’ultima collaborazione tra Ford e Wayne.
John Wayne, il successo, i film più importanti e le controversie
Nel 1939, John Wayne raggiunse la celebrità con Ombre Rosse, diretto da John Ford. Il film è un classico del cinema western, e l’interpretazione di Wayne nel ruolo di Ringo Kid fu lodata per la sua autenticità e presenza scenica, incarnando perfettamente il cowboy eroico e tormentato.
Con l’ingresso degli Stati Uniti nella Seconda Guerra Mondiale dopo l’attacco a Pearl Harbor nel 1941, molti attori di Hollywood decisero di arruolarsi per contribuire allo sforzo bellico. John Wayne espresse il desiderio di combattere, ma fu respinto a causa di una legge che impediva ai padri di famiglia numerosa di essere arruolati per evitare il rischio di lasciare orfani i figli. Wayne, quindi, servì il suo paese attraverso il cinema, interpretando ruoli patriottici in film bellici come Gli eroi del Pacifico, pellicola del 1945 diretta da Edward Dmytryk, dove interpreta un colonnello americano impegnato nella difesa delle Filippine dall’occupazione giapponese.
Negli anni successivi la fine della Seconda Guerra Mondiale John Wayne collaborò anche con un altro leggendario regista, Howard Hawks, prendendo parte a un altro capolavoro del genere western quale Il Fiume Rosso, del 1948.
In questo film Wayne interpreta Tom Dunson, un cowboy che guida un gregge di pecore attraverso il territorio del Texas insieme al suo figlioccio adottivo, interpretato da Montgomery Clift. La dinamica tra i due personaggi, con il conflitto generazionale e la rivalità, offre a Wayne l’opportunità di esplorare sfumature emotive più complesse. La sua interpretazione di Dunson è piena di profondità e sfaccettature, mostrando il conflitto interiore del personaggio.
Un altro film fondamentale nella carriera di Wayne è Sentieri Selvaggi, sempre diretto da Ford nel 1956. In questo capolavoro del cinema western, Wayne interpreta Ethan Edwards, un veterano della Guerra Civile in cerca della nipote rapita. La sua performance è complessa e stratificata, ed evidenzia la sua capacità di esprimere tanto la durezza quanto la vulnerabilità del personaggio.
Nel 1970, Wayne vinse il suo unico Oscar come miglior attore per la sua interpretazione in Il Grinta, film del 1969 diretto da Henry Hathaway.
Nel ruolo del rude e determinato sceriffo Rooster Cogburn, Wayne portò sullo schermo una delle sue performance più iconiche. La sua capacità di mescolare umorismo, coraggio e una profondità emotiva inaspettata rese il film un successo di critica e di pubblico.
Tuttavia, non tutti i suoi film furono acclamati. Berretti Verdi, diretto e interpretato da Wayne nel 1968, è una pellicola che da una rappresentazione semplicistica e guerrafondaia del conflitto in Vietnam, esprimendo il retaggio politico conservatore di The Duke.
Il film appare come un western trasportato in Vietnam, con i vietcong nei panni degli indiani e i soldati americani come cowboy moderni, mancando completamente di una critica pacifista e antimilitarista che caratterizzerà film successivi come Apocalypse Now, Il cacciatore e Full Metal Jacket.
Tuttavia, preso da solo senza considerare il delicato e controverso tema della guerra in Vietnam, Berretti Verdi rimane un buon film di guerra che riesce ad intrattenere lo spettatore.
L’ultimo film e la morte
L’ultimo film di John Wayne fu Il pistolero del 1976, western diretto da Don Siegel. Wayne morì il 11 giugno 1979 per complicazioni legate a un cancro allo stomaco.
In conclusione, John Wayne è più di una leggenda del cinema; è un simbolo duraturo di un’epoca e di un tipo di eroe che ha catturato l’immaginazione del pubblico per generazioni. La sua vita e la sua carriera sono testimonianze della sua dedizione all’arte della recitazione e del suo impatto indelebile sulla cultura popolare.