Il prestigioso premio gli sarà conferito durante la serata dei Golden Globes, nella notte tra il 6 e il 7 gennaio 2019
Anche noto come Golden Globe alla carriera, questo premio dedicato al maestro del kolossal spettacolare Cecil B. De Mille negli anni è stato assegnato ad alcuni tra i più grandi attori, registi e produttori della storia del Cinema. L’annuncio è arrivato, come da tradizione, qualche giorno dopo il rilascio ufficiale delle nomination e si tratta di un riconoscimento certamente meritato per l’attore sessantanovenne, già vincitore di un Golden Globe e di un Oscar come miglior attore protagonista, entrambi conquistati nel 2010 per il ruolo del cantante country Bad Blake (dotato di una gran voce, Bridges canta tutte le canzoni del film e incide un album da solista intitolato, come il film che lo consacra, Crazy Heart).
Nato nel 1949 da una famiglia di attori, l’esordio cinematografico arriva all’inizio degli anni ’70, mentre la parte che è rimasta nel cuore degli appassionati, ancora più di quella di Blake, è quella del Drugo del film cult Il Grande Lebowski, diretto dai fratelli Coen col consueto humour nero, del quale quest’anno ricorre il ventennale, essendo uscito nel 1998.
Jeff Bridges è stato però molto di più nella sua carriera, a cominciare, nel 1971, dal primo personaggio memorabile, quel Duane Jackson protagonista dell’Ultimo Spettacolo di Peter Bogdanovich. Sono poi seguite svariate interpretazioni, tutte di rilievo: dal Padre Daniel Flynn del recente 7 sconosciuti a El Royale, passando per il Jack Prescott di King Kong, il John L. Bridges de I Cancelli del Cielo, il Kevin Flynn di Tron e Tron: Legacy, lo Starman di Carpenter, il Tucker di Coppola, uno dei favolosi Baker e per il malvagio Obadiah Stane, antagonista nel 2008 di Tony Stark in Iron Man di Jon Favreau.
Da tutta la redazione di iCrewPlay Cinema giunge unanime il plauso a questa scelta della Hollywood Foreign Press Association.
Sicuramente un premio meritatissimo per un uomo meraviglioso, per un grande, grandissimo attore e per una gloriosa carriera. Diciamo che sarà un buon motivo per guardare i Golden Globes?