Figlio e fratello d’arte
Sguardo penetrante, volto sobrio e sensuale, sono questi gli ingredienti che, insieme alla travolgente espressività e all’indiscussa capacità di recitare, hanno fatto di Jake Gyllenhaal uno dei simboli più conosciuti del Cinema indipendente d’oltreoceano.
Nato il 19 dicembre del 1980, Jake proviene da una famiglia profondamente inserita nel contesto hollywoodiano: il padre Stephen è un regista, la madre Naomi Foner una sceneggiatrice newyorkese e la sorella Maggie una star del cinema, come il fratello minore. L’esordio cinematografico di Jacob avviene nel 1991 quando, a soli 10 anni, prende parte all’esilarante Scappo dalla città – La vita, l’amore e le vacche di Ron Underwood.
Nel 1993 compare, insieme alla sorella, nel film scritto dalla madre Naomi e diretto dal padre Stephen, Una donna pericolosa. Seguono a breve distanza Una strana coppia di svitati e Homegrown – I piantasoldi, e qualche anno dopo Cielo d’ottobre, film per il quale Jake riceverà critiche davvero incoraggianti. Un inizio di carriera non molto travagliato!
Dal visionario Donnie Darko all’apocalittico The Day After Tomorrow
Diplomatosi, si iscrive alla Columbia University in religioni orientali e filosofia ma, nel 2002, decide di abbandonarla e dedicarsi integralmente alla carriera d’attore, forse anche per i pareri positivi della critica e del pubblico per la sua interpretazione di Donnie Darko (2001). Grazie al capolavoro di Richard Kelly, infatti, l’attore acquista finalmente visibilità internazionale.
Segue, quindi, la sua performance nel non troppo apprezzato Bubble Boy (2001), Fuga da Seatlle (2002) a fianco di Jared Leto e la commedia The Good Girl (2002), interpretata con Jennifer Aniston e ben accolta da pubblico e critica.
Nel 2004 prende parte, come attore protagonista, a The Day After Tomorrow – L’alba del giorno dopo, film che sbanca al botteghino e in pochissimo tempo diventa un blockbuster in tutto il mondo. Nei panni di un giovane ragazzo, Jake sarà costretto ad affrontare un’apocalittica ondata glaciale e per mettersi in salvo insieme ai suoi amici dovrà affidarsi a una buona dose di sangue freddo e alla ritrovata fiducia in suo padre.
Nomina all’Oscar e definitivo decollo della carriera
L’anno seguente, il 2005, sarà alquanto impegnativo per Jake che interpreterà due ruoli diametralmente opposti nell’immaginario collettivo: un soldato della guerra del Golfo in Jarhead e un pastore omosessuale nel film campione d’incassi I Segreti di Brokeback Mountain. Se nel 2001 il New York Times diceva che “La performance di Gyllenhaal (riferendosi a Donnie Darko) è particolarmente inquietante: è probabilmente lontano solamente un paio di grandi ruoli dal diventare una star” a soli quattro anni di distanza lo incoronava come attore di respiro internazionale, una vera stella del cinema. La pellicola diretta da Ang Lee si rivela un vero successo, smuove la critica di tutto il mondo, fino ad allora tacitamente chiusa al tema dell’omosessualità: un caso internazionale, un film anticonvenzionale che parla d’amore in una forma impopolare, ma pur sempre vera. Questa pellicola farà ottenere a Jake Gyllenhaal la nomination all’Oscar per il miglior attore non protagonista.
La strada che segue è tutta in salita. Forte della nuova notorietà raggiunta, il giovane Jake recita in The Proof (2005) accanto a star del calibro di Gwyneth Paltrow ed Anthony Hopkins e in Zodiac (2007), la storia di un famoso serial killer americano mai catturato.
Nel frattempo in tutto il mondo si va consolidando la sua posizione di Sex Symbol e nel 2006 la rivista People lo inserisce tra i 50 volti dell’anno. Nello stesso anno viene invitato a fare parte di Academy, un’associazione americana fondata nel 1927, con diritto di voto per le assegnazioni degli Oscar. Esilarante è la sua apparizione come presentatore estemporaneo del Saturday Night Live nel 2007, durante la quale esegue una parodia di Beyoncé con tanto di abito da sera e parrucca.
Nel 2007 lavora come agente analista della CIA in Rendition – Detenzione Illegale, accompagnato dalle splendide Meryl Streep e Reese Whiterspoon e un paio di anni dopo nel remake Brothers, nel quale reciterà accanto a Tobey Maguire nei panni del fratello di un marine creduto morto: il film verrà ben accolto dalla critica.
Principe di Persia o cinico amante?
L’anno seguente interpreta Dastan, protagonista di Prince of Persia – Le sabbie del tempo, titolo ispirato all’omonima saga di videogiochi, per il quale Jake seguirà un severo regime alimentare e fisico per riuscire a incarnare al meglio il leggendario principe di Persia.
il 2011 lo vede nuovamente al fianco di Anne Hathaway (con la quale aveva già recitato in I segreti di Brokeback Mountain) nell’apprezzatissimo Amore e altri rimedi (Sex and other Drugs oltreoceano). Commedia romantica nella quale Jake è un avvenente rappresentante della Pfizer (produttrice di viagra), cinico e morbosamente legato al sesso, strumentalizza il suo sex appeal per cambiare le donne come si cambia un paio di calzini (passatemi l’infelice espressione), fin quando è proprio una di loro a conquistare e spezzare il suo cuore. Un film che consiglierei vivamente a chi non lo ha mai visto.
Durante lo stesso anno lo vediamo nella parte di un marine in una missione fuori dall’ordinario nel film Source Code: rivivere gli ultimi otto minuti della vita di qualcun altro per identificare un criminale e sventare un attentato terroristico. Un film fantascientifico, particolare, da vedere con attenzione.
Da Marine a poliziotto in End of Watch e da poliziotto a detective in Prisoners, Jake Gyllenhaal non si fa mancare nessun ruolo!
Nel 2015 lo vediamo sul grande schermo con Southpaw – L’ultima sfida, dove interpreta la parte di un imbattuto pugile dei pesi medio-massimi, Demolition ed Everest, un adattamento cinematografico dello sfortunato disastro di una spedizione sull’omonima vetta avvenuta nel 1996.
Seguono Nocturnal Animals (2016) e l’attesissimo Life – Non oltrepassare il Limite (2007), che ci dà una profonda lezione sull’autocelebrazione dell’Uomo e sulla troppa fiducia riposta nelle sue conoscenze. Lo stesso anno lo vediamo impegnato in Stronger – Io sono più forte, un film toccante sull’attentato alla maratona di Boston avvenuto il 15 aprile 2013.
E se la carriera cinematografica di Jake Gyllenhaal non vi sembra abbastanza vasta, sappiate che lo scapolo d’oro di Hollywood è anche un attore di teatro: nel 2002 recitò a Londra al Warrick Theater in This Is Our Youth, per il quale ottenne il London Evening Standard Theatre Award per il miglior attore esordiente e nel 2016 in Sunday in the park with George del Premio Pulitzer Stephen Sondheim.
Una carriera florida che siamo sicuri non si fermerà per tanti anni a venire, ma chi è Jake Gyllenhaal nella vita reale. Uomo dalle mille risorse e talenti, ma anche attivista di diverse associazioni per la promozione dei diritti umani, della cultura, dell’educazione, della non-violenza e della difesa dell’ambiente.
Piccole Curiosità
Ruolo confusionario
Come anticipato precedentemente il film I Segreti di Brokeback Mountain sollevò un polverone intorno agli attori che lo interpretarono, tanto che in diverse interviste fu chiesto sia a Jake Gyllenhaal che al compagno di set Heath Ledger di chiarire il loro orientamento sessuale. Ecco cosa rispose Jake in una di queste interviste: “Sai, è lusinghiero quando incominciano a comparire gossip che dicono sia bisessuale. Significa che posso recitare in ruoli di più tipi. Sono aperto a tutto quello in cui la gente vuole vedermi. Non sono mai stato attratto dagli uomini sessualmente ma non ne sarei spaventato se ciò potesse succedere.“
Man vs Wild
Jake Gyllenhaal ha preso parte a un episodio del famosissimo programma americano di sopravvivenza nella natura selvaggia di Bear Grylls Man vs Wild
Elettrizzante ma non troppo
Per interpretare al meglio il ruolo di poliziotto in End of Watch Jake ha lavorato spalla a spalla con agenti della polizia e ha partecipato a qualche blitz delle forze armate. Ha anche voluto provare l’esperienza del teaser su se stesso: “I ragazzi mi hanno chiesto se mi andava di provare cosa significa essere colpiti con un teaser e ho accettato. Mi hanno messo un cavo sul petto e l’altro sulla mia gamba, e poi hanno lasciato andare la corrente. Sono stati solo cinque secondi, ma è stato sconvolgente.”. Sicuramente è un’esperienza che non vorrà ripetere.
Paura degli struzzi
Ha affrontato un’apocalisse, pugili arrabbiati, una forma di vita aliena e l’omofobia, ma qualcosa che spaventa Jake esiste e non immaginerete cosa sia: gli struzzi. Ne è terrorizzato da quando un uomo lo avvertì di avvicinarsi ai grandi volatili in maniera calma e pacata, senza fare rumore, altrimenti avrebbero potuto strappargli gli occhi o il cuore. Da allora Jake si tiene a debita distanza.
Spiderman Mancato
Nel 2004, dopo l’incidente di Tobey Maguire, Sam Raimi considera di affidare il ruolo di Spiderman a Jake ma la ripresa di Tobey si rivela più rapida del previsto e il ruolo di Uomo Ragno torna al suo legittimo proprietario. Non sapremo mai come sarebbe stato il film se fosse stato lui a interpretarlo, ma nel 2019 Jake avrà la sua vendetta nei panni del nuovo super cattivo di Spiderman Homecoming 2.
18 anni di Film
Donnie Darko (2001)
Donnie ed Elizabeth Darko, fratelli nel film e nella vita reale. Elizabeth Darko, infatti, non è altri che la sorella Maggie Gyllenhaal.
Fuga Da Seattle (2001)
Pilot Kelson e Jack Hayes (Jared Leto).
The Good Girl (2001)
Jake nel ruolo di Thomas “Holden” Worther nella tragicommedia The Good Girl.
Bubbleboy (2001)
Il ragazzino Jimmy Livingston rinchiuso nella sua sterile bolla di plastica.
I Segreti di Brokeback Mountain (2005)
Jack Twist ed Ennis Del Mar (Heath Ledger).
Jarhead (2005)
Il caporale Anthony Swofford.
Rendition – Detenzione Illegale (2007)
Douglas Freeman in Rendition.
Brothers (2009)
Nei panni di Tommy Cahill.
Prince Of Persia – Le Sabbie Del Tempo (2010)
Ecco il nostro Jake (S)vestire i panni di Dastan: performante, no?
Love And Other Drugs – Amore E Altri Rimedi (2011)
Jake Gyllenhaal nel seducente ruolo di Jamie Randall.
Source Code (2011)
Il Marine Colter Stevens che rivive gli ultimi 8 minuti della vita di Sean Fentress.
End Of Watch – Tolleranza Zero (2012)
Jake nel ruolo dell’agente Brian Taylor.
Nightcrawler – Lo Sciacallo (2014)
Per prepararsi al ruolo di Lou Bloom Jake è dovuto dimagrire 10 kg e sostenere una dieta ferrea.
Southpaw – L’Ultima Sfida (2015)
Jake nei panni del pugile Billy Hope, decisamente molto più muscoloso dei suoi precedenti ruoli.
Nocturnal Animals – Animali Notturni (2016)
Jake nel doppio ruolo di Edward Sheffield / Tony Hastings.
Life – Non Oltrepassare Il Limite (2017)
Nei panni del dottor David Jordan, intento a combattere una forma di vita aliena ostile.
Stronger (2017)
Jake sul set di Stronger, dove interpreta Jeff Bauman dopo l’attentato alla maratona di Boston avvenuto nel 2013.