Isaiah Bradley (Carl Lumbly) si è rivelato uno dei personaggi più interessanti di The Falcon and The Winter Soldier: è stato fondamentale nel processo di formazione del nuovo Captain America, Sam Wilson (Anthony Mackie) e rappresenta un simbolo della lotta al razzismo negli Stati Uniti d’America. In particolare, lo showrunner della serie tv Marvel, Malcolm Spellman, ha presentato i motivi che lo rendono una figura importante all’interno della trama:
“Isaiah è l’incarnazione vivente del dubbio di Sam. Isaiah dice la verità. Non possiamo assolvere questo paese per i peccati che ha commesso contro di lui e per tutti quei peccati che continuerà a commettere sulla comunità nera. Quindi Sam deve affrontare quella paura, e la cosa interessante è che l’eroe normalmente uccide quel drago in una “storia di eroi”. Quando Sam entra nella casa di Isaiah, il suo scudo è come un talismano. Sam affronta il drago e non lo uccide. Perché quel drago è giusto e vero come lo è sempre stato. Di fronte a tutto questo, deve ancora capire se vuole essere o meno Captain America.”
Cosa ha risposto Spellman alla domanda se potesse essere interessato ad un prequel incentrato sulla storia di Isaiah Bradley?
The Falcon and The Winter Soldier mostra le conseguenze degli eventi diAvengers: Endgame, concentrandosi sulla coppia di eroi formata da Sam Wilson/Falcon e Bucky Barnes/The Winter Soldier. La serie tv Marvel riprende alcuni temi ricorrenti nella saga di Captain America, come il Siero del Super Soldato. Inizialmente creato dal Dottor Abraham Erskine, dopo la Seconda Guerra mondiale si susseguirono diversi tentativi per replicare la sua formula, tra cui i risultati non eccellenti ottenuti in L’incredibile Hulk. Nel secondo episodio della serie tv Marvel conosciamo anche un altro Supersoldato, Isaiah Bradley (Carl Lumbly).
Le sue origini sono narrate nella miniserie fumettistica Capitan America: La verità (clicca quiper acquistarla su Amazon), scritta da Robert Morales e disegnata da Kyle Baker: in essa apprendiamo che dopo la morte del dottor Erskine il governo degli Stati Uniti iniziò a sperimentare sugli afroamericani per riprodurre la formula e creare un super esercito che accompagnasse Capitan America; dotato di forza e agilità sovrumane come Steve Rogers, Isaiah Bradley risultò uno dei pochi sopravvissuti a questi esperimenti. In seguito indossò anche il costume e lo scudo di Captain America arrivando anche di fronte ad Adolf Hitler; in Germania subì nuovi esperimenti poiché l’Hydra voleva replicare la famosa formula.
Nel corso di una recente intervista Kari Skogland, la regista di The Falcon and The Winter Soldier, ha motivato l’assenza di flashback per approfondire la storia di Isaiah Bradley. In particolare, non ha mai avuto intenzione di inserire scende del passato per esaltare l’interpretazione di Carl Lumbly:
“È sempre stato concepito per essere una rilettura in chiave moderna perché penso sia importante vedere l’uomo che racconta la storia. Il modo in cui lo ha colpito. Il flashback è un paradigma cinematografico a cui siamo tutti abituati ma ti priva dell’emozione di una persona. In questo caso, quella storia coinvolgente necessitava di essere raccontata da lui. Dovevamo vedere gli effetti della narrazione su di lui perché credo che inserire un flashback sarebbe stato semplicemente vedere un’altra serie di immagini che non avrebbero avuto lo stesso impatto di un racconto sentito.”
Ora questa motivazione ci sembra convincente, ma ti faremo sapere se in futuro Malcolm Spellman potrà raccontare la storia di Isaiah Bradley in un prequel, ispirandosi alla serie a fumetti della Casa delle Idee.