Irriverente, divertente, surreale, Larry Charles questa volta propone una storia talmente folle che non può che essere vera.
Gary Faulkner, interpretato da Nicholas Cage, dopo un’apparizione divina (nel film Dio è Russel Brand), acquista una katana a una televendita e decide di andare a stanare il nemico pubblico numero uno, ossia Osama Bin Laden. Per ben 11 volte Faulkner è partito per il Pakistan e l’Afghanistan, a cavallo di un ciuco e armato di una sola spada.
A sentirla così sembrerebbe un libero adattamento del Don Chisciotte, invece pare che questo ex detenuto disoccupato del Colorado sia veramente partito, senza pensarci due volte, per catturare Bin Laden. Dire che è partito senza pensarci due volte non è una mera locuzione metaforica, perché Faulkner è partito letteralmente senza neppure informarsi su dove fosse il Pakistan. La prima volta si è messo in mare su una piccola barca, poi ha tentato col deltaplano, infine, ha ripiegato sugli aerei di linea. Altrove Gary sarebbe stato additato come lo scemo del villaggio; negli Stati Uniti è diventato una sorta di supereroe.
Nicholas Cage è rimasto affascinato da questo personaggio:
“Faccio questo lavoro da 40 anni e non mi era mai capitato di interpretare un ruolo del genere. Già il fatto che abbia fatto quello che ha fatto per andare in Pakistan basandosi su una chiamata divina, aveva messo subito in chiaro che fosse un tipo imprevedibile, uno che può fare qualsiasi cosa in qualsiasi momento. Poi ho incontrato il vero Gary e sono stato con lui molte ore. Ho scoperto un uomo dalla logorrea infinita e estenuante, ma probabilmente è stata questa sua personalità debordante che gli ha permesso di fare quello che ha fatto, di entrare addirittura in contatto con la CIA, cose che a immaginarle sembrano impensabili. Io lo vedo come un Don Chisciotte maldestro ma lo vedo anche come un uomo con l’innocenza e il cuore di un bambino nel corpo di un adulto”.
Larry Charles ha tutte le capacità per fare un film del genere.
Dopo Borat e Il dittatore è il film che fa per lui. Sostituisce il suo attore preferito, Sasha Baron Cohen, con un Nicholas Cage, sicuramente più adatto per un ruolo simile.
Il tiolo originale è Army One, ossia il nome in codice del velivolo, solitamente un elicottero, che ha trasportato il presidente degli Stati Uniti dal 1957 al 1976, sotto la responsabilità dei marines. Con la traduzione si perde l’ironia del titolo, ma le occasioni di divertirsi non dovrebbero mancare.
Brava brava brava, non ho altro da aggiungere!
??? surreale