Inventing Anna.
Genere: Drammatico; Creatori e soggettisti: Jessica Pressler, Shonda Rhimes; Cast: Julia Garner, Anna Chlumsky, Laverne Cox, Alexis Floyd, Julia Garner, Anders Holm, Terry Kinney, Katie Lowes, Arian Moayed, Jeff Perry, Anna Deavere Smith; Stagioni: 1; Episodi: 9; Paese: USA; Anno: 2022
Sinossi
Inventing Anna è la storia di Vivian, una giornalista che indaga sul caso di Anna Delvey, leggendaria erede tedesca di Instagram che, oltre a rubare i cuori dei protagonisti della scena sociale di New York, ruba anche i loro soldi. Anna è la più grande truffatrice di New York o è semplicemente il nuovo ritratto del sogno americano? In attesa del processo a suo carico, l’erede forma un oscuro e divertente legame di amore e odio con Vivian, che sfida il tempo per risolvere il più grande mistero che affligge New York: chi è davvero Anna Delvey?
La serie si ispira all’articolo di Jessica Pressler, anche produttrice dello show, How Anna Delvey Tricked New York’s Party People, pubblicato sul New York Magazine.
Nove episodi della durata di circa sessanta minuti ciascuno per raccontare una storia in cui tutto è esattamente come sembra, tranne ciò che non lo è. Inventing Anna è una serie riuscitissima. Ha tutti gli ingredienti per diventare l’ennesimo successo “made-in-Shondaland“: mistero, tensione, empatia, colpi di scena, location mozzafiato e una trama sorprendente.
La storia di Anna Delvey (o Sorokin), terrà tutti con il fiato sospeso fino all’ultimo episodio, merito non soltanto della accurata rappresentazione della vicenda, ma anche e soprattutto del talento degli interpreti. Anna Chlumsky da sola è una garanzia, giacché ci riporta alla memoria il cult Papà ho trovato un amico in cui interpretava la piccola Vera Sultenfuss; Julia Garner è semplicemente perfetta ed ha la capacità di suscitare il ragionevole dubbio nello spettatore; Menzione speciale per Laverne Cox, sempre più bella e brava!
Per tutto il tempo ci si domanda se lo scopo della serie sia presentare Anna come un genio della truffa o dimostrare quanto siano fallaci e superficiali gli ambienti del lusso sfrenato e del credito. Una cosa è certa: Marrakech è splendida, ma i Giardini Majorelle di Yves Saint Laurent non andrò a visitarli!