Into the Wild – Nelle terre selvagge è il titolo del film del 2007 diretto da Sean Penn che racconta la storia vera di Christopher McCandless e del suo viaggio lontano dal caos e dalle regole della società moderna.
Into the Wild in realtà ha reso popolare la storia già narrata da Jon Krakauer nel libro Nelle terre estreme, pubblicato nel 1996 con la raccolta dei diari di Christopher e le testimonianze di coloro che lo hanno incontrato nel suo viaggio verso l’Alaska, lontano dal materialismo e dal futuro che i suoi genitori avevano scelto per lui.
Lo scorso 18 giugno il Magic Bus reso celebre dall’ultimo autoscatto del giovane è stato rimosso con un elicottero dallo Stampede Trail nel Denali National Park in cui si trovava. Il bus era diventato rifugio di McCandless che era stato ritrovato cadavere al suo interno a seguito di un accidentale avvelenamento da semi di una pianta selvatica simile al fagiolo (l’Hedysarum alpinum).
Christopher, o meglio Alexander Supertramp (questo il nome che aveva adottato nel corso del viaggio) ha ispirato numerosi giovani a intraprendere il suo stesso percorso. Un’avventura a stretto contatto con la natura, ma anche con gruppi e comunità erranti che hanno deciso di adottare uno stile di vita diverso da quello generalmente conosciuto e che possiamo oramai identificare ormai come il concetto capitalistico di esistenza e società. Un viaggio di consapevolezza, di rinascita più come essere umano e meno come pedina di una struttura preordinata.
Le troppe emulazioni, principalmente messe in pratica da incoscienti ed improvvisati escursionisti, da curiosi ed appassionati, magari in cerca dello scatto fotografico perfetto, hanno costretto le autorità della zona a rimuovere il bus. Tra il 2009 ed il 2017 soltanto, infatti, sono state condotte ben quindici missioni di soccorso per recuperare incauti turisti che si erano avventurati lungo lo Stampede Trail e due donne sono addirittura decedute. Nel 2019 sono addirittura stati salvati cinque italiani che si erano persi e rischiavano l’assideramento.
Se da un lato, la notizia della rimozione del Magic Bus è stata accolta con favore dalla sorella di Chris, dall’altro è stata un colpo al cuore per tutti gli appassionati della storia raccontata in Into the Wild. Schiere di sognatori e liberi pensatori che hanno sempre desiderato di vedere la natura ed il mondo dal punto di vista di Supertramp, di onorarne e preservarne il coraggio, perché comunque la sua storia non fosse mai dimenticata o perduta. Ma nulla è perduto.
A seguito di numerosi suggerimenti per trovare un luogo sicuro al Magic Bus di Chris, il Dipartimento delle Risorse Naturali dell’Alaska ha deciso per la collocazione dello stesso presso l’università di Fairbanks dove potrà essere visitato senza pericoli, preservato dai segni del tempo e delle intemperie e dallo spettro dello scopo di lucro e dello sciacallaggio. Corri Faige, la commissaria del Dipartimento ha dichiarato:
Credo che dare al bus 142 una casa definitiva a Fairbanks possa aiutare a conservare il ricordo delle persone che lo hanno vissuto, onorando la loro memoria e i loro sogni
Siamo grati che si sia giunti a questa soluzione, ci sembra la scelta migliore e visto che uno dei punti di forza del fantastico film che è Into the Wild è la sua colonna sonora firmata da Eddie Vedder, credo sia appropriato concludere l’articolo con il pezzo più rappresentativo della storia di Chris.
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