Come per disincanto, il sequel di Come d’incanto che ha atteso 15 anni per venire alla luce, è stato pensato secondo il regista Adam Shankman quando “I pianeti si sono allineati”.
Il cast e lo staff di Come per disincanto (disponibile su Disney+) ha partecipato ad una conferenza stampa. Qui il regista Adam Shankman ha ammesso che: “Le cose stavano diventando molto complicate nel mondo, proprio quando abbiamo iniziato a lavorare. C’erano tanti conflitti. Ci è sembrato il momento buono. I pianeti si sono allineati. Il film è arrivato nel momento migliore.”
In Come per disincanto Amy Adams torna ad essere Giselle dopo 15 anni
Adam Shankman ammette che all’inizio non era molto sicuro che Amy riuscisse a tornare nei panni di Giselle.
Si parla di un personaggio che va fuori dall’ordinario, una principessa delle fiabe che si ritrova ad affrontare le insidie del mondo reale.
Eppure Amy Adams ha mostrato una profonda vicinanza con il personaggio sin dalla prima volta che l’ha interpretato: “Mi resi subito conto di quanto avrei amato Giselle e il suo spirito“
In Come d’incanto era la prima volta che affrontava un’esperienza simile.
“Ci siamo buttati in questa avventura senza sapere a cosa andassimo incontro e come avrebbe reagito il pubblico. Ricordo che alla prima a Londra ero pervasa da questo timore che gli spettatori non fossero in grado di condividere il nostro stesso sentimento. Poi è partita ‘Happy Working Song’ e qualcosa è scattato, e ho finalmente percepito che il pubblico aveva colto lo spirito dell’opera, il suo ottimismo.
Questo film è stato una svolta nella mia carriera, e sono così contenta che il sequel si sia presentato in questo stadio della mia vita. Per quanto mi riguarda, credo che Giselle non mi abbia mai lasciato. Era solo in attesa di riuscire fuori“.
Amy Adams continua la sua dichiarazione, affermando che
“Per me era (…) interessante scoprire a che punto della sua maturazione si trovasse adesso la mia Giselle, dopo dieci anni.
Si tratta di un processo attraverso il quale il mio personaggio ha potuto imparare a credere nei suoi sentimenti, senza per questo perdere quella purezza e ingenuità che tanto la caratterizzano.
Il mio intento era dunque quello di mantenere intatto tutto ciò che amavo della Giselle del primo film. Tornare nei suoi panni dopo 15 anni è stato bellissimo, ma nulla sarebbe stato lo stesso se non avessi avuto al mio fianco non solo i miei fedeli compagni di avventura, ma anche dei nuovi arrivati capaci di portare ulteriore gioia a questo progetto“.
Il regista Adam Shankan ha tenuto a sottolineare l’importanza della presenza di Amy Adams: “Ovviamente questo secondo capitolo non avrebbe senso di esistere senza Giselle“.
“(…) Ho desiderato per anni lavorare insieme ad Amy. Siamo amici, parliamo la stessa lingua da nerd, sia nel campo dei musical, che della Disney.
E così a darmi la spinta per entrare in questo progetto è stata proprio questa necessità di non fare semplicemente un film CON Amy, ma PER Amy“.
Il trailer di Come per disincanto, sequel di Come d’incanto della Disney
Come per disincanto: l’avvio del progetto
Il regista Adam Shankman racconta così il momento in cui è partita l’idea per realizzare il sequel:
“Stavo parlando con Sean Bailey, il presidente della Disney, mi diceva come il progetto fosse arenato, e io gli ho fatto: beh, sai, Giselle ora è una matrigna. È la matrigna di Morgan. E quella per me è stata la scintilla.
Servita su un piatto d’argento. È perfetta come idea per un sequel perché lei ora ha questa figlia adolescente che magari non crede più nella magia. Ho detto: partiamo da qui, e poi non ci siamo fermati più. Ma ancora prima tutto è partito da Amy e Giselle.”
Barry Josephson, produttore del film, ha affermato da parte sua che: “Come per disincanto è stato un ritorno pieno di gioia. Amy non vedeva l’ora di vestire di nuovo i panni di Giselle. Poi è arrivato il regista Adam Shankman, e ci siamo ritrovati tutti nella stratosfera; grazie a lui abbiamo potuto infatti vantare la presenza dello sceneggiatore Richard LaGravenese il quale ha portato la storia a un altro livello.
Il risultato finale è così un mix perfetto tra commedia, gioia, e un pizzico di dramma. Ovviamente tutto parte da Giselle, dai suoi progressi, i prevedibili cambiamenti e dilemmi interiori. È una vera e propria ripartenza, sia per la protagonista, che per il resto dei personaggi, elementi imprescindibili per donare freschezza a questo sequel. Un sequel nel quale la musica ha un ruolo ancora più d’impatto“.
La musica in Come per disincanto
Barry Josephson ha continuato a parlare del lavoro fatto da Adam Shankman, spostando l’argomento sulla colonna sonora: “bisogna ringraziare Adam perché nessuno come lui ha compreso l’importanza degli elementi musicali circa la crescita e la maturazione di ogni singolo personaggio“.
Il compositore Alan Mekel ha dichiarato a riguardo: “Diciamo che io e Stephen Schwartz (l’autore dei testi) abbiamo voluto comporre in nome di ogni singolo personaggio e delle loro sottotrame.
Ovviamente, abbiamo dovuto mantenere un rapporto stretto con il primo Come d’incanto, perfetta mescolanza tra un’animazione classica, e il live action.
E davanti a un’opera del genere, la colonna sonora non sta a guardare, ma è chiamata ad adattarsi a quel nuovo mondo in cui Giselle è stata lanciata.
La musica, sia prima, che adesso, è sempre stata parte integrante del mondo di Giselle, sebbene il “vissero felici e contenti” non è più una certezza, soprattutto nel momento in cui si ritrova a vivere nel nostro mondo, ed è proprio partendo da questa discrepanza che mi è stato permesso di scrivere nuove musiche“.
Il cast di Come per disincanto: il resto delle dichiarazioni
Anche il resto del cast ha rilasciato delle interessanti dichiarazioni alla conferenza stampa. Per cominciare, abbiamo il co-protagonista del film, il consulente legale per coppie infelici Robert Philip
Patrick Dempsey ha confermato una continuità del suo personaggio rispetto al primo film Come d’incanto:
“Il mio personaggio è più o meno lo stesso. Deve giusto superare gli ostacoli dell’essere di nuovo padre, imparando a bilanciare il tutto, soprattutto quando viene catapultato nel nuovo mondo modellato dal desiderio di Giselle.
È stato un viaggio bellissimo, e devo ammettere che mi sono divertito tanto anche a cantare e a ballare. Imparare a modulare la propria voce e apprendere le coreografie era qualcosa del tutto nuovo per me, ma questo non mi ha impedito dal divertirmi tantissimo. È stato bello far parte del mondo delle fiabe, sebbene per un tempo limitato. Ero un po’ spaventato all’inizio, soprattutto perché mi trovavo lontano dalla mia solita comfort-zone, ma quando sei supportato da un team fantastico come questo nulla può andare storto“.
E poi, si parla anche dell’altra coppia che si era formata in Come d’incanto: Nancy ed Edward, che ora vivono in Andalasia.
Idina Menzel (Nancy) ha in realtà raccontato la paura iniziale che riscontrava nell’interpretare il suo ruolo:
“Il mio è stato un bel cambiamento devo dire. La mia Nancy è passata dal vivere in una New York cinica, a questo mondo fatato e colorato.
Più che una sfida, devo dire che ritornare a interpretare Nancy per me è stato un viaggio bellissimo e parecchio facile da affrontare, nonostante continuassi a chiedere ad Adam quanto del mio accento newyorkese dovessi mantenere, e quanto il trasferimento ad Andalasia abbia impattato sul mio personaggio. Ma poi mi sono messa il corsetto e tutto è andato liscio come l’olio“.
Gabriella Baldacchino è una new entry, riprendendo il ruolo che fu di Rachel Covey nei panni di Morgan, la figlia di Robert:
“Penso che non ci sia concetto migliore per descrivere questa esperienza del ‘sogno divenuto realtà’. Far parte di un qualcosa del genere non solo è stato anche per me la realizzazione di un sogno, quanto un’esperienza che mi ha cambiato la vita.
Quando ero piccola Come d’Incanto era il mio film preferito, quindi mi piace pensare a come quella piccola Gabby avrebbe reagito alla notizia che avrebbe fatto parte di questa famiglia; probabilmente sarei svenuta, soprattutto per l’opportunità di cantare brani composti da talenti come Alan Menken e Stephen Schwartz. Per non parlare di Barry (il produttore), il quale mi ha insegnato così tanto durante le riprese da farmi sentire un’allieva che segue una sua master-class da tenersi sul set“.
E cosa dire della villain di questo nuovo film? Malvina Monroe, “ape regina” di Monroeville è interpretata da Maya Rudolph, la quale ha rilasciato le sue dichiarazioni
“Sebbene io abbia avuto già l’occasione di cantare in passato non c’è nulla di paragonabile a questa esperienza. E poi, come ha detto Amy, ci siamo divertiti tutti.
Mi sono allenata tutti i giorni, neanche mi stessi preparando per una maratona, dividendomi tra prove di danza, canto, sessioni di registrazioni e riprese sul set, e ogni giorno è stato fantastico.
Personalmente si tratta di un sogno diventato realtà. Non riesco a trovare parole miglior di queste per descrivere questa esperienza. È come se il sogno della piccola Maya di far parte di un musical è finalmente diventato reale”.
Come per disincanto girato nel periodo del Covid
A questo proposito il regista ha dichiarato che durante le riprese si sentivano come in una bolla, mentre nel mondo scoppiava l’epidemia: “Abbiamo portato a casa questo film in un periodo estremamente difficile. Eravamo tutti insieme in questa magica bolla in Irlanda, poco prima che la campagna dei vaccini avesse inizio.
Per quanto dura, questa esperienza ci ha avvicinato ancora di più, unendoci come gruppo“.
Maya Rudolph ricorda quel periodo con grande serenità, nonostante tutto: “aver girato in Irlanda è stata un’esperienza magnifica. Con me c’era tutta la mia famiglia, e insieme abbiamo passato dei momenti bellissimi. (…) Siamo stati fortunati a ritrovarci tutti insieme in un paese come questo, soprattutto quando il resto del mondo si sentiva così in pericolo, mentre noi ci sentivamo ultra-protetti.
Questo anche grazie agli abitanti di un paese che ti fa sentire amato, accolto e libero di esprimerti“.
Ma non è stato un periodo piacevole per tutti. Yvette Nicole Brown perse sua madre per colpa del Covid
“A questo proposito vorrei approfittarne e prendermi cinque minuti per ringraziarvi tutti. Come molti di voi già sanno, ho perso mia mamma nel corso delle riprese. Era un sabato quando mia madre se ne è andato, e ho passato tutta la domenica con Adam e il nostro coreografo, i quali mi hanno portato a una fiera che si tiene poco lontano ogni fine settimana.
Come Patrick, molti mi hanno anche chiamata, mentre altri mi hanno fatto sentire il loro supporto in un modo o nell’altro. Maya mi ha addirittura presa e fatta restare a casa sua per una settimana.
Devo ringraziarvi tutti per avermi fatto sentire il vostro amore e il vostro affetto, quindi colgo l’occasione per ringraziarvi tutti, anche a nome di mia mamma“.