Si è svolta giovedì 15 ottobre, alle ore 20.00, la serata inaugurale della Venticinquesima edizione di Artecinema, il Festival Internazionale di Film sull’Arte Contemporanea al Teatro San Carlo di Napoli.
Quello con Artecinema è un appuntamento atteso da tutti gli amanti e gli appassionati d’arte ma anche da tutti coloro che sono affascinati o si stanno da poco approcciando a questo mondo che è insieme reale e fantastico.
Come ogni anno infatti, la manifestazione propone documentari dedicati ai più importanti artisti, architetti e fotografi della scena internazionale offrendo al pubblico un’esperienza davvero suggestiva; i film saranno divisi in tre diverse sezioni: Arte e dintorni, Architettura, Fotografia, ma come era prevedibile, quest’anno ci sarà anche qualche altra novità.
A causa della particolare situazione data dall’emergenza sanitaria infatti, si svolgerà in maniera diversa rispetto le scorse edizioni; non ci sarà la proiezione nei cinema di Napoli dei film partecipanti al festival, ma questi saranno trasmessi in streaming dal 16 al 22 Ottobre.
Per visualizzarli sarà necessario registrarsi sul sito online.artecinema.com al costo 10 euro per l’intero festival.
I film saranno tutti in lingua originale con sottotitoli, e tra i titoli più attesi ricordiamo:
Body of Truth, della regista tedesca Evelyn Schels, che esplora la poetica delle artiste Marina Abramović, Sigalit Landau, Shirin Neshat e Katharina Sieverding.
Queste 4 artiste donne, hanno fatto delle loro esperienza di guerra, violenza e soppressione, il loro lavoro, utilizzando la loro caratteristica più personale: il proprio corpo.
La pellicola le accompagna in un viaggio emotivo, rivivendo i conflitti che hanno plasmato la loro coscienza.
Le 4 donne provengono da culture diverse, le cui lotte incarnano i grandi conflitti del nostro tempo.
Renzo Piano. Il potere dell’archivio, un’immersione nell’archivio della Fondazione Renzo Piano e del suo studio, diretto da Francesca Molteni, con le musiche originali di Fabrizio Campanelli.
Racconta la nascita, la struttura, l’ordinamento, le relazioni con la Fondazione e lo Studio, la funzione e la progettualità dell’Archivio dei progetti del Renzo Piano Building Workshop. Bozzetti, schizzi, modelli, rendering, disegni, particolari tecnici di strutture ultimate – esposti nella Fondazione Renzo Piano, ma soprattutto custoditi in una fabbrica riconvertita di 3000 metri quadri a Genova.
Un lavoro minuzioso e scrupoloso, per rendere fruibile al pubblico, anche se per un tempo limitato, qualcosa di unico e straordinario, frutto dell’ingegno e dello studio di un uomo incredibile. Un luogo di sperimentazione, svelato attraverso le testimonianze di chi lo custodisce, lo sistematizza, lo vive quotidianamente.
L’Archivio RPBW è la metafora alleggerita del porto di mare: dove i materiali vanno e vengono, e ogni andata e ogni ritorno portano con sé qualcosa di nuovo, forse anche di imprevisto, che ne arricchisce i contenuti.
Letizia Battaglia – Shooting the Mafia, di Kim Longinotto, che racconta l’opera passionale e coraggiosa della fotoreporter, la sua vita straordinaria e anticonformista, uno spaccato di storia italiana.
Il film racconta la vita e la carriera di Letizia Battaglia, fotografa palermitana e fotoreporter per il quotidiano L’Ora, e lo fa con un taglio intimo e privato, a partire dalla sua turbolenta giovinezza.
Dal lavoro sulle strade per documentare i morti di mafia, all’impegno in politica con i Verdi e la Rete, Battaglia è stata una figura fondamentale nella Palermo tra gli anni Settanta e Novanta.
“Sono sempre stata una donna in lotta, senza saperlo”.
Dice di sé l’80 enne siciliana dalla testa lucidissima, nel documentario rivelatorio che le dedica Kim Longinotto, regista dal curriculum militante e figlia di un fotografo italiano.
https://www.youtube.com/watch?v=vYW5_EWXikU
Realizzato montando interviste recenti con spezzoni di film, filmini amatoriali e foto realizzate da Battaglia nel corso della sua lunghissima carriera, Longinotto innesca il racconto portando subito lo spettatore al cuore della donna che domina lo schermo – fisico possente, caschetto tra il rosso e il rosa, sguardo vivace – dipingendo il ritratto esplosivo, in pieno post #metoo, di una gigantessa dell’emancipazione femminile.
Burning Man: Art on Fire, di Gerald Fox prodotto da Sophia Swire.
Burning Man è una manifestazione rivoluzionaria che ogni anno anima per otto giorni la città immaginaria di Black Rock City, nel deserto del Nevada: un luogo dedicato alla comunità e all’arte dove vigono i principi del dono, della demercificazione, della responsabilità civica.
Offre una visione inaspettata della spettacolare arte al centro di questo magico evento annuale e segue i viaggi di artisti che sfidano se stessi per portare le loro enormi installazioni nell’arido deserto del Nevada.
Girato subito dopo la morte improvvisa del fondatore dell’evento Burning Man, Larry Harvey, artisti e creatori sfidano la natura proponendo la loro arte estrema.
Artecinema, il Festival internazionale di Film sull’Arte Contemporanea è stato ideato e portato avanti da ben 25 anni da Laura Trisorio, che grazie al suo lavoro, ha contribuito a sensibilizzare e a formare all’arte contemporanea un’intera generazione.
Ricordiamo ancora che tutti i film e documentari, saranno visibili in streaming: on demand dal 16 al 22 ottobre 2020 con registrazione su online.artecinema.com a partire dal 5 ottobre 2020. Il costo è di 10 euro per l’intero festival., ed il programma completo della manifestazione è disponibile sul sito ufficiale di Artecinema
Artecinema accoglie tutti, perché
“Ama l’arte chi contribuisce a diffonderla, chi crede nella sua potenza e nella sua bellezza, chi crede che all’arte e alla bellezza si possa educare, chi si sforza di rendere i linguaggi dell’arte comprensibili e fruibili.”
Laura Trisorio