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Inside out 2: allarme pubertà

Una storia commovente dentro la vita di Riley Anderson, ormai adolescente e alle prese con quattro nuove emozioni.

Irene Marri 11 mesi fa Commenta! 17
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7.9 Good
Inside out 2

Inside out 2 arriva al cinema da oggi 19 giugno. Il film d’animazione Pixar è tornato con una nuova esilarante avventura al fianco alla dolce protagonista, che abbiamo conosciuto nella prima pellicola. Un film che affronta la sanità mentale e la difficoltà nel gestire le emozioni.

Contenuti
Inside out 2: la tramaInside out 2: la recensioneInside out 2: la banalità dell’ansiaInside out 2: conosciamo i nuovi personaggiInside out 2: anteprima stampa con il cast italiano, il regista e il produttore
Inside out 2: allarme pubertà

Ci siamo ormai affezionati ai piccoli personaggi che incarnano le quattro emozioni principali; Gioia, Paura, Disgusto e Rabbia, alle prese con l’umana che li ospita, Riley Anderson. E più il gioco si fa duro e più la squadra che copilota la console nella testa della piccola Riley, dovrà affrontare sfide maggiori. Sopratutto con l’arrivo della pubertà, si manifesteranno nuove emozioni contrastanti.

Inside out 2: la trama

Riley, giovane promessa dell’hockey, sembra ormai aver raggiunto la fatidica età dell‘adolescenza. Una fase da cui non si torna indietro, dove l’individuo iniziare a muovere i primi passi verso il mondo degli adulti. Sbocciano le prime cotte scolastiche, le prime liti con i genitori e le prime insicurezze verso sé stessi. Insomma un vero e proprio caos da gestire, e le vecchie emozioni Gioia, Paura, Disgusto e Tristezza saranno occupate a risolverlo, dopo esser stati sfrattati dalle nuove emozioni che giungono con la pubertà.

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Inside out 2: allarme pubertà
New emotions — disney and pixar’s “inside out 2”

Ansia, Imbarazzo, Invidia e Ennui (la noia), prendono le redine del quartier generale, tra mal intenti e incomprensioni, spediscono i quattro nel caveau segreto di Riley, dove la giovane nasconde i segreti più celati. Capitanati da Gioia, la squadra cercherà di impedire in tutti i modi ad Ansia di commettere errori nel periodo più importante della vita di Riley, cercando di risalire nel quartier generale e riprendere il controllo della console.

Inside out 2: allarme pubertà
Meet anxiety — disney and pixar’s “inside out 2”

Nel frattempo la piccola Riley, è cresciuta. Si prepara per il Camp con le sue amiche di sempre, il suo sogno è quello di entrare nella squadra più forte della scuola. E ogni sfida a volte richiede sacrifici, quelli che Riley è pronta ad affrontare, anche a costo di tradire le sue migliori amiche. Ma attenzione, a dirigere tutte le cattive scelte insensate o meno, è l’ansia che pare aver preso il sopravvento sulla giovane..

Inside out 2: la recensione

Inside out 2: allarme pubertà
Inside out 2 – who’s in charge? — disney and pixar’s “inside out 2”.

Un prodotto che ha saputo giocare con l’utilizzo delle emozioni, un mondo quasi sempre sconosciuto. Un viaggio attraverso l‘animazione, dove tutto diventa più sensibile e accurato. Riesce a unire grandi e piccoli, tramite una storia animata da emozioni che prendono vita e doti caratteriali. Emerge un lato umoristico ma allo stesso tempo percettibile, di un argomento davvero importante, la salute mentale.

Inside out 2: allarme pubertà

Un viaggio piacevole, dentro e fuori la testa della giovane adolescente, che vede davanti a sé una delle fasi più importanti della vita dell’individuo, ovvero la pubertà. Non bussa e non chiede permesso, entra dentro i propri spazi, bombardando di qua e di là le emozioni e gli stati d’animo, mettendo Riley davanti a molte scelte, le amicizie, la famiglia e i continui contrasti, la parvenza di un futuro lontano, la scuola, i primi brufoli, e le quattro nuove emozioni.

Inside out 2: allarme pubertà

Il primo film è stato una rivelazione, poiché ha saputo rappresentare un quadro di vita, dentro un prodotto animato, destinato quasi sempre ad un pubblico minore, con la consapevolezza di trattare un argomento mai affrontato prima. Un successo mondiale, da cui è nato poi il sequel, che ci porta a conoscere quattro nuove emozioni; Ansia, Invidia, Imbarazzo e Noia. Dai caratteri simpatici e bizzarri, i nuovi personaggi guidano l‘adolescenza di Riley, prendendo possesso del quartier generale, con prepotenza si instaurano nella vita della giovane portandola a sbagliare, ma di conseguenza a imparare, e a capire la vita.

Inside out 2: allarme pubertà

Inside out 2: la banalità dell’ansia

Un film che tutto sommato non dispiace, frizzante, umoristico e gradevole. Visto con consapevolezza, si nota un’approssimazione di alcune emozioni che nella realtà non sono poi cosi. Ad esempio, l’Ansia, viene banalizzata dentro un carattere che sembra voler prendere possesso in maniera consapevole delle azioni della protagonista, puntando sulla determinazione e la paura del futuro.

Inside out 2: allarme pubertà
Inside out 2 – sensing some anxiety —

Ma a volte l’ansia stessa rema contro determinate fasi o azioni dell’individuo, contrastandone lo sviluppo. In Inside out 2, questa emozione viene quasi giustificata, e alla fine estromessa dal suo posto di potere, ma pur sempre parte necessaria dell’equazione umana, riconosciuta ma relegata sullo sfondo. Un messaggio che sembra riduttivo su come gestire una tale emozione, che alla base di tante problematiche psicologiche di molti giovani di oggi.

Non che prima non esistesse, ma non individuata, un’emozione affascinante, che non ha solo lati negativi, poiché delle volte riesce a smuovere molte conoscenze individuali. È fattore di crescita, che non può essere semplificata in un finale banale, dove lo spettatore viene invitato a fare la stessa cosa nel film, come se la vera ansia potesse essere così facilmente addomesticabile e si potesse controllare in maniera lucida. Ansia diventa l’antagonista della storia, che prende il pieno comando, scartando e sminuendo le altre emozioni comunque necessarie e imprevedibile nella pubertà. La paura ad esempio, quella di fallire, di deludere le aspettative dei genitori, emozione comlpetamente offuscata dall’ Ansia. Oppure Tristezza, più delle volte celata. Disgusto, e poi Gioia minimizzata come eroe capace di sconfiggere l’Ansia in un batter d’occhio. Interessante l’entrata in scena, della Nostalgia, impersonificata da una nonnetta anziana che appare ogni tanto e poi scompare.

A tratti il film finisce il più delle volte a mercificare e semplificare tutto il disagio e il caos che un’emozione tale potrebbe scatenare nella persona. Ammirevole senz’altro è la volontà di portare dei temi psicologici in un campo minato, quello dell’animazione. Verso la sensibilizzazione, dell’intrigata gamma di pensieri e impulsi che governano l’adolescenza, con i suoi limiti, poiché nello sforzo di confortare e relazionarsi con i suoi spettatori, lascia indietro altrettante problematiche, come la scoperta della sessualità che viene affrontata solo di sfuggita.

Inside out 2: conosciamo i nuovi personaggi

Il nuovo film Disney e Pixar, Inside out 2, diretto dal regista Kelsey Mann, prodotto da Mark Nielsen, arriva nelle sale italiane il 19 giugno.

A prestare le proprie voci alle nuove Emozioni, perfettamente adatte all’età dell’adolescenza, sono Pilar  Fogliati  (Ansia), Deva  Cassel  (Ennui), Marta  Filippi  (Invidia) e Federico  Cesari  (Imbarazzo), insieme  a Sara  Ciocca  nel  ruolo  di  Riley.  Ad  arricchire  il  cast  il  cameo  di Stash  che  interpreta  il ruolo dell’eroe Lance Slashblade.  Inoltre,  Stella  Musy,  Paolo  Marchese,  Melina  Martello,  Daniele Giuliani e Veronica Puccio tornano nei panni degli amati Gioia, Rabbia, Tristezza, Paura e Disgusto.

Inside out 2: allarme pubertà
Inside out 2: allarme pubertà
Inside out 2: allarme pubertà
Inside out 2: allarme pubertà
Inside out 2: allarme pubertà
Inside out 2: allarme pubertà
Inside out 2: allarme pubertà
Inside out 2: allarme pubertà

Pilar Fogliati  è  Ansia,  una  carica  di energia  frenetica  che  si assicura  con  entusiasmo  che  Riley  sia preparata  per  ogni  possibile  insuccesso.  Pronta  a  proteggere  questa  nuova  adolescente  dai pericoli che non riesce a vedere, Ansia è determinata ad assicurarsi a tutti i costi che Riley si integri tra  i  suoi  compagni  di  scuola.  Armata  di  liste  e  piani  meticolosamente  organizzati  per  assicurarsi che  Riley  non  commetta  mai  errori,  Ansia  è  sempre  dieci  passi  avanti  e  non ha  paura di condividere le sue peggiori previsioni con gli altri. Ansia sa di avere un carattere difficile, ma sente che spingere Riley verso la perfezione la aiuterà a raggiungere i suoi obiettivi.

Inside out 2: allarme pubertà
Inside out 2: allarme pubertà
Inside out 2: allarme pubertà

Deva Cassel è Ennui, una delle nuove Emozioni di Riley. Annoiata e apatica, solita alzare gli occhi al cielo, Ennui aggiunge la perfetta dose di indifferenza adolescenziale alla personalità di Riley, quando ne ha voglia. La parte migliore? Per farlo, non ha neppure bisogno di alzarsi dal divano: Ennui può gestire la console da remoto utilizzando un’app del suo smartphone.

Inside out 2: allarme pubertà
Inside out 2: allarme pubertà
Inside out 2: allarme pubertà

Marta  Filippi  è  Invidia:  è  perennemente  gelosa  di  tutto  ciò  che  hanno  gli  altri  e  non  ha paura  di disperarsi  per  questo. Le pie illusioni  di Invidia e la sua  fascinazione  nei  confronti  di  ciò  che  è nuovo e interessante attira la sua attenzione in ogni direzione, portandola a desiderare quello che Riley non ha.

Inside out 2: allarme pubertà
Inside out 2: allarme pubertà
Inside out 2: allarme pubertà

Federico Cesari è Imbarazzo,  a  cui  piace  stare  in  disparte,  il  che  non  è  facile  per  questo  tipo robusto  dalla  casa  ragione  rosa  acceso.  Timido  e  decisamente  silenzioso,  Imbarazzo  è  pronto scaraventarsi sulla console del Quartier Generale al primo segno di situazioni sociali imbarazzanti.

Inside out 2: allarme pubertà
Inside out 2: allarme pubertà
Inside out 2: allarme pubertà

Inside out 2: anteprima stampa con il cast italiano, il regista e il produttore

Non si esclude una parte tre. Il regista Kelsey Mann e il produttore Mark Nielsen hanno lanciato la notizia durante l’anteprima stampa di Inside out 2, raccontando la lunga fase di sperimentazione legata al sequel del primo film:

È stato Pete Docter ad andare da Kelsey, quasi quattro anni fa, per proporgli delle possibili idee per un sequel di Inside out, dato l’amore e il successo conquistato alla sua prima uscita nel 2015. Cercavamo una storia che valesse la pena di essere raccontata.

Mark Nielsen

Il film, scritto da Docter stesso, insieme a Meg LeFauve e Josh Cooley, è il 15º lungometraggio d’animazione Pixar e, insieme a Il viaggio di Arlo, ha segnato la prima volta in cui due film Pixar sono usciti nello stesso anno. Un viaggio attraverso le emozioni, l’ansia e la salute mentale, raccontato con leggerezza e intelligenza, veicolando messaggi di sensibilizzazione verso un pubblico trasversale:

Una grande opportunità di poterlo fare, prendere tutto ciò che è stato creato nel primo film, parlare delle emozioni e la sensibilizzazione verso i bambini, che hanno una coscienza diversa nel riconoscere ciò che li guida, magari quel piccoletto lì La Rabbia, oppure Gioia, Ennui o la Paura.

Kelsey Mann

Una grande prova di coraggio, dentro l’esperienza emotiva, non facile da raccontare. Un processo multicomponenziale, cioè articolato in più componenti e con un decorso temporale che evolve. Il tutto raccontato tramite l’evoluzione della protagonista, dalle 4 emozioni basilari fino alle nuove. L’ansia, uno dei grandi temi contemporanei, oggi, è interprete della fase adolescenziale di Riley, doppiata da Pilar Fogliati:

È importante il messaggio che si lancia, l’ansia a 13 anni. Mi vien da pensare che quando si era più piccoli si immagina sempre l’angelo e il diavoletto, invece oggi abbiamo tutte le emozioni di Inside out, quindi è molto più ricca. Mi sembra che ci sia più curiosità, nelle nuove generazioni di sapere come funzioniamo, di conoscersi. Dar voce all’ Ansia è stato bellissimo, un privilegio poter far parte di un progetto così importante. Ansia è raccontata in maniera intelligente, c’è una battuta, che può capire un bambino e uno psicologo te lo conferma: Il mio lavoro è quello di preoccuparmi dei problemi che non si vedono. Ed è assolutamente vero, descrive l’ansia, che in realtà è troppo amore, e la descrive in una chiave sia negativa che positiva. Ogni emozione la devi abbracciare e non scacciare, non è cattiva è per te.

Pilar Fogliati, Ansia

Nel cast anche la giovanissima Deva Cassel, figlia d’arte, nata da Monica Bellucci e Vincent Cassel. La giovane è Ennui, emozione complessa, accentuata da una spiritosa cadenza francese:

Io sono cresciuta con una mamma che mi diceva sempre che è molto importante annoiarsi, perché è un’emozione che ti permette di prendere il tempo di riflettere, di aprire la mente e capire quello che è meglio. Tutti ci annoiamo, io mi annoio spessissimo e quando era più giovane era difficile per me accettare questa cosa, non capivo a cosa potesse servire, invece crescendo, prendendo coscienza di questa cosa, ho capito che è importante fermarsi e pulirsi le idee.

Deva Cassel, Ennui

Un’avventura nella vita di Riley, la giovane conosciuta nel primo Inside Out. Stiamo crescendo con lei, attraverso la sua mente e le sue emozioni. Doppiata da Sara Ciocca, coetana data la tenera età:

Sono molto confusa perchè sto attraversando lo stesso periodo dell’adolescenza di Riley e doppiare questo personaggio è stato come un’esplorazione interiore, poichè lei sta vivendo la stessa fase di vita, che sto affrontando anche io. È periodo di irrequietezza, in cui non si capisce niente. C’è una strana vivacità, difficile da controllare, poiché nel periodo dell’adolescenza i cambi umorali sono repentini, e in quel momento non riesci a capire chi sta pilotando la tua mente, le tue emozioni, il tuo stato d’animo. Ed è per questo che si viene poi scaraventati in questa giostra di disordine mentale, che spesso per me come per Riley sfocia nell’imbarazzo.

Sara Cioccia, Riley

Altra emozione, che tutti proviamo è Invidia, ed ogni tanto neghiamo di averla provata, doppiata da Marta Filippi:

È stata una sorpresa per me Invidia, come personaggio. Perchè nell’immaginario collettivo è sempre immaginata come cattiva, invece mi sono stupita, perchè ho trovato un personaggio non cattivo, proprio dagli occhi si vede che è piena di ammirazione. L’ hanno disegnata più piccola nelle proporzioni in confronto agli altri personaggi, proprio per poter comunicare che lei guarda tutti dal basso verso l’alto con ammirazione, si sente più piccola, e inferiore. E la Marta adolescente si è ritrovata completamente in questo tipo di Invidia, la ricerca di un un modello, che quasi sempre erano le ragazze più cool.

Marta Filippi, Invidia

E poi la dolcezza dell’Imbarazzo incarnato in un giovanotto robusto nascosto sotto ad una felpa. Doppiato da Federico Cesari:

Il nostro lavoro è fondato su momenti di imbarazzo. È il bello di questo lavoro, ti mette di fronte alla vera essenza di te e quello che aspiri ad essere. È bello sperimentarlo, ti riporta alla tua vera essenza, sopratutto quando mi approccio ad un personaggio, c’è sempre un momento di imbarazzo, quando devi prendere le distanze da te e abbracciare qualcuno che non conosci.

Federico Cesari, Imbarazzo

Un’ incontro esaustivo con il cast del doppiaggio in italiano, del nuovo film Pixar firmato Disney. In arrivo nelle sale italiane il 19 giugno. Pronto per una nuova avventura dentro e fuori la vita di Riley?

Inside out 2
Good 7.9
Trama 8 | 10
Regia 8 | 10
Animazione 8.5 | 10
Soundtracks 7 | 10
Doppiaggio 8 | 10
Good Stuff divertente, geniale, autentico molto bello il messaggio che il film vuole trasmettere ritmo costante un viaggio alla scoperta delle emozioni animazione ed effetti speciali accurati e ben sviluppati
Bad Stuff banalizzazzione e semplificazioni di emozioni più complesse un viaggio attraverso la pubertà limitato e semplificato
Summary
Nulla di eclatante, un sequel nella norma, che continua a raccontare il viaggio attraverso la giovane Riley, ormai in piena fase adolescenziale. Divertente, e frizzante sensibilizza l'argomento sulle emozioni e le loro sfaccettature.
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