Inside man, serie Tv, stagioni 1 episodi 4, (60 minuti) disponibile su Netflix; Genere: drama, thriller; Ideato: Steve Moffat, Regia: Paul McGuigan; Cast: David Tennant (Harry Watling), Stanley Tucci (Jefferson Grieff); Dolly Wells (Janine Fife), Lydia West (Beth Davemport), Lyndsey Marshal (Mary Watling), Atkins Estimond (Dillon Kempton), Louis Oliver ( Ben Watling), Katie Dickie (Morag), Mark Quartley (Edgar), Tilly Wosburg (madre di Edgar), Boo Golding (Clyde); Stato: UK; Produttore: Hartswood Film; Distributore: BBC Studio, Netflix; Anno: 2022.
Inside man, la trama (attenzione, contiene spoiler!)
Il reverendo Harry Watling è molto devoto alla sua Chiesa ed ai suoi fedeli per questo, nonostante un primo iniziale timore, non nega al suo sagrestano Edgar di conservare per lui una chiave USB, al fine di non farla trovare alla severa anziana madre del ragazzo. Harry sa che il giovane ha molti problemi psicologici e già ha tentato il suicidio, così gli presta aiuto. Con la chiavetta USB in tasca, Harry passa alla stazione per prendere Janice, la tutor di matematica del figlio, e con lei rientra nella sua abitazione. E qui la situazione crolla.
Per non volere Harry getta la USB pen insieme alle chiavi e il figlio Ben la prende e la passa alla sua insegnante la quale, dopo averla inserita nel PC, rimane di sasso. Ciò che la donna ha visto in quei file sono foto e video pedopornografici e Janice è convinta che sia Ben, il figlio di Harry, il proprietario di quelle oscenità. Il vicario prova in tutti i modi a spiegare a Janice la situazione senza infrangere i suoi voti di segretezza, ma la situazione degenera: preso dal panico, Harry aggredisce la donna e, dopo una breve collutazione, la rinchiude in cantina.
Intanto, nel braccio della morte, è rinchiuso Jefferson Grieff, brillante ex criminologo, ora in attesa della sentenza di morte dopo l’omicidio della moglie. Lui è ben cosciente del suo atto criminale e attende con ansia la sua giusta punizione, nel frattempo però, grazie alla sua intelligenza, risolve alcuni casi che gli vengono presentati con l’aiuto del suo compagno di carcere Dillon, in possesso di una prodigiosa memoria fotografica, che Grieff usa come un registratore.
Ma cosa lega un vicario di paese ad un carcerato nel braccio della morte? Una giovane giornalista di nome Beth, la quale si reca da Grieff con l’intenzione di intervistarlo, primo colloquio che però le lascia l’amaro in bocca venendo malamente cacciata via dall’uomo. Dopo aver ricevuto uno strano messaggio dall’amica Janice, Beth decide di tornare di nuovo dal criminologo, ma anche stavolta il prigioniero la mette alla prova: avrà la possibilità di seguire il prossimo caso di Grieff, ma non dovrà più nominare Janice; seppure con riluttanza, la ragazza accetta.
A casa Watling i coniugi Harry e Mary cercano di trovare una soluzione al problema Janice ma tutte le strade portano all’omicidio, idea a cui solo l’uomo sembra fare una convinta opposizione. Ma la loro prigioniera è una donna astuta e intelligente, ed userà ogni mezzo mentale e manipolatorio per uscire viva da quella situazione, cercando anche di mettere i due coniugi uno contro l’altro. A peggiorare le cose, Edgar si suicida e lascia un biglietto con su scritto “Non credete che il vicario sia un pedofilo. Sta proteggendo qualcun altro”, portando così le attenzioni della polizia su Harry.
All’avvicinarsi del giorno della sentenza, Jefferson Grieff comunica l’intenzione di rivelare dove ha nascosto la testa della moglie in cambio della sospensione dell’esecuzione, mentre Harry, dopo aver allontanato la coniuge di casa, decide di portare una stufa a gas difettosa nella cantina, in modo di uccidere Janice con le esalazioni di monossido di carbonio; quello che l’uomo non sa è che ha rinchiuso anche il figlio nella cantina con la donna. Come finirà? Ti ho già raccontato troppo, ti lascio la sorpresa del finale, ricordandoti che c’è una scena post credits.
Il nostro voto di sufficienza a Inside man va unicamente per la recitazione dei due attori principali e per la caratterizzazione di Janice da parte di Dolly Wells. Come al solito David Tennant riesce a rendere al meglio un prete che scivola piano piano nella follia, convinto di agire in nome dell’amore, mentre Stanley Tucci ci regala un assassino consapevole, intelligente e astuto ex criminologo, che con ironia e sagacia riesce a risolvere i casi che gli vengono esposti. Janice è invece una donna forte capace di trovarsi in una situazione di vantaggio anche ammanettata ad un tubo grazie alla sua intelligenza e logica, e che alla fine ci riserverà una piccola sorpresa…
Per il resto la trama di Inside man è esageratamente forzata nonchè prevedibile e poco originale. Nelle vicissitudini del prete il tutto viene scaturito da un incomprensione, un piccolo errore che potrebbe essere spiegato e non porterebbe alcun male alla sua famiglia, invece la situazione viene complicata per costruire le quattro puntate della serie in modo poco fantasioso. Alcuni dettagli sono privi di logica, alcune azioni lo sono ancor di più, come inconsistenti e privi di scopo per la continuità della storia sono i casi che risolve Grieff.
Alla fine, Inside man ha voluto dimostrare, come dice Jefferson Grieff, che ognuno di noi è capace di uccidere, basta una giornata storta.