Dopo il successo della prima edizione dell’Indian Film Festival che ha raccolto a Roma, dal 7 all’11 febbraio, il meglio del cinema indiano oltre Bollywood, una selezione di film andrà in tour per l’Italia. Il festival, organizzato e promosso dall’Ambasciata Indiana a Roma, ha proposto una rassegna di film, in anteprima italiana che sono espressione della ricchezza linguistica e culturale dell’India. Non solo film in lingua Hindi ma anche in Telugu, Tamil, Kannada.
La prima tappa del tour sarà all’università di Bolzano il 25 e 26 marzo, all’università di Bressanone mentre le prossime tappe sono a Caserta il 26 e 27 marzo, e Napoli il 28 marzo, per poi approdare più avanti a San Marino. I film proposti saranno RRR, Soorarai Pottru, Gangubai Kathiawadi e Kantara che, nello spirito del festival, mirano a restituire la ricchezza della cinematografia indiana e la sua grande varietà di generi e tematiche, con particolare attenzione a quelle sociali.

RRR (Rise Roar Revolt) di S.S Rajamouli (2022), è uno dei maggiori successi contemporanei di Tollywood, il cinema in lingua telugu che si produce a Hyderabad, in contrapposizione alla lingua hindi in uso a Bollywood, e che rappresenta la seconda grande industria cinematografica indiana. Il film ha conquistato la fama e il plauso della critica internazionale vincendo il Golden Globe e poi l’Oscar per la migliore canzone originale con Naatu Naatu.
RRR, record d’incassi in patria e di consensi oltreoceano, è una saga epica ambientata in India all’epoca della colonizzazione britannica. Interpretato da due delle maggiori star del cinema indiano: Alluri Sitarama Raju (Ram Charan) e Komaram Bheem (N.T. Rama Rao Jr), racconta le gesta di due rivoluzionari realmente esistiti, che all’inizio degli anni Venti del ‘900 si opposero alla dominazione britannica.
Soorarai Pottru (2020) con le star Suriya e Paresh Rawal, è diretto da Sudha Kongara, regista e sceneggiatrice che gira prevalentemente in lingua Tamil. Il film, ispirato a una storia vera, racconta la vita di Nedumaaran Rajangam, conosciuto come Maara e pioniere dell’industria aereonautica indiana. Un ragazzo di umili origini che sogna di fondare la prima compagnia aerea low cost in India, così da rendere accessibile la possibilità di viaggiare anche alle persone meno abbienti.

Gangubai Kathiawadi (La regina di Mumbai) (2022) di Sanjay Leela Bhansali, è stato presentato in anteprima al 72° Festival di Berlino ed è incentrato sulla vita di Gangubai Kothewali, una donna molto potente vissuta negli anni ’60, nota anche come La maîtresse di Kamathipura per i suoi legami con la malavita.
Kantara (2022) diretto e interpretato da Rishab Shetty, è ambientato in un piccolo villaggio rurale immerso nella foresta e minacciato dagli interessi del governo. Shiva deve confrontarsi con i suoi dubbi e adempiere al suo destino per proteggere la sua gente e le tradizioni locali. Il film, in lingua Kannada, predominante nella parte sudoccidentale del paese, è un racconto mistico che apre lo spettatore a una prospettiva unica sulla complessità delle sfaccettature sociali dell’India.
Indian Film Festival in tour dal 25 marzo
