Clint Eastwood un mito! Hollywood brucia, come citava il titolo del film di Arthur Hiller, regista dell’intramontabile Love story, e Clint Eastwood non vuole abbandonare gli Studios della Warner Bros perché deve finire di montare il suo ultimo film, Richard Jewell, in uscita il prossimo 13 dicembre in America. Alla polizia che gli ordinava di uscire perché troppo pericoloso rimanere all’interno ha semplicemente risposto “Sto bene” ed è scomparso dietro la porta per andare a terminare il suo lavoro. Purtroppo la California in questo periodo è devastata dagli incendi e anche Hollywood non l’ha scampata, case evacuate, feriti, verde distrutto, pompieri feriti per salvare le persone… e Clint non demorde. Ma d’altronde cosa si può volere da un uomo di ottantanove anni dalla tempra dura di Eastwood che sembra impersonare con il suo coraggio uno dei tanti ruoli che ha interpretato nella sua lunghissima carriera?
Vogliamo pensare a Clint Eastwood in tutti i suoi personaggi? Ti ricordi per caso un film dove interpretava un “pappamolle”, ma dai, a me non ne viene in mente nessuno a partire da i western di Sergio Leone (Per un pugno di dollari; Per qualche dollaro in più; Il Buono, il Brutto, il Cattivo) con la sua flemma, la camminata lenta, il suo poncho, il famoso sigaro in bocca e lo sguardo di ghiaccio, ce lo vedi a fuggire per un incendio? Oppure nei film dedicati all’Ispettore Callaghan, poliziotto duro odiato pure dai colleghi che lo chiamano “Harry la Carogna”, ce lo vedi a scappare per un incendio dopo il mitico “Coraggio…fatti ammazzare”? Ed invece in Fuga da Alcrataz dove il nostro eroe organizza la fuga dal carcere di sicurezza dove nessuno è mai riuscito, dove si ritrova a farsi rispettare da delinquenti veramente cattivi e nel frattempo pianificare una fuga astuta e intelligente, ce lo vedi a scappare per un incendio? Io no. Anche i ruoli che ha interpretato negli ultimi anni come in Gran Torino, Million Dollar Baby, o il suo ultimo The Mule – Il Corriere, Clint Eastwood si ritaglia personaggi forti, tenaci, duri dal cuore tenero, caparbi e ostinati, tanto che a me viene da pensare che nella realtà sia un uomo veramente così, e oggi quasi novantenne, con la sicurezza e la sfrontatezza che l’età può dare, capisco che abbia fatto questo gesto di non voler evacuare mettendo la sua vita in pericolo, perché lui è Clint e Clint è unico. Lunga vita a Clint Eastwood.