Affinchè qualcosa cambi bisogna agire
Dal regista di Indivisibili, vincitore di sei David di Donatello, Mozzarella stories e Perez, Edoardo De Angelis: è un film sulla resistenza umana, nel film vince chi resiste all’inverno, ha la pazienza di aspettare che qualcosa cambi. Ma, per farlo, bisogna agire. Pina Turco, la protagonista, nonchè moglie del regista: la speranza è il seme di ogni rivoluzione, poi diventa fiducia e fede e, con questa, si può riscrivere il proprio destino. Lo scetticismo di mio marito, il suo pensare che non fossi in grado d’interpretare questo ruolo, è diventato il mio vizio della speranza. Nulla ci sembrava più semplice e primordiale che la nascita di un bambino, che accade da sempre ed è allo stesso tempo la più miracolosa.
Indicare, porre domande più che dare risposte, osservare, non definire, è una forma di elasticità e profondità d’osservazione che accomuna i registi campani o quelli che scelgono la Campania come scenario delle loro narrazioni, è come se la capacità stessa di porre attenzione a tematiche così terribili, fosse legata ad una cultura dell’amore, capace di accogliere e di lasciar essere anche le parti più oscure, senza sopprimerle o ignorarle, nella speranza e nella fiducia, appunto, trasformativa.
La tematica in sè scuote, pensare di mettere in scena le personalità terribili, manipolative, eppur fragili, di queste donne responsabili del traffico dei nascituri, significa aver la capacità di lasciar coesistere sacro e profano, il più grande miracolo con la più abominevole mercificazione. Immersi in queste profondità il rischio di annegare è altissimo, evidentemente il regista ha una notevole conoscenza dell’abisso, poichè pare riesca ad illuminarlo con consapevole grazia. Molto bello e vero il volto di Maria, ovvero Pina Turco, che ha nel viso la durezza e la determinazione delle donne del sud, forti di quella rara capacità d’animo che consente alle donne di comunicare con la femmina intuitiva che ci riconduce alla nostra specificità, riscattandoci dal ruolo di donne-rampanti simil-maschio, indipendenti a tutti i costi, nella negazione di ciò che ci caratterizza, ed invece capaci di quella forza contenitiva di cui la parte femminile è capace e detentrice.
E la narrazione nella narrazione con le musiche multiculturali, ancestrali e profondamente umane di Enzo Avitabile, anch’esse un’armonia di speranza e lotta, in un contesto in cui la resa non solo è sconfitta, ma annientamento.
Il vizio dell speranza film drammatico di Edoardo De Angelis, con Pina Turco, Massimiliano Rossi, Marina Confalone, Cristina Donadio, Marcello Romolo.
Dal 22 Novembre al cinema.