Lo fa sugli appassionati veri, che frequentano le sale da gioco e, quando queste sono chiuse come nel momento attuale per via dell’emergenza sanitaria causata dal Covid-19, si chiedono come funzionano i bonus casino dei principali siti di gambling e sono sempre pronti a scovare i migliori.
Lo fa anche su chi non ha mai varcato le porte di un casinò e il motivo è molto semplice: il modo di approcciarsi alla sala da gioco e a tutto quello che attorno ad essa ruota è una vera e propria metafora della vita, che ci vede spesso fortemente impegnati per raggiungere i migliori risultati possibili nei progetti che iniziamo e, nel contempo, pronti a dissimulare le emozioni che proviamo in diverse situazioni per evitare di farci attaccare dagli altri.
Sono tanti i film che hanno raccontato questo mondo in tutte le sue complesse sfaccettature umane. Tra le pellicole più apprezzate rientrano indubbiamente quelle della saga Ocean’s. Scopriamo assieme qualcosa di più su questa trilogia (più spin off) che ha segnato la storia del cinema.
Saga Ocean’s: quando tutto ebbe inizio
Il percorso della saga Ocean’s ha avuto inizio con il principio del terzo millennio. Il 21 dicembre 2001, infatti, è arrivato in Italia Ocean’s Eleven – Fate il Vostro Gioco, ritorno dietro la macchina da presa di uno Steven Soderbergh reduce dai successi di Erin Brockovich, pellicola a cui Julia Roberts deve la statuetta come Miglior Attrice, e dal pluripremiato Traffic.
Questa pellicola – remake di Colpo Grosso, film a sua volta utilizzato da Dante Ferretti per ispirarsi nella creazione delle scenografie della Las Vegas di Casinò di Scorsese – ha portato una ventata di freschezza nella cinematografia dedicata al gambling.
La saga Ocean’s, che ha portato davanti alla macchina da presa di Soderbergh un coro di star che, ai tempi, il grande cinema non vedeva praticamente dall’uscita di Colpo Grosso, mostra infatti il casinò come un mondo di sogno, il luogo del riscatto per i vari protagonisti che, in qualche modo, devono cambiare in meglio il corso della propria vita.
Un’evoluzione continua
Dietro al successo della saga Ocean’s c’è senza dubbio il focus sull’evoluzione dei personaggi che, nel secondo capitolo, mettono ulteriormente in discussione le loro dinamiche di gruppo accogliendo Tess, moglie di Danny Ocean/George Clooney interpretata da una solo apparentemente algida Julia Roberts (ai tempi delle riprese incinta dei gemelli Hazel Patricia e Phinnaeus Walter).
A evolvere nel corso della saga non è soltanto il rapporto tra i protagonisti, ma anche le scelte stilistiche del regista. Sia Ocean’s Twelve sia Ocean’s Thirteen sono, infatti, un inno alla destrutturazione di quell’approccio patinato adottato nel corso della prima pellicola. Negli ultimi due film, Soderbergh inizia infatti a usare, per certi critici andrebbe meglio il termine ‘abusare’, la macchina da presa a mano.
Chiusa con uno spin off tutto al femminile – Ocean’s 8, film diretto da Gary Ross che a detta della maggioranza dei critici non toglierà il sonno a chi scriverà di cinema nei prossimi decenni – quella dedicata a Daniel Ocean è una saga che molti hanno descritto come “una vacanza tra amici al casinò”. Proprio il clima cameratesco e un po’ scanzonato è una delle basi del grande successo del progetto, tra i tanti esempi del talento multiforme di George Clooney e della sua amicizia con Brad Pitt, condita da aneddoti che, tra personaggi interpretati sul grande schermo e vita reale, ha regalato tantissime emozioni agli appassionati della settima arte.