Officine UBU rende omaggio al celebre fotografo Sebastião Salgado, scomparso il 23 maggio scorso a Parigi all’età di 81 anni, riportando al cinema dal 28 maggio il documentario Il sale della Terra diretto da Wim Wenders e Juliano Ribeiro Salgado, candidato al premio Oscar 2015 come Miglior Documentario e Premio Speciale della Giuria al Festival di Cannes-Un Certain Regard.
Ispirato dalla potenza lirica della fotografia di Sebastião Salgado, Il sale della Terra è un documentario monumentale che traccia l’itinerario artistico e umano del fotografo brasiliano attraverso gli sguardi incrociati di Wim Wenders – anch’egli fotografo – e di suo figlio Juliano che lo ha accompagnato nei suoi ultimi viaggi. Eroe del nostro tempo, viaggiatore irriducibile, Sebastião Salgado ha esplorato oltre 40 paesi.

In ogni suo scatto, con l’uso inconfondibile e personalissimo del bianco e nero, ha condensato tutta l’umanità e l’anima della terra attraverso storie di lavoratori, migrazioni e povertà. Ha raccontato il rapporto tra uomo e l’ambiente, narrando con uno sguardo straordinario la bellezza della natura e cosa ne rimane oggi, nonostante distruzioni e cambiamento climatico. Per questo nel 2016 l’Accademia Francese delle Belle Arti lo aveva eletto “grande testimone della condizione umana e dello stato del pianeta”.
Alternando la sua storia personale con le riflessioni sul mestiere di fotografo, nel documentario Salgado viene interrogato dallo sguardo fuori campo di Wenders e si racconta attraverso i reportage con cui ha omaggiato la bellezza del pianeta. Un’occasione per rivivere sul grande schermo la vita e il lavoro di un uomo che ha lasciato un segno permanente nella storia della fotografia.
SINOSSI: Per quarant’anni, il fotografo Sebastião Salgado ha viaggiato in tutti i continenti della terra seguendo le tracce di un’umanità in costante mutazione. Dopo esser stato testimone dei principali eventi che hanno segnato la nostra storia recente – conflitti internazionali, carestie, esodi – si è lanciato alla scoperta di territori inesplorati e paesaggi grandiosi, per incontrare la fauna e la flora selvagge in un grande progetto fotografico intitolato “Genesi”: un omaggio alla bellezza del pianeta.