Grazie ad una intervista rilasciata ad AFP, il famoso e pluri premiato Francis Ford Coppola torna su Il Padrino III. Se sei un appassionato della trilogia ti sarai accorto che l’ultimo capitolo della saga non collima perfettamente con gli altri due, soprattutto in termini di gradimento da parte della critica e non solo. Il padrino III è stato realizzato e poi distribuito nelle sale ben sedici anni, 1990, dopo i primi due, 1972 Il Padrino e 1974 Il Padrino II, per dare una chiusura del quadro della famiglia Corleone. L’anziano Michael, interpretato magistralmente da Al Pacino, con i suoi sessant’anni si affanna affinché riesca in qualche modo a ripulire dalla parola mafia il buon nome dell famiglia. In questo senso interviene il regista che afferma
Per questa nuova versione dell’ultimo capitolo, ho creato un nuovo inizio e un nuovo finale e ho riorganizzato alcune scene, inquadrature e spunti musicali. Con queste modifiche e il filmato e il suono ripristinati, per me, è una conclusione più appropriata per Il Padrino e Il Padrino: Parte II
Perché una nuova versione de Il Padrino?
Sia ben chiaro che il regista ha fatto un lavoro certosino rimettendo a posto le caselle e creando così un nuovo montaggio e dando soprattutto un nuovo titolo alla pellicola: Il Padrino di Mario Puzo, Coda: The Death of Michael Corleone. Per adesso quello che sappiamo è che uscirà nelle sale limitate a dicembre, segnando il trentesimo anniversario del film originale, prima di passare alle piattaforme di streaming. Ricordando lo scrittore Mario Puzo, autore dell’omonimo romanzo edito nel 1969, Coppola fa un omaggio e spiega il perché del nuovo titolo:
“È un riconoscimento del titolo preferito di Mario e del mio e delle nostre intenzioni originali per quello che divenne Il Padrino: Parte III “
Sicuramente emoziona una espressione del genere che fa ben capire che il connubio tra lo scritto ed il girato è sempre stato un mix esplosivo decretando un successo planetario come è accaduto per la saga de Il Padrino. Nonostante non sia riuscito a guadagnare il plauso della critica dei primi due, The Godfather: Part III è stato ancora nominato per sette Oscar, incluso il miglior film. La nuova versione ha comportato un “meticoloso restauro fotogramma per fotogramma” del film originale e riprese inedite nel corso di sei mesi. Però pur essendo un lavoro che si sarebbe potuto concludere a debita distanza gli uni dagli altri, come per esempio la riparazioni di graffi e macchie sui negativi originali, anch’esso è stato fermato per mesi a causa della pandemia. Nonostante questo ora si è giunti a conclusione di questo lavoro da orologiaio ed a parlare dell’impegno profuso dal cineasta è il vicepresidente senior di Paramount Archives, Andrea Kalas ha dichiarato l’impegno profuso dall’instancabile cineasta
“Il signor Coppola ha supervisionato ogni aspetto del restauro mentre lavorava al nuovo montaggio, assicurando che il film non solo avesse un aspetto e un suono immacolato, ma soddisfacesse anche i suoi standard personali e la sua visione registica”
Quando ho letto la notizia sono rimasto perplesso perché non credevo ci potesse essere un nuova versione, o meglio, una nuova rivisitazione di un capolavoro del genere. Però, devo ammettere che sono molto incuriosito se il grande regista riuscirà a stupirci ancora con la sua arte di video montaggio. Credo sarà davvero interessante rivedere sotto una nuova ottica il capitolo finale e come verrà riadattata l’interpretazione di Al Pacino e gli altri artisti.