Il maestro che promise il mare, da oggi in streaming su MYmovies ONE, rievoca la vicenda del maestro Antoni Benaiges, inviato nel 1953 a insegnare in una scuola situata nel piccolo borgo rurale di Bañuelos de Bureba nella provincia spagnola di Burgos. Il suo modello pedagogico e le sue procedure didattiche, le sue evidenti simpatie di sinistra e il suo agnosticismo progressista erano platealmente invisi tanto alle autorità locali quanto al regime franchista, ma il suo rapporto con gli alunni seppe trasformarsi in qualcosa di più solido e duraturo di una normale relazione tra insegnante e discepolo.
Il maestro che promise il mare è stato presentato in anteprima mondiale in occasione della Semana Internacional de Cine de Valladolid, il 27 ottobre del 2023. È stato proiettato nelle sale cinematografiche spagnole a partire dal 10 novembre 2023. Inizialmente distribuito in 83 sale, il film ha avuto un tale successo di pubblico tale da estenderne la distribuzione fino a 124. In Italia, invece, la pellicola diretta da Patricia Font è uscita il 19 settembre 2024. In Spagna, il lungometraggio ha incassato circa 1,7 milioni di euro, mentre in Italia 374 mila euro. Ora, però, addentriamoci più in profondità riguardo alla trama di questa prestigiosa anteprima che potete già trovare, fin da ora, su MYmovies ONE.
Il maestro che promise il mare su MYmovies ONE. La trama
Il maestro che promise il mare è ispirato al romanzo “Desenterrando el silencio: Antoni Benaiges, el maestro que prometió el mar” di Francisco Escribano, a sua volta tratto da una storia vera, ambientata negli anni Trenta e in piena epoca franchista. La narrazione non si limita alla semplice ricostruzione storica ma inventa una cornice, ambientata nel 2010, in cui la pronipote di uno degli allievi di Benaiges intraprende la ricerca del luogo dove è sepolto il maestro, riesumando simbolicamente anche i traumi irrisolti di un’intera Nazione.
Mescolando questi due piani temporali, il film non solo offre la possibilità di ricontestualizzare un passato doloroso ma diventa anche un monito per il presente per evitare che determinate circostanze si possano ripetere. Come se anche la stessa struttura del film volesse, a suo modo, omaggiare i principi educativi promossi dal protagonista: Benaiges incoraggiava infatti i suoi alunni a partecipare attivamente al processo di apprendimento, utilizzando strumenti come la tipografia per stimolare la scrittura e la cooperazione e insistendo pragmaticamente sulla dimensione concreta e trasformativa della cultura.
Non si trattava, però, solo di un metodo d’insegnamento fine a sé stesso, ma era un modo per far sì di dare finalmente voce a una nuova generazione di futuri cittadini spagnoli e del mondo e in cui promuovere valori importanti come l’inclusione e il dialogo, quindi installando fondamenta di un sapere che non fosse puramente ed esclusivamente teorico, ma pienamente vivo e applicabile alla realtà quotidiana di tutti i giorni.
Sostenuta dalla vibrante interpretazione di Enric Auquer, assai lodato dalla critica, l’opera evita il rischio della retorica declamatoria grazie a una scrittura complessa, dove il pathos convive con momenti più intimi e riflessivi e l’emozione arriva con naturalezza dai piccoli gesti quotidiani, dalle sfumature dei volti e dai silenzi più eloquenti di mille parole.
All’insegnamento, ne Il maestro che promise il mare, è affidato un ruolo a tutti gli effetti rivoluzionario, poiché viene promosso al grado di unico strumento realmente capace di aprire le coscienze e stimolare un pensiero critico in grado di difendere i valori fondamentali dell’equità e della giustizia fin da piccoli.
Il maestro che promise il mare. Le riprese e le polemiche
Le riprese del film si sono svolte tra Mura e Briviesca e ci sono volute oltre sei settimane per completarlo.
Qualche mese, però, prima delle effettive riprese de Il maestro che promise il mare, uno spettacolo teatrale ispirato alla storia di Antoni Benaiges era stato annullato dal sindaco di Briviesca, creando non poche polemiche, in quello che venne denunciato dai registi come un vero e proprio atto di censura.
Patricia Font, la regista del film, ha raccontato di aver scoperto della vicenda solo in prossimità della conclusione delle riprese sostenendo, ma al contrario della sfortunata compagnia teatrale, di non aver avuto alcun tipo di problema a girare nel paese il film trattante il medesimo soggetto.
Per fortuna, alla fine è andato tutto bene. e Il maestro che promise il mare, dopo essere sbarcato nei cinema di tutto il mondo, ora è attraccato nell’infinito mare di film trovabili su MYmovies ONE, pronto a regalarci una bella storia di libertà e insegnamento per un futuro sempre più votato all’inclusività e ai buoni sentimenti. Buona visione!