Dopo il Leone d’oro al regista David Cronenberg, arriva un meritato Leone alla Carriera per gli attori, a Vanessa Redgrave.
È stato lo stesso direttore della Mostra del Cinema di Venezia, Alberto Barbera, a proporre l’attrice inglese per il prestigioso premio, subito sottoscritto dal Cda della Biennale, con questa motivazione:
L’attrice, che recentemente è passata anche dietro la macchina da presa col suo Sea sorrow – Il dolore del mare, non ha nascosto il suo entusiasmo per il premio:
“Sono sbalordita e straordinariamente felice di sapere che sarò premiata col Leone d’oro alla carriera dalla Mostra di Venezia. La scorsa estate stavo girando proprio a Venezia The Aspern Papers. Molti anni fa ho girato La vacanza nelle paludi del Veneto. Il mio personaggio parlava solo in dialetto veneziano. Scommetto di essere l’unica attrice non italiana ad aver recitato un intero ruolo in dialetto veneziano”.
Inutile dire che quando vengono assegnati premi così importanti a notorie brave persone non si può che essere contenti e tanto dovrebbe bastare. Eppure, in momenti come quello che stiamo passando, è difficile non pensare anche che il Leone d’oro alla Carriera del 2018 è stato assegnato a un’attrice da sempre impegnata nel sociale e che recentemente ha realizzato un film sullo spauracchio del nostro attuale governo, ossia i migranti. Mettendosi dalla loro parte, ovviamente.