Distribuito da Lucky Red, è uscito il trailer di Il gusto delle cose di Trần Anh Hùng, film che debutterà nelle sale cinematografiche italiane dal 9 maggio.
Vincitore del Premio per la Miglior Regia al Festival di Cannes e candidato all’Oscar, il film è ambientato nella Francia di fine ‘800 e vede una straordinaria Juliette Binoche nei panni dell’eccellente cuoca Eugénie, collaboratrice da oltre vent’anni del famoso gastronomo Dodin, interpretato da Benoît Magimel, vincitore del Premio César.
Una collaborazione culinaria che si trasforma e consolida in una relazione amorosa. Eugenie, però, è legata alla sua libertà e non ha mai voluto sposare Dodin. Così, lui decide di fare qualcosa che non ha mai fatto prima, cucinare per lei.
“La bellezza della loro relazione risiede in quella resistenza”, spiega il regista Trần Anh Hùng di Il gusto delle cose, “Dodin è ancora innamorato di lei dopo tutti questi anni perché sente di non averla mai posseduta nella sua interezza. Una parte di lei resiste ancora. (…) Invece, quando si tratta del cibo, sono in perfetta comunione. Questa è la fonte della loro chimica; eleva la gastronomia a vera e propria arte.
Cos’è l’arte se non una capacità di godere? La gastronomia punta su un senso estraneo alle altre arti: il gusto. Un artista gastronomico sa distinguere sapori che noi non riusciamo a distinguere con così tanta precisione; sa frullare, misurare, bilanciare sapori, profumi, consistenze, temperature… “.
Lo Chef stellato Pierre Gagnaire ha curato i piatti che sono stati realizzati durante il film e la consulenza per le coreografie in cucina eseguite dai protagonisti. “I ritmi della sala cinematografica e della cucina sono diversi, tanto frenetici in un ristorante quanto caotici al cinema”. – ha dichiarato Pierre Gagnaire.
Lo Chef ha poi continuato, “ma in entrambe le discipline il lavoro di squadra è vitale. Cosa potrebbe fare un regista senza il direttore della fotografia, senza gli elettricisti e i finanziatori? E cosa potrei fare io senza collaboratori, senza sous chef … Ed entrambi hanno la stessa idea di regia. Perché la gastronomia – come mostra bene Tran Anh Hung nel suo film – è anche sinonimo di spettacolo.”