Il Gladiatore è certamente uno di quei film che hanno fatto la storia del cinema, per diversi motivi: sia perché uscì nel 2000 un anno insomma non banale, essendo l’ingresso in un nuovo millennio, avendo preso come tema l’impero romano, sia per ovviamente la regia di un grandissimo regista come Ridley Scott, il carisma di due personaggi di Massimo Decimo Meridio e Commodo e di conseguenza l’aver definitivamente lanciato la carriera di due grandissimi attori come Russell Crowe e Joaquin Phoenix, senza dimenticare la commovente e meravigliosa colonna sonora realizzata da Hans Zimmer con l’angelica voce di Lisa Gerrard ad accompagnare alcune delle scene più commoventi ed iconiche del film.
Ma questi sono solo alcuni dei motivi che hanno reso leggendario questo film, e che hanno portato Ridley Scott, all’eta di 86 anni e dopo parecchi decenni di tribolata lavorazione, di rilanciare in grande stile ne Il Gladiatore 2.
Questo riprendere alcuni dei suoi progetti migliori, cosa non nuova per il grande cineasta britannico, e il volerli riportare in scena sotto altre vesti, è una delle prerogative dell’instancabile regista di Thelma & Louise, da sempre mosso da una famelica voglia di riprendere alcuni suoi titoli per esplorarne aspetti che magari in un solo film erano rimasti irrisolti, e quindi dopo i vari Alien che si sono succeduti nel corso dei decenni, alcuni diretti da lui, e Blade Runner 2049, che ha seguito in chiave di produttore, ora finalmente è riuscito a realizzare anche il sequel del film che all’alba degli anni Duemila, insieme ai titoli precedenti, gli ha regalato fama eterna nel mondo del cinema.
Il Gladiatore 2 infatti, dopo lungo peregrinare, tra progetti falliti e diverse idee tramontate e dopo aver cambiato casa di produzioni (dalla Dreamworks si è passati alla Paramount Pictures nel 2006), in collaborazione con la Scott Free Production e la Red Wagon Production, il progetto da anni nella mente del grande regista è divenuto finalmente realtà e ha anche una data di uscita già stabilita: visto che Il Gladiatore 2 arriverà nelle sale italiana dal 14 novembre 2024. Insomma siamo pronti a tornare nell’antica Roma?
Il Gladiatore 2: Nuovo e vecchio cast, antiche ed eterne emozioni
Il Gladiatore 2, non vedrà come protagonisti Russell Crowe e Joaquin Phoenix, per ovvi motivi dovuti al commovente ed indimenticabile finale del primo film, ora al loro posto ci saranno due nuovi contendenti che sull’arena promettono di regalare antiche ed altrettanto eterne emozioni: l’attore irlandese Paul Mescal (star di Normal People e del film Estranei), che verrà affiancato dall’antagonista Pedro Pascal (Game of Thrones, The Last of Us, Narcos, Mandalorian), lanciatissimo attore cileno, che sta vivendo un vero e proprio periodo d’oro tra acluni film di successo e le saghe sopracitate, e che lo hanno visto brillare in talento artistico e recitativo.
Le riprese de Il Gladiatore 2, si sono svolte nelle campagne del Sussex, la regione più storica dell’Inghilterra meridionale, compresa tra il Surrey, il Kent, l’Hampshire e la Manica. con la sceneggiatura di David Scarpa, già collaboratore di Ridley Scott in Napoleon nel 2023.
Dopo l’Africa, con i ciak sviluppati da giugno 2023 tra Ouarzazate e Ait-Ben-Haddou (in Marocco) e nel vicino deserto del Sahara, location del primo film, con le riprese chiuse appunte in Inghilterra, il film è stato finalmente concluso nel gennaio di quest’anno, e ora con le prime immagini e il trailer, inizia il definitivo countdown verso la messa in onda in tutti i cinema di tutto il mondo per il 14 novembre, dove promette di essere uno dei titoli protagonisti dell’anno anche al botteghino.
La storia de Il Gladiatore 2, si svolgerà diversi anni dopo gli eventi del primo film, il protagonista sarà Lucius, appunto Paul Mescal, che è il figlio di Lucilla, che nel primo film era innamorata proprio del celebre combattente portato alla ribalta da Russell Crowe e sorella del complicato e crudele Commodo. Insomma Ridley Scott ha scelto probabilmente il personaggio con più futuro del primo film, e legato in una qualche maniera a tutti i protagonisti principali del film del 2000, per far si che la storia avesse un filo logico e storico che la rendesse plausibile agli occhi dello spettatore.
Altre idee infatti, che avrebbero preso in considerazione anche il ritorno di Russell Crowe nel film, avrebbero stravolto non poco questa attendibilità storica, per Ridley Scott un dettaglio di non poca importanza e che, seppure l’idea di uno stravolgimento della trama a favore dell’amatissimo protagonista del primo film avrebbe anche potuto essere affascinante, non voleva tradire di fatto la sua idea originale per favorire un’eventuale viaggio tra il fantasy e il mistico che avrebbe rivisto protagonista Massimo Decimo Meridio, tra il dantesco e l’orfico, pellegrinare nell’altro mondo.
Il cast de Il Gladiatore 2, sarà una via di mezzo tra il nuovo e il vecchio, per far si che si potesse creare una nuova storia, ma con qualche solida base riferente al primo film, di certo non sgradito per gli appassionati del kolossal ambientato nella Roma antica tra l’età di Marco Aurelio e quella di Commodo.
Al fianco del protagonista Paul Mescal (Lucius) troviamo per l’appunto Pedro Pascal (Marcus Acacius, un generale romano addestrato sotto Massimo ed ex comandante militare costretto a entrare nell’arena per combattere come gladiatore dopo aver disobbedito agli ordini),
Completano il grande cast delle nuovi e grandi scelte, su tutte l’ingresso fondamentale di un attore come Denzel Washington (descritto come “un ex schiavo diventato un ricco trafficante d’armi che odia gli imperatori”) da sempre vicino ai fratelli Scott in alcuni dei loro migliori film, con la partecipazione di nuovi e giovani attori come Fred Hechinger (The Woman in the Window), e Joseph Quinn (Stranger Things), che sarà il nuovo Imperatore, Caracalla.
Tra i più graditi ritorni dal primo film invece vedremo quello di Connie Nilsen, nei panni di Lucilla, la madre di Lucius, (figlia del defunto imperatore Marco Aurelio, ai tempi interpretato in una delle sue ultime apparizioni dall’indimenticato Richard Harris), Djimon Hounsun, nelle vesti di Juba, grande amico di Massimo e personaggio chiave del primo film, e infine Derek Jacobi che tornerà ad interpretare il senatore Gracco.
Il Gladiatore 2: Ridley Scott e il suo grande amore per i duelli
Ridley Scott, non si può certamente affermare che sia un autore banale e che si sia fossilizzato solo su un genere.
Durante la sua ormai cinquantennale carriera nel mondo del cinema, ha sondato tutti i generi possibili, ma in particolare due hanno sempre contraddistinto il grande cineasta britannico: lo storico e indubbiamente il mondo della fantascienza e il genere cyber-punk che lui ha contribuito a far divenire leggendari; a partire dal primo Alien nel 1979, da cui deriveranno diversi film alcuni anche piuttosto recenti.
Indimenticabile poi non parlare dell’indiscusso capolavoro tratto dal romanzo di Philip K. Dick, Blade Runner, che dopo il film nel 1982 con Harrison Ford, ha riavuto nuova vita nel 2017 in Blade Runner 2049, qui però nelle soli vesti di produttore, lasciando Scott il timone del film comunque ad un grande regista come Denis Villeneuve, da sempre uno dei più acclarati estimatori del regista de Il Gladiatore.
Dopo quindi aver sondato per decenni gli abissi della fantascienza con Blade Runner e la saga di Alien, nel 2000 Scott decise di ritornare nei primi anni Duemila con Il Gladiatore alle sue origini e quindi alla storia e ai grandi duelli, ripartendo da quando da giovane regista che era realizzò I Duellanti nel 1977 con Harvey Keitel e Keith Carradine, miglior opera prima a Cannes nello stesso anno, ambientato in epoca napoleonica, e tratto dal racconto omonimo di Joseph Conrad.
Un percorso quello storico, che continua ancora in questi anni, come dimostra il suo Napoleon con Joaquin Phoenix nel 2023, ma con una costante, una delle prerogative di gran parte dei film di Ridley Scott che continua ad accompagnarlo da un genere all’altro: i duelli.
Sarà forse un caso che il suo primo film si chiamasse I Duellanti? Forse si, ma indubbiante Ridley Scott ama questa tensione costante che vive tra i suoi protagonisti, presente sia nei suoi film storici, che quelli di fantascienza, che in quelli più strettamente legati alla contemporaneità. Se infatti facessimo una brevissima carrellata di alcuni dei film più famosi diretti da Scott, tanti sono i duelli diretti o indiretti che possiamo trovare.
Dal suo I Duellanti appunto, con il duello che per decenni segue la storia di Armand d’Hubert e Gabriel Ferraud, arrivando al duello di diverso tipo in Blade Runner tra Rick Deckard, cacciatore di taglie e Roy Batty, replicante, o più in generale a livello collettivo quello tra umanità e androidi, tocca poi a Thelma e Louise nei primi anni ’90, in coppia per sfidare un mondo maschilista e avverso all’emancipazione delle donne, giungendo poi ad Il Gladiatore per l’appunto con l’immenso duello psicologico ed emotivo tra Massimo Decimo Meridio e Commodo, senza dimenticare ovviamente i vari duelli estremamente fisici e leggendari nell’arena tra Massimo contro altri gladiatori e tigri.
In questo ultimo percorso negli anni venti del secondo millennio si è giunti a film come The Last Duel nel 2021 con Jean de Carrouges e Jacquel le Gris, interpretati da Matt Damon e Adam Driver, in una leggendaria battaglia tra presunto onore e un’oscura verità da difendere nella Francia del XIV secolo.
Il punto di arrivo di questi duelli scottiani, sarà Il Gladiatore 2, con un ferito, insanguinato, sudato e infangato, Lucius (Paul Mescal) che dentro l’armatura da gladiatore dell’antica Roma, sfida il suo avversario di turno, Marcus Acacius (Pedro Pascal), nell’ennesimo duello firmato Ridley Scott, ma che se conosciamo bene il grande cineasta britannico, probabilmente non l’ultimo di una leggendaria e lunghissima carriera non destinata a fermarsi qui, perché in fondo c’è sempre qualcosa per cui lottare, in qualsiasi epoca ci si trova, Ridley Scott sa come si fa e dal 14 novembre pure noi…