Mi prendo cura dei tuoi abiti
P.T. Anderson e un amore oltre confine, sospeso in una misura ed eleganza che ricorda J. Ivory e, a tratti, nelle atmosfere e nei paesaggi, Hitchcock. L’incipit risulta immediatamente intrigante: Reynolds ha trasformato i miei sogni in realtà ed io gli ho dato ciò che più desidera: ogni parte di me!
Daniel Day Lewis, l’incommensurabile protagonista di Il mio piede sinistro, riconferma, come in ogni film, la sua grandezza interpretativa. L’affascinante e squilibrato sarto per signora con la sua maison e tessuti, aghi, fili, disegni e segreti riposti negli orli, come pagine di diario scritte nell’abito, l’impenitente scapolo, s’innamora della giovane Alma e, sebbene lei non si sia mai piaciuta molto, indossando i suoi abiti si sente perfetta. Attraversa tutto il film un protagonista invisibile: J. Greenwood, che con la sua musica tende i volti, tira le labbra, la straordinaria capacità espressiva degli attori abbraccia le sue musiche scrivendo una sceneggiatura nella sceneggiatura, un sottotesto, dov’è possibile leggere l’essenza. Intanto l’inquietante personalità del sarto, dalle abitudini maniacali, fa da specchio alla giovane amante/sposa, che, proprio oltrepassando ogni limite etico, riesce a legarlo a sè, ad entrare in quella follia priva di benevolenza che, in qualche modo, sottilmente, li vede diventare complici. In quel loro mondo, dove l’abito diventa opera d’arte, è plausibile che si spogli la cliente ritenuta indegna dell’abito. Nel loro mondo è possibile continuare ad amare al di là del tempo e della vita stessa, in un ciclo continuo di assoluto. E se amarlo rende la vita tutt’altro che misteriosa, ciò non svilisce minimamente l’intensità di quest’amore. Squilibrato, certamente un amore non sano, eppure sembra che proprio la capacità d’integrare e riequilibrare gli aspetti più oscuri di questa personalità problematica, dia all’amore di Alma una profondità tale da consentirle di accedere al cuore di lui, come mai nessuna prima di allora aveva saputo fare. Tanto da riuscire a fare proprie le urgenze di lui, le sue manie, le sue paure: mi prendo cura dei tuoi abiti, proteggendoli dalla polvere e dai fantasmi a volte.
Il film ha ottenuto 6 candidature e vinto un premio ai Premi Oscar, 2 candidature a Golden Globes, 4 candidature e vinto un premio ai BAFTA