Monaco forever, del 1984, nel quale Jean Claude Van Damme interpretava un karateka gay, è ancora visitatissimo su YouTube. Pensare che l’attore fece il possibile per farlo dimenticare
Il ruolo di Van Damme in Monaco Forever non dura più di un paio di minuti. Un ragazzo nordamericano sta facendo l’autostop su una strada francese; si ferma una piccola auto arancione guidata da una specie di colosso. Dopo i primi convenevoli, il guidatore mette una mano sulla gamba dell’autostoppista, poi la sposta sui genitali. L’autostoppista s’inalbera, scende dall’auto e sfida il ragazzone francese. Non l’avesse mai fatto, Van Damme comincia a menare le sue famose pedate volanti e al ragazzo nordamericano non resta che darsela a gambe. Inutile dire che, nel 1990, quando ormai era una stella del cinema d’azione, cercasse di evitare di parlare del suo primo film.
Scriveva il giornalista George Manners su Entertainment Weekly, “Chiedete a Van Damme qual è il suo primo film e risponderà No Retreat, No Surrender. Come altre stelle che manipolano la loro filmografia, Van Damme non ha nessuna voglia di parlare del suo personaggio in Monaco Forever”.
Mentre Stallone non si mai curato di nascondere il suo primo film, anzi ha trovato il modo di scherzarci sopra, Van Damme sembra essersela presa più a cuore, tanto che contattò il distributore Marc Bruder, che aveva comprato i diritti di Monaco forever, per non farlo distribuire negli Stati Uniti. Bruder chiese una certa somma di denaro in cambio, ma gli inviati di Van Damme, alla fine, non gli risposero.
Giusto per dare un’idea del personaggio, alla televisione francese, lo scorso anno, Van Damme sbottò: “Uomini che si sposano con altri uomini? Uomini che si sposano fra loro, donne che si sposano fra loro, cani che si sposano… Ho molti amici gay. Se vogliono sposarsi, per me va bene. La questione è: se tutti i ragazzi si sposano fra loro e le ragazze fra loro, chi farà figli?”. Commento inutile.
La cosa curiosa è che Van Damme ha fatto di molto peggio che recitare la parte di un omosessuale: è stato a lungo dipendente dalla cocaina, è stato condannato per violenza carnale e per violenza fisica. Eppure non sono cose che cerca di nascondere; anzi, non fanno che rivelare il suo lato umano. Ci sono cose che non capirò mai; questa è una di quelle.