Questa sera su National Geographic, canale 403 di Sky, alle ore 20:55 ci propone il film candidato agli Oscar 2020 come miglior documentario The Cave diretto da Feras Fayyad, già nominato per Last Men in Aleppo, una storia che ci porta in Siria dove negli ultimi otto anni si sta combattendo una guerra che ha disseminato morte e ridotto Ghouta Est, alla periferia di Damasco, ad un cumulo di macerie a causa dei continui bombardamenti che non hanno risparmiato nè scuole nè quartieri, rendendo il semplice uscire allo scoperto molto pericoloso per chi vive in quelle zone.
Una delle luci di speranza per questa popolazione assediata è rappresentata da un ospedale sotterraneo chiamato The Cave dove, tra bombardamenti quotidiani, carenza cronica di medicinali e il pericolo di attacchi chimici, la dottoressa Amani Ballour, pediatra e responsabile dell’ospedale, e le sue colleghe Alaa e Samaher lavorano fianco a fianco con i colleghi uomini sfidando la guerra e la cultura patriarcale e oppressiva che domina il mondo in superficie. The Cave ci consegna un ritratto commovente di coraggio, resistenza e solidarietà femminile; la missione della dottoressa Amani non è solo sopravvivere e curare i feriti, ma anche mantenere vivi i sogni e le speranze delle donne del suo paese.
Nata e cresciuta nel Ghouta Est, la dottoressa Amani Ballour completa gli studi di medicina generale all’Università di Damasco nel 2012 e inizia a studiare per la specializzazione in pediatria che interromperà per aiutare la popolazione sotto assedio; nel 2013 inizia a lavorare nell’ospedale sotterraneo e ha solo 29 anni nel 2016 quando i suoi colleghi la scelgono per dirigere l’ospedale The Cave.
La dottoressa Amani, oltre a curare malati e feriti, combatte contro la cultura patriarcale ed è fermamente impegnata nella difesa del diritto delle donne a lavorare e scegliere per la propria vita, per questo incoraggia le bambine a seguire i propri sogni e offre lavoro a donne che hanno bisogno di un reddito, coadiuvata dall’infermiera Samaher, o la “mamma” dell’ospedale, e dalla dottoressa Alaa.
“E’ molto difficile mandare avanti un ospedale in un’area assediata dove la gente muore di fame.– ammette la dottoressa– Gli uomini si rifiutavano di parlarmi quando scoprivano che ero la responsabile, oppure mi dicevano di starmene a casa. Era frustrante. Ma qualcuna doveva pur essere la prima e io sapevo di poter ricoprire quel ruolo. Alla fine qualcuno ha cambiato idea, alcuni hanno riconosciuto la mia professionalità. E’ stato un momento molto importante per me.”
I sotterranei dell’ospedale The Cave fanno parte di un ospedale di sei piani rimasto incompiuto dall’inizio della guerra. Quando nel 2012 cominciano i bombardamenti su Ghouta, il dottor Salim Namour decide di utilizzare i sotterranei dell’edificio per curare i pazienti. La dottoressa Amani inizia a lavorare nella struttura poco dopo la sua apertura contribuendo in prima persona all’adeguamento degli spazi. L’ospedale viene strutturato in diverse aree che includono la clinica pediatrica, quella ginecologica, una sala operatoria e una post operatoria e il pronto soccorso. Quando nel 2013 il governo di Assad inizia l’assedio di Ghouta, The Cave diventa uno degli ultimi bastioni di speranza per la popolazione.
Questa sera alle ore 20:55 su National Geographic, canale 403 di Sky.